“DIS’ART MANTE” dialoghi d’arte e di umanità – Intervista alla curatrice Carla Pugliano

 






“DIS’ART MANTE” dialoghi d’arte e di umanità 

Intervista alla curatrice Carla Pugliano




di Giuseppina Irene Groccia |15|Ottobre|2025|


Manca ormai poco all’inaugurazione di “DIS’ART MANTE – L’arte come resistenza poetica e disarmo interiore e collettivo”, la bipersonale di Francesca Thermes e Cristiano Emanuele Ranghetto che aprirà i battenti sabato 18 ottobre 2025 alla CathArt Gallery di Varese, sotto la curatela di Carla Pugliano.

Un appuntamento atteso, che promette di trasformare lo spazio espositivo in un terreno di dialogo e introspezione, dove l’arte diventa gesto di ascolto, empatia e resistenza sensibile.





La presenza, in occasione del vernissage, del critico d’arte e giornalista Andrea Barrettagià curatore di importanti mostre dedicate ad Andy Warhol, Enrico Baj, Mimmo Rotella e Mario Schifano, aggiunge ulteriore spessore a un evento che si preannuncia come un momento significativo della stagione artistica varesina.

Le bipersonali, del resto, hanno da sempre un fascino particolare: due voci, due universi, una tensione comune. Come accadeva nei dialoghi creativi del passato – da Braque e Picasso, capaci di ridefinire insieme il linguaggio cubista, a De Kooning e Gorky, uniti da una medesima urgenza visionaria – anche qui la mostra diventa un terreno d’incontro, dove differenze e consonanze generano un linguaggio nuovo.

In DIS’ART MANTE, la pittura e la scultura si fanno strumenti di indagine e di cura: una risposta al disincanto del presente, un invito a ritrovare, come ricordava Rilke, «la pazienza di essere nulla per poter diventare tutto».





Di questo e di molto altro abbiamo parlato con Carla Pugliano, curatrice, artista e fondatrice della CathArt Gallery, che ci ha raccontato il vero senso di questo progetto e il legame umano e creativo che unisce i suoi protagonisti.






“DIS’ART MANTE” è una mostra costruita come un dialogo a due voci. Cosa ti ha spinta a mettere insieme proprio Francesca Thermes e Cristiano Emanuele Ranghetto? Quale connessione hai percepito tra le loro ricerche artistiche, tanto da farne il cuore di una bipersonale?  


Francesca e Cristiano si sono conosciuti proprio nella mia galleria, e la combinazione tra le loro visioni è avvenuta quasi naturalmente. Entrambi mostrano una profonda sensibilità, una forza che nasce dalla fragilità, e un’attenzione autentica ai problemi del nostro tempo.  

A loro modo, danno voce a ferite collettive: la guerra, il disagio sociale, la solitudine, l’anestesia emotiva.  

Francesca lavora con il silenzio e la materia poetica del quotidiano, Cristiano con la visione e la terra ferita.  

Ho percepito in loro una tensione comune verso l’umano, una necessità di trasformare il dolore in bellezza, e ho sentito che questo dialogo meritava uno spazio condiviso. DIS’ART MANTE è nato così: come un incontro che si è fatto mostra.
















Il titolo della mostra, “L’arte come resistenza poetica e disarmo interiore” racchiude un significato forte e radicalmente attuale. In che modo le opere esposte incarnano questa idea di arte come gesto di resistenza e di cura?  


Viviamo in un tempo in cui il rumore del mondo rischia di anestetizzare la coscienza. DIS’ART MANTE nasce come risposta a questa deriva: l’arte come gesto di cura, come resistenza silenziosa ma potente.  

Le opere esposte non si limitano a rappresentare: si offrono come gesti di ascolto, come atti di empatia.  

Francesca lavora con materiali di recupero, con tracce intime che diventano paesaggi emotivi e visioni sospese. Cristiano scolpisce l’argilla corrosa, simbolo della ferita del pianeta, e dipinge con uno sguardo che invita alla partecipazione.  

In entrambi, l’arte è resistenza poetica: non urla, ma consola. Non impone, ma risveglia. È un modo per restituire senso, per opporsi all’indifferenza con bellezza e consapevolezza condivisa.







Hai scelto di coinvolgere il critico e giornalista Andrea Barretta, una presenza di rilievo nel panorama artistico contemporaneo. Com’è nata questa collaborazione e quale valore aggiunto pensi possa portare alla lettura della mostra?  


Ho conosciuto Andrea Barretta in occasione dell’inaugurazione della CathArt Gallery, e mi ha colpito subito il suo lato umano, la sua sensibilità profonda e la sua capacità di ascolto.  

La sua presenza non è solo un contributo critico, ma un gesto di apertura: ho voluto che fosse lui ad accogliere e interpretare le sensibilità artistiche di Francesca e Cristiano, offrendo uno sguardo lucido e poetico sul loro lavoro.  

Andrea ha una rara capacità di leggere l’opera d’arte nella sua dimensione esistenziale, e credo che il suo intervento possa arricchire la mostra con una lettura che va oltre la superficie, toccando il cuore del messaggio.






Sei artista e curatrice, due ruoli che si intrecciano e si arricchiscono a vicenda. Come riesci a bilanciare la tua ricerca personale con la gestione del tuo spazio CathArt Gallery e il lavoro di promozione degli altri artisti?  


È un equilibrio che nasce dall’ascolto e dalla passione profonda per l’arte come linguaggio umano.  

Essere artista mi permette di comprendere l’urgenza espressiva, i tempi interiori, le fragilità che abitano ogni processo creativo. Essere curatrice mi dà la possibilità di costruire ponti, di creare spazi di dialogo tra visioni diverse. E’ anche una responsabilità: significa proteggere, valorizzare, accompagnare l’artista e le sue opere in tutte le fasi del progetto espositivo.


Il mio impegno è sempre molto, ma la gratificazione che ne deriva è immensa. Contribuire a esaltare l’arte di un artista, vedere nei suoi occhi quella fiamma che lo fa sentire vivo nel condividere la propria visione, è ciò che mi appaga di più.  

Conoscere l’artista, ascoltarlo, comprenderne le dinamiche emotive è un viaggio che mi arricchisce profondamente, sia a livello umano che artistico.  

Ogni mostra è per me un’esperienza trasformativa, un’occasione per esaltare l’arte nella sua dimensione più autentica: quella che nasce dal cuore e parla all’anima.


La CathArt Gallery è nata proprio con questo intento: essere un luogo immersivo, dove materia e spirito si incontrano, dove l’arte non è solo esposizione ma esperienza. Ogni artista che espone diventa parte di una ricerca più ampia, che continua a nutrire anche la mia.





Informazioni sull'evento:

📆 Date mostra: 18 – 30 ottobre 2025

🕰 Orari apertura: da martedì a venerdì dalle 16:30 alle 18:30 - sabato dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 15:30 alle 19:00 – domenica 15:30 – 19:00

🎙 Inaugurazione: Sabato 18 ottobre, ore 18:00
📍 Luogo: CathArt Gallery, Piazza Giovanni XXIII, 11 – Varese (Ingresso da Via Salvo D’Acquisto)

Ingresso: Libero








Contatti e informazioni:


Sito Web Carla Pugliano Offcial Website

Email myartcharlotte@gmail.com

Telefono +39 392 8081554

Instagram carla_pugliano

Facebook Carla Pugliano



















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