L'Identità Noir nei Misteriosi Autoritratti di Rimel Neffati
L’ArteCheMiPiace - Divagazioni sull’arte L'Identità Noir nei Misteriosi Autoritratti di Rimel Neffati di Giuseppe Cicozzetti |29|Marzo |2024| Quando si osservano le fotografie della giovane fotografa francese Rimel Neffati, si ha l’impressione che il tempo possegga una dimensione elastica, come un incedere altalenante, ellittico nel quale gli occhi non osservano più quanto abbiamo di fronte, qualcosa cioè di oggettivamente esistente, ma si smarriscono in una dimensione intangibile. C’è come una momentanea sospensione cognitiva, un esercizio in cui gli adulti, qualora vogliano recuperare l’attività ludica ormai smarrita, sono sfidati ad attingere alle proprie capacità interpretative. Un gioco duro ma onesto. E l’onestà è scandita dalla stessa Neffati che, sebbene non sembri, è modella di se stessa e dunque la sola interprete delle sue fotografie. Ha detto Epicuro che “la grande ricchezza risiede nel bastare a se stessi” e in questa autonomia ravvisiamo il desiderio dell’a