WILLIAM EUGENE SMITH, LIRISMO CONSAPEVOLE
L'ArteCheMiPiace - Divagazioni sull'Arte WILLIAM EUGENE SMITH LIRISMO CONSAPEVOLE “Onesto – sì; oggettivo – no”. di Agostino Maiello |17|Dicembre|2021| Proseguendo il discorso iniziato qui e proseguito qui , giungo alla fine di questa breve dissertazione dedicandomi a W. Eugene Smith, uno dei maestri della fotografia documentaria, figura di riferimento per generazioni di fotografi. Il fascino della sua figura, in realtà, colpisce prima ancora di dedicarsi alle fotografie, perché già il suo vissuto presenta materiale sufficiente per un film che finirebbe con l’essere epico: padre suicida nel '36, quando Smith aveva 18 anni, una madre fotografa amatoriale – dalla personalità dominante; poi le durissime esperienze durante la Seconda Guerra Mondiale (fu ad Okinawa ed a Iwo Jima), sino ad una grave ferita che lo costringerà a due anni di cure e, soprattutto, ad una pesante dipendenza dalle anfetamine che lo accompagnerà fino alla morte; e poi ancora due matrimoni (e due divorzi