Trasformazioni in viaggio Poniamo qualche domanda ad Antonella Iris De Pascale in occasione della sua nuova mostra personale

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Trasformazioni in viaggio

Poniamo qualche domanda ad 

Antonella Iris De Pascale 

in occasione della sua nuova mostra personale 




di Giuseppina Irene Groccia |08|Luglio|2024




Dal 17 al 31 luglio, il Palazzo Ducale di Presicce-Acquarica ospiterà la mostra personale "Trasformazioni in viaggio" dell'artista Antonella Iris De Pascale, una rappresentazione del percorso pittorico maturato nel corso degli anni, con opere che offriranno l’opportunità di esplorare la sua arte, che è caratterizzata da una continua ricerca e innovazione. 

Le anime, simbolo della sua iconica firma, sono state create da quarant'anni di produzione e ricerca continua, iniziata sin dal 1983. 


La pittrice, nata a Firenze nel 1964 e conosciuta con il nome d'arte Iris, invita i visitatori a un viaggio emozionale attraverso la sua anima, esplorando le opere che raccontano il suo percorso personale e artistico, ispirate dai suoi spostamenti intorno al mondo.





I lavori esposti in un percorso itinerante e monografico, sono il frutto di un'intensa ricerca e ispirazione, nate dalle esperienze vissute durante i suoi viaggi più significativi nel mondo, tra cui Buenos Aires, il Marocco e l'AndalusiaQueste esperienze, come pure le scoperte e le contaminazioni culturali che ne sono derivate, hanno dato vita a opere che raccontano un viaggio intrapreso tra culture diverse e sensibilità artistiche differenti.





La mostra, curata da Alessandro Giansanti, critico d'arte e gallerista con cui l'artista collabora da tempo, rappresenta il frutto di un'intesa professionale reciproca tra due personalità artistiche che si sono apprezzate nel corso degli anni. 

Giansanti, noto per la sua sensibilità acuta e la sua capacità di penetrare l'essenza dell'arte, ha saputo infondere vita alle opere d'arte più significative e innovatrici di Antonella, rivelando la profondità e la poetica che le animano. 

Con una comprensione approfondita e un orecchio finissimo per le sfumature, Alessandro Giansanti ha saputo cogliere, nei testi curatoriali che accompagnano la mostra, l'anima dell'artista, decifrare il linguaggio segreto delle opere e renderlo accessibile al pubblico, trasformandolo in un percorso emotivo e intellettuale diretto e immediato.




Abbiamo approfittato dell'occasione per porre all’artista qualche domanda e esplorare il percorso creativo che l'ha portata a questa sua ultima esperienza espositiva curata da Agarte Fucina delle Arti….





Come è stato il primo incontro con Alessandro Giansanti, il curatore che ormai da anni accompagna il tuo percorso e la tua crescita artistica? Come hai raccolto la sua attenzione e come si è sviluppata la vostra collaborazione, che ha portato a diversi eventi espositivi di successo e soprattutto a una comprensione approfondita della tua arte…


Ho conosciuto Alessandro e Agarte, camminando per la strada e proponendomi come artista, nel 2021. Mi ero trasferita da Firenze  a Roma per amore.  Avevo preso in mano di nuovo, dopo difficili anni di torpore personale, nel 2016  con Lodovico, la mia arte.  Con lui  ho ritrovato la spinta ad andare avanti. Lodovico Gierut e Alessandro Giansanti per me sono state e rimangono dei “Puristi” dell figure incotaminate che guardano l’artista diretto e lo affiancano per farlo crescere. Onesti, etici, puliti, assolutamente dediti con passione a quello che fanno e come lo fanno. Loro non sono affittacamere  e i loro testi critici di alto valore, non vengono ripagati con cene da Lorenzo al Forte dei Marmi! I testi  li scrivono loro, non se li fanno scrivere  dall ‘artista e poi correggono la bozza pure con errore ortografici ! Quindi dopo Lodovico e dopo aver lasciato la Toscana, ho incontrato Alessandro. Ha creduto in me, investe su di me e io gli riconosco la percentuale sul venduto come sarebbe giusto fare.  Io mi muovo molto anche a livello personale, contatto location istituzionali, ma tutto quello che faccio lo metto a disposizione all’ organizzazione di Agarte e agli altri artisti, che vorranno  magari esporre dove io quest’anno faccio la mia personale. 




Qual è il tema o il messaggio principale che desideri comunicare attraverso la tua nuova personale?


Questa mostra personale, è un progetto itinerante legato al viaggio e alle trasformazioni che esso comporta nella persona che lo intraprende. E’ collegato al mio catalogo -  monografia, a cura di Lodovico Gierut e Marilena Cheli Tomei (critici e storici dell’arte di cui dopo vi parlerò).

Io sono “l’artista dell’anima” in quanto in tutti i miei quadri volteggiano, assorbendo i colori e i decori del quadro nel quale sono presenti, queste figure. Questa è la mia “signature”, che a oggi è anche un logo e un progetto a 360 gradi, regolarmente registrato. Per me l’anima è quell’invisibile – energia  del luogo e delle persone che io rendo visibile e essa presenzia in ogni dove e in ogni quando. Ogni mio quadro è affiancato da una sua poetica. Nel viaggio c’è il colore, la trasformazione, l’ignoto. È il viaggio del corpo e dell’anima, e io lo rappresento, rinarrando luoghi e persone alla mia maniera.




Qual è il percorso evolutivo dietro ogni opera, e come desideri comunicarla efficacemente al pubblico?


Il percorso evolutivo e trasformativo dietro ogni opera è il seguente. Intanto utilizzo due tecniche che sono funzionali a quello a cui voglio arrivare. Mi creo una visione interna e poi procedo piano piano. Lavoro con la fotografia, sia essa di luoghi e persone, di solito scatto moltissime foto e le trasformo con vari programmi digitali. Dopo, effettuo un montaggio di ambienti e persone in base al ricordo di un luogo o di una musica o di odori e creo una nuova narrazione. Il ricordo del viaggio, di quello che ho sentito, percepito, mi aiuta e mi guida  a rinarrare una nuova storia. Questa prima tecnica è tutta digitale, ma poi visto che la scelta è di  stampare su tela immagini sgranate e  sfumate,  il lavoro più grosso è dopo. Opero con trucchi per i visi  e smalti per unghie, acrilici e Molotow. La seconda tecnica è il décollage, amo attaccare le mie foto stampate su carta  e strapparle casualmente, per continuare il lavoro di ricucitura con i pennelli e i colori. Il messaggio che voglio far arrivare al pubblico, visto che desidero fortemente avere una comunicazione efficace e fluida attraverso le immagini,  è  di felicita e un po' di ironia talvolta. Poi alcune volte faccio anche quadri forti, con tematiche  sociali importanti, perché’ mi appartengono e li cambiano i colori e le immagini.



Come hai pianificato la presentazione del tuo lavoro per creare un'esperienza visiva e sensoriale coinvolgente, attirando il pubblico e coinvolgendoli nella tua visione artistica?


La mostra che si terra ora al Palazzo Ducale di Presicce, è stata organizzata a tavolino con Alessandro Giansanti, nei dettagli  a livello grafico, comunicativo. Per cui questa mostra personale, vedrà presenti vecchie opere risalenti al mio percorso dal 2015 a oggi. Nel 2022 Alessandro  Giansanti, mio curatore, gallerista, mi ha avvicinato al concetto del quadro in ceramica, sul quale è sospesa la figura dell’anima. Ha avuto un grande successo a livello di clientela, per cui i questa mostra presento l’ultima collezione di quadri in ceramica sui quali l’anima vola libera. Inoltre ho realizzato delle collane dove l’immagine dl anima è stata realizzata con tre tecniche diverse, di cui una in plexiglass specchiato, montato su feltro inciso, dove chi si avvicina alla persona che la indossa si specchia a sua volta “Anima con Anima”. Questa collezione di collane è per ora presente nella galleria Agarte di Alessandro Giansanti  (Frascati) e al CAD creatività Art Design di Divulgarti a cura di Loredana Trestina (Genova)




A parte la tua attività di artista, c'è un altro ruolo che svolgi egregiamente a supporto di altri artisti. Ce ne vuoi parlare?


Si, sono anche un arteterapeuta, counselor motivazionale e formata in coaching life, mi propongo agli artisti con le mie metoldologie per usare  meglio lo strumento artistico per la crescita personale per conoscere meglo se stessi e crescere interiormente. 








Il Palazzo Ducale, ubicato in Piazza del Popolo, 44 a Presicce-Acquarica (LE), sarà aperto ai visitatori tutti i giorni dalle 18:00 alle 00:00.


Il vernissage della mostra si terrà mercoledì 17 luglio alle 18:00.





Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare Agarte - Fucina delle Arti al numero +39 339 561 5997 o all'indirizzo e-mail agarte@agarte.it.



La mostra è patrocinata dal Comune e dalla Pro loco di Presicce-Acquarica e gode della partecipazione di Ceramiche Falcone (Davide Negro), L'Olivicola e Alisso Immobiliare.




























©L’ArteCheMiPiace - Blog Arte e Cultura di Giuseppina Irene Groccia 



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