Katia Bonanno… tra Parole e Immagini

  L’ArteCheMiPiace - Interviste






KATIA BONANNO

Tra Parole e Immagini 


di Giuseppina Irene Groccia |28|Ottobre|2023|



Con uno sguardo evocativo e penetrante, l'artista fotografa Katia Bonanno, si spinge oltre le apparenti limitazioni della realtà, svelando ulteriori strati di percezione.

L'autrice abbraccia due potenti strumenti per narrare storie: la poesia e la fotografia. Per Katia, entrambe le espressioni funzionano come mezzi per mettere a fuoco la realtà, sia quella esterna quanto quella interiore. Sono come lenti attraverso le quali scrutare il mondo al di là delle semplici apparenze. Esse rappresentano la chiave per guardare oltre ciò che è visibile, sfruttando la potenza dell'immaginazione e scoprire così strati più profondi della nostra percezione.

In particolare, in questo connubio che ama creare, si esplorano gli intrecci semantici generati dall'interazione tra gli scatti fotografici e i versi poetici, avventurandosi nel terreno liminare dell'interscambio di parole e immagini con l’intento di indagare e valutare quale esperienza di lettura ne possa meglio emergere.


Le sue opere sono un'immersione affascinante nella profondità di campo di ciò che giace in superficie. La sua ricerca va ben oltre la visione retinica e sfida, con determinazione, il nostro modo convenzionale di guardare il mondo.

In ognuna delle sue opere, troviamo una costante ricerca di oltrepassare le barriere dell'osservazione semplice, dandoci possibilità di percepire il non ancora visto e l'invisibile. Versi e immagini si aprono come finestre su mondi nascosti, su dimensioni dell'esistenza che spesso sfuggono alla nostra consapevolezza.


L'accostamento di versi e immagini permette inoltre di riinterpretarli all'interno di nuovi contesti, conferendo loro nuova vita e significato. L'immagine cattura sensazioni evocate dalla poesia, rendendo l'esperienza più profonda.

La struttura binaria si esplicita attraverso piani causali o temporali nella maggior parte dei casi. Questi abbinamenti costituiscono frammenti visivi che compongono il racconto fotografico, creando nuclei narrativi all'interno di un percorso ricco di richiami tematici che presentano elementi di risonanza tra di loro.


L'arte di Katia ci invita a riflettere sulla natura della percezione stessa. Le sue opere ci spingono a dilatare il nostro sguardo e ad abbracciare la complessità e la ricchezza delle sfumature che ci circondano. È un invito a esplorare l'ignoto, a guardare al di là delle apparenze e a scoprire il mondo attraverso un nuovo prisma.










Calma vuota fatata
la notte
senza passato
lontana da ogni approdo
Qualcuno accende un fuoco
nella pianura
Un lungo lamento
per non morire



Scopriamo un pò di più su di lei attraverso questa intervista che ci ha gentilmente concesso





Ciao Katia. Le tue fotografie e i tuoi versi narrano storie meravigliose. Vuoi condividere con noi il momento in cui hai scoperto come trasformare le tue emozioni in immagini e poesie?


È stato un processo naturale iniziato nell' età adolescenziale. Ho cominciato a scrivere versi su pezzetti di carta che abbandonavo nei cassetti. In seguito una mia amica mi ha convinto a raccogliere le poesie in un libretto che lei ha arricchito con i suoi disegni.

La passione per la fotografia è sopraggiunta dopo aver assaporato le immagini dei grandi fotografi delle cui opere ho un ampio assortimento 









Voglio dimenticare

l' insonnia delle cicale

i singhiozzi delle ombre

le lacrime degli ubriachi

il pianto della bambina

L' uomo era lì carico d' inganni

un giorno senza storia

nella campagna dove crescevano

i papaveri o le rose?

 Brillava il sole

 sono sicura






Fotografa o poetessa, quale espressione senti ti rappresenti maggiormente? E in che modo percepisci le differenze tra queste diverse forme di espressione?


Sicuramente mi rappresenta di più la poesia, anche se mi considero una dilettante nelle due forme d' espressione

Lo scrivere rappresenta maggiormente il mio modo di sentire, ma penso che la fotografia sia più immediata, la scrittura non è facile "bisogna rosicchiare l' osso fino in fondo", come dice il grande Italo Calvino.








L' aria bianchiccia

di lucciole sbiadite

riflette eco d' assenze

insetti appassiscono

nelle crepe dei muri

Il velo azzimato

delle spose d' autunno

rammenta la somma dei giorni

brucianti d' attesa

Il sole regala 

un azzurro polveroso

ai piccioni intirizziti 

sui davanzali

Dilaga il sogno

in domande irrisolte

lamenti e voci

perduti nel tempo

tentennano lievi al  vento dell' Est






Che cosa viene per primo nel tuo processo creativo? L’immagine o la poesia?


Nel mio processo creativo, viene prima la poesia




In quali circostanze vivi i tuoi momenti di ispirazione più intensi ed emozionanti?


Le occasioni o meglio le situazioni che alimentano la mia ispirazione, sono  quando attraverso periodi di sofferenza o quando sono inquieta… e lo sono quasi sempre.







Ogni foto è accompagnata da un verso, e ogni poesia è una risposta a una di queste immagini. Potresti condividere con noi la relazione che hai instaurato tra linguaggio e immagine e cosa essa rappresenta per te?


L' immagine rappresenta per analogia ciò che desidero esprimere più immediatamente i sentimenti che albergano nel mio mondo interiore.








nudo lo spazio
in vago silenzio 
In stanze vuote inquieti
vaneggiano i sogni
 Vacilla l'anima
  perde certezze 
  implora perdono
Sul marciapiede una foglia che muore









Quali sono le figure che consideri come maestri, quali le tue principali fonti di ispirazione? E cosa hai imparato da ciascuno di loro?


I poeti che amo assolutamente sono i lirici greci, probabilmente per la mia formazione classica, ma traggo ispirazione anche dai poeti come Caproni, Luzi, Penna e poi i poeti e gli scrittori inglesi , insomma ...li amo tutti e particolarmente gli autori che in pochi versi riescono ad esprimere la profondità dei sentimenti












sul finire del giorno

il canto delle folaghe

- sono tornate -

in cielo acquattata

la minaccia della luna

scruta gli amanti

le ore smarrite

i muri sbeccati

i passi infelici

di chi si è perduto 

nello stupore del bianco

o degli oleandri riversi sul suolo

Non basta il mare

ad alleviare il dolore





Di quali sguardi si compone il tuo percorso fotografico?


I fotografi che hanno influenzato il mio percorso sono moltissimi e da loro ho appreso cosa sia la bellezza delle immagini che non sempre corrispondono alla perfezione. Joseph Sudik, Saul Leiter, Araki e moltissimi altri. Ci sono poi i fotografi bravissimi di un gruppo di cui faccio parte, Nella Tarantino, Francesco Tadini, Christine Selzer per nominarne solo alcuni.












nebbia 
silenzio sopra il dolore
Sui rami tre cornacchie appollaiate 
fissano tristi i ciottoli sul selciato
Sono tornata da un lungo sogno 
e tendo le mie mani all' alba
Niente mi separa da  questa quiete solo il lieve stormire delle fronde
e il roco tubare delle colombe
in amore 







Di quali ispirazioni si compone il tuo percorso poetico letterario?


Il mio percorso letterario, come ho detto prima è stato molto influenzato dai lirici greci e da scrittori quali Buzzati, Calvino e tra gli stranieri Virginia Woolf, Joyce  e moltissimi altri. Leggo moltissimo




Se dovessi esprimere la tua poetica attraverso un'immagine, quale sarebbe la scelta ideale?


Non so di preciso, forse le immagini che riescono a trasportarmi in un' altra dimensione











strano come il mattino

non abbia certezze

solo un 'ombra di malinconia 

Cade la pioggia sottile sottile 

Un salto nel tempo 

Pallido ricordo di un deja vu

Mentre le stelle si spengono 

l' alba si fa chiara 

mentre una lacrima scivola bianca 

tremula di sogni

tutto resterà sempre  con me







Se invece dovessi esprimere il tuo fare fotografia attraverso una poesia, quale sarebbe?


Se dovessi scegliere una poesia per descrivere il mio fare fotografia, ne sceglierei una di Pessoa che dice...


"Non so cosa né voglio che l' anima mia lo conosca

Col dolore della menzogna

vesto il dolore che l' anima sente"




Hai progetti e sogni per il prossimo futuro?


Non riesco a fare progetti per il futuro. Riesco solo a sognare e a trovare ispirazione dal profondo del cuore.

















Katia Bonanno, nata in Sicilia, vive da circa 35 anni a Milano. Insegnante di lettere in un liceo, è laureata in lettere classiche all'Università di Palermo dopo aver frequentato per due anni " La Sapienza " di Roma. Scrive anche racconti per bambini. Ha pubblicato poesie per alcune case editrici. Le poesie più recenti sono arricchite di immagini che riflettono la passione per la fotografia da cui trae ispirazione per la scrittura.











  © Tutte le Poesie e Immagini presenti in questo articolo sono di Katia Bonanno


 










 


















©L’ArteCheMiPiace - Blog Arte e Cultura di Giuseppina Irene Groccia 






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