Sacralità di Gianpia Affaitati

 L’ArteCheMiPiace - Interviste







Sacralità

Gianpia Affaitati





di Giuseppina Irene Groccia |05|Luglio|2023|



Declinare il tema “Sacro e Non Sacro” attraverso la fotografia permette di compiere un viaggio interiore, alla scoperta di territori spirituali e soggetti che evocano una sensazione di divinità o sacralità.

Nel progetto Sacralità, realizzato da Gianpia Affaitati, l’artista guarda alla contemporaneità e alla tematica della Sacralità con una consapevolezza e un desiderio di sperimentazione inediti. 










Gianpia saggia una tensione verso il divino in modo molto affascinante. Il suo occhio si addentra in luoghi dello spirito, confrontandosi con emozioni e pulsioni dell’anima attraverso il mezzo fotografico. Si tratta di un linguaggio privilegiato che le permette di indagare le differenti inclinazioni e interpretazioni possibili di questo carattere sacrale.








 

Questo tipo di approccio amplifica l'impatto emotivo delle sue immagini. Sono scatti carichi di memoria viva, che coinvolgono i sensi e catturano l’essenza spirituale del reale attraverso la reciprocità tra materia e dimensioni trascendentali.



 



 

Come spettatore è facile venirne coinvolti, il senso di profondità e la connessione con i luoghi possono evocare un’esperienza onirica resa emotivamente ancora più coinvolgente dalla approfondita cura, adottata nel catturare nuove e inedite prospettive visive.



 



 

Eppure, nonostante la diversità degli argomenti, emerge un senso di unità attraverso la scelta accurata delle immagini e l'attenzione ai dettagli.



 





Le foto sono come tessere di un mosaico, ognuna essenziale per completare l'intero quadro, insieme creano una narrazione coinvolgente che si svela gradualmente all'osservatore.



 



 

Questo spazio indefinito e sospeso sembra rappresentare l'inconscio collettivo, un luogo in cui le connessioni umane si intrecciano in modo intricato e misterioso. Un progetto che ci invita a riflettere sulle nostre stesse connessioni e a esplorare i meandri delle nostre emozioni e interazioni più profonde.


















Intanto ne approfitto per porle qualche domanda specifica, per capire quali sono i passaggi fondamentali che hanno portato alla genesi e alla realizzazione di questo progetto…







▪️Quale è il tema principale o il concetto alla base del tuo progetto fotografico?


Questo progetto nasce nel Laboratorio 122 di Agorà di Cult FIAF che ha sviluppato il tema 2022-2023 "Confini", con il supporto dei tutors Giacomo Sinibaldi ed Andrea Fornaro. Il primo passo è stato sviscerare tutti insieme le diverse declinazioni del termine "Confine" e successivamente scegliere il soggetto per il proprio lavoro

Io ho scelto di rappresentare il tema del sacralità ovvero come le raffigurazioni del sacro racchiudono in sè stesse il confine tra non sacro e sacro. Sono cancelli, porte, che ci fanno passare da una dimensione materica ad una dimensione spirituale e trascendente




▪️Quali sono state le sfide o le esperienze più significative che hai incontrato durante la creazione di questo progetto?


La sfida è stata racchiudere in un unico scatto le due dimensioni, far emergere, all'interno dello stesso soggetto sia la matericità di ciò che lo costituisce, legno, pietra..., e sia la sacralità che emana. Mostrare quindi un confine normalmente invisibile o al limite estremo del nostro campo percettivo, rendendolo immediatamente comprendibile, permettendo, a chi guarda, di transitare, passare il Confine, dalla percezione della materia alla percezione del trascendente



▪️Quali tecniche o approcci hai utilizzato per dare vita alla tua visione artistica?


Per dare vita a questo viaggio ho scelto una fotografia scarna, essenziale, costituita a volte solo di porzioni di elementi, ed un bianco e nero altrettanto essenziale e contrastato, ma soprattutto ho utilizzato una luce che focalizzasse l'attenzione e mostrasse questi passaggi, confini da valicare, per entrare nella dimensione del sacro, fino ad avere una luce che rendesse trascendente l'intero soggetto pur conservandone una forma fortemente materica



▪️Come hai selezionato le fotografie da includere nel progetto e quale è stata la logica dietro la loro sequenza o disposizione?


Per questo portfolio ho girato chiese, cimiteri e luoghi di culto; ho scattato a  ciò in cui io stessa scorgevo questo Confine. L'editing finale è stato fatto insieme ai tutors che hanno avuto la grande capacità di far emergere lo stile e la visione personale di ogni componente del Lab. Da un considerevole numero di foto ho scelto 7 scatti in cui ho individuato le tappe progressive, il percorso che cercavo. 

Il viaggio, il passare il Confine, è stato innanzitutto mio



▪️C'è qualche aspetto tecnico o creativo che vorresti sottolineare riguardo al tuo lavoro?


Più che un aspetto tecnico vorrei sottolineare la disposizione a cogliere istintivamente i soggetti da riprendere, a far emergere la proprio visione di ciò che abbiamo davanti, di rinunciare a stereotipi e mostrare ciò che si è "realmente" visto Sicuramente si corrono rischi, si sbaglia molto, ma la soddisfazione di veder emergere dalla foto la propria emozione, la propria interpretazione, ripaga di tutto il lavoro svolto







Il progetto fotografico "Sacralità" di Gianpia Affaitati è attualmente esposto all'interno  della mostra fotografica multimediale a tema "Confini" presso il Circolo Aternino, in piazza Garibladi a Pescara.

La mostra è organizzata da Aternum Fotoamatori Abruzzesi con fotografie, audiovisivi e cortometraggi di autori abruzzesi e molisani del laboratorio interregionale Cult 122 di FIAF, coordinato dai tutor Giacomo Sinibaldi e Andrea Fornaro. La mostra rimarrà aperta fino al 7 luglio dalle ore 18,00 alle ore 21,00.















Gianpia Affaitati

Gianpia Affaitati è ricercatrice universitaria e medico in un ambulatorio presso la clinica universitaria di Chieti. La fotografia l' ha attratta fin da piccola e negli anni ha utilizzato polaroid, compatte e reflex a pellicola per approdare infine alla fotografia digitale. Il percorso formativo si è sviluppato inizialmente con corso base di fotografia per proseguire poi da autodidatta attingendo alle risorse che offre la rete sia come fonte di documentazione tecnica sia come possibilità di contatto con altri fotografi e più recentemente con gruppi di discussione fotografica. Dal 2018 è anche socia dell’Aternum Fotoamatori Abruzzesi. Ha partecipato a mostre fotografiche collettive, a libri fotografici collettivi ed a progetti fotografici nazionali.






































©L’ArteCheMiPiace - Blog Arte e Cultura di Giuseppina Irene Groccia 






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