Angela Kosta Una Voce Universale nella Letteratura Contemporanea - Recensione di Arben Iliazi

 









Angela Kosta

Una Voce Universale nella Letteratura Contemporanea 


Recensione di Arben Iliazi




La poetessa, scrittrice, traduttrice, editrice e promotrice di fama internazionale Angela Kosta non l'ho mai incontrata di persona, ma ho visto il suo lavoro, che brilla fortemente in vari mondi diversi. Sono rimasto colpito non solo dalla sua creatività, ma anche dalla cura e la gentilezza che essa dimostra, sempre pronta ad aiutare e promuovere gli autori albanesi e non solo, in ambito internazionale. Grazie a lei e alla sua collaborazione con il noto poeta e altrettanto virtuoso traduttore Kujtim Hajdari, a noi scrittori albanesi, tutti i cieli hanno cominciato a sembrare limpidi dall'eccesso di spensieratezza che ci offrono, con compassione quasi divina, questi scrittori di fama internazionale, che possiamo definirli magnificamente "ambasciatori" della cultura e dell'arte albanese nel mondo. Che gioia immensa quando ti contattano, offrendo personalmente e generosamente la collaborazione a costo zero, completamente gratuita, in base ai valori degli autori. Questa gentilezza dovrebbe essere accolta, in quanto è un caso unico nella cultura albanese e internazionale. In assenza di promozioni ufficiali, di cui i autori possono sbattere la testa contro muri di metallo dall'indifferenza e dalla totale negazione dei valori letterari artistici, per noi è una gioiosa fortuna avere tale privilegio, che ci allontana i "demoni" del pessimismo, ci scuote dal sonno e ci stimola la fiducia. 






E' molto difficile riassumere in poche righe una sintesi dettagliata di tutti i complessi fattori che mettono in risalto la distinzione della scrittrice e poetessa Angela Kosta dagli altri autori. Sto dando brevemente, a mio avviso, alcune riflessioni su alcune delle poesie che ho considerato, per analizzare in un altro caso anche la prosa.
Nelle poesie di Angela Kosta, è sempre la sensibilità dell'epoca a decidere i confini del testo, trattando temi universali quali, di cui: l'amore, la vita e le relazioni tra le persone, il dolore, ma anche la bellezza dell'esistenza, la figura della donna, la natura, ecc...
Con la tenerezza, la generosità, l'eleganza che l'hanno resa una scrittrice, poetessa e autrice di fama internazionale, Angela Kosta fornisce la cornice per una vita appagante: il duro lavoro, la passione, la riflessione, la volontà e la voglia di emettere la differenza.
Nel corpus poetico di questa autrice si fondono esperienze estetiche, dove si addolciscono le emozioni puri e si creano discorsi appassionati, in una situazione di fusione con la trascendenza, con il mondo, con la sensibilità di ogni epoca.
È la sensibilità di ogni era che definisce ciò che è la poesia. I codici della poetessa Angela Kosta si mescolano a quelli del lettore, creando una "lingua creola", con una generale promulgazione di importanti elementi strutturali. (Poesia: Elegia)
Angela Kosta ha scritto poesie che si distinguono per la loro tendenza meditativa, dove molte affermazioni poetiche sono svolte all'interno di testi generalmente brevi. Questo stile di discorso si realizza attraverso figure ricche, in particolare simboli e metafore, ma anche attraverso un linguaggio molto intrecciato. (Poesia: Pensieri giallastri)
Il punto chiave della poesia di Angela Kosta riguarda l'originalità e il carattere nascosto del "significato" estetico del testo.
Il testo letterario delle sue poesie si trasforma in catalizzatore dell'apparizione di volontà, di fede, di passione. Nel piano di organizzazione formale, l'autrice concepisce il testo estetico come un tutto significante, completamente sintetico. È proprio il rapporto tra le divisioni testuali, la divisione in versi, in paragrafi, che rivela il significato profondo e sconosciuto del testo. La poetessa si sente meglio nei versi liberi, tali da ogni confine. Le poesie hanno piena coerenza di significato, proprio quando la comprensione comune è scomunicata al puro non-significato. Traducendola in un'organizzazione polisemantica della vita, imitando l'elemento casuale dell'esistenza, l'arte poetica di questo autrice acquista così, una valenza epistemologica. Angela Kosta, pur applicando diverse lingue come autrice e traduttrice, utilizza molto bene la lingua letteraria albanese, la sua madre lingua, dove il testo è automatizzato e la struttura "anomala" del testo artistico richiama l'attenzione sul testo stesso, in tutta la sua forma. Nella sua arte, la poetessa ha costruito un regno di spontaneità senza regole,
ha prodotto testi convenzionali, dove il piano espressivo è legato al piano del contenuto attraverso una relazione di motivazione.
Il discorso poetico di Angela Kosta è di natura unica, con spiccate tendenze ellittiche, che tratta in via prioritaria l'esposizione dei significati successivi attraverso il ricco sistema di figure. Le sue poesie sono affiancate alla semplicità, al tangibile, all'euforia e alla tristezza, con una concezione dinamica delle relazioni tra i vari disagi artistici. Le creazioni non soffrono dell'oscurità del significato in mezzo a una figura complicata. La poesia può essere dipinta solo guardando l'ottica dei segni, in relazione alle unità di riferimento precostituite, al rapporto sensuale, agli echi ansiosi, al "valore vissuto" che il testo produce sul soggetto. In molte poesie di Angela Kosta, il pensiero artistico si esprime attraverso una coesistenza strutturale e non esiste al di là di essa. Questo collegamento include tutti i livelli del testo: fonema, morfema, parola, verso, versetti e poesia.
(Poesia: Luce della sopravvivenza)
Per quanto riguarda alle metafore, la poesia di Angela Kosta è costruita su un piano metaforico intrecciato con figure di costruzione sonore. Anch'essa è sottotitolata dal simbolo, ma non è rappresentativo, mentre in molti spicca l'antitesi della pura e contestuale antonimia, che costituisce un mezzo prediletto dell'autrice, per dare emotività attraverso il confronto, o più chiaramente, con l'adiacenza di fenomeni, che si contraddicono a vicenda, o concettualmente, si escludono. Tutto questo è tanto spontaneo quanto deliberato nel darti un brivido che ti colpisce. La metaforica interna del testo artistico, a volte infrangendo anche le regole grammaticali, unisce immagini che non sono accettabili nelle lingue naturali. L'arte poetica di questa autrice, incita l'elemento casuale dell'esistenza, traducendo in un'organizzazione polisemantica, gli ansimatici della vita.
Nella sua arte, Angela Kosta, ha costruito un regno di spontaneità senza regole, ha prodotto testi convenzionali, dove il piano espressivo è legato al piano del contenuto attraverso una relazione di motivazione. La semantica di ogni parola, le ripetizioni fonologiche di ogni materia ritmica, cioè in tutti questi fattori complessi, creano la distinzione di questa autrice dagli altri. In molte poesie, se si confrontano gli elementi fonologici che compaiono nell'insieme delle parole e nelle equivalenze; notiamo che i contrappunti fonologici possono essere collegati a certe categorie semantiche, dove una proiezione paradigmatica avviene nel sintagma. I testi poetici sono semanticamente molto vicini, come conseguenza della somiglianza della loro costruzione lessicale. Tuttavia, si osservano differenze nella struttura ritmica, le diverse somiglianze che sorgono a livello fonetico dove la poesia crea una tessitura spietata di significati. (Poesia: Sinfonia scolpita)
"Angela Kosta usa le parole nelle sue poesie come se fossero le pennellate di una grande artista", disse il noto scrittore italiano Adriano Bottaccioli. Essa entra tra i poeti che non esprimono direttamente idee e credi sociali, ma insiste nel trasmettere l'armonia, la musica, il profondo l'eco della parola. Perciò le sue poesie diventano interattive, moltiplicando le orazioni. (Poesia: Lacrima lucente)

In questa autrice, incontriamo un forte concettualismo del problema estetico, della dinamica interna, degli eventi e dei fenomeni.
Le sue poesie non hanno elementi di arte noiosa, artificiale e senza vita. I suoi "voli" lirici affrontano la meditazione, con colori forti di autoriflessione verso una realtà reale, che include e delinea con colori tristi la realtà socio-psicologica. (Poesia: Un pezzo di pane)

Angela Kosta tocca la realtà dello specchio sociale - morale. Il suo spunto è l'uomo comune, che assicura tra i sacrifici una vita onesta, la realtà dell'esistenza e, in alcuni casi l'uomo identificabile. Nelle sue poesie, Kosta trasmette un'immagine della colonna che si sta costruendo, dove c'è molta magia, sofferenza, l'accoglienza del destino, la gentilezza e la premura. Le sue poesie si inseriscono nel soggetto poetico del mistero, dove si dispiega il culto per il mondo e per le persone. Prendiamo per esempio la poesia dedicata alla madre, dove poeticamente appare il sentimento della poetessa, così come il tormento per lei. Nella figura della madre, la sensazione è colma di respiro. (Poesia: A mia madre Sofia).

Nelle poesie di Angela Kosta, nasce il culto di una sorta di libertà umana, del sentimento di superiorità della specie con coscienza, che sa emergere sulle perdite, sui dolori e sui rimorsi. Ciò che è evidente in loro, è la spontaneità, l'accettazione della modesta vita, e quella dell'umanità... Il sacrificio quotidiano degli esseri umani, la dura quotidiana, il crollo...
I suoi versi lirici prendono tratti di meditazione,
con forti colori di ripiegatura verso una realtà atroce, che include e delinea con sfumature tristi la realtà sociale. (Poesia: Bambini invecchiati) Le poesie di Angela Kosta, possono essere viste come un codice poetico che trasmette un fatto, una situazione, uno stato emotivo ben significato. Basta dare un'occhiata alla poesia "A mio fratello Roland". È chiaro che nel testo poetico di Kosta, i codici non sono affatto automatizzati. Il lavoro poetico sul lessico è molto noto. (Poesia: A mio fratello Roland)  L'autrice attribuisce importanza al lato figurativo, in quanto è quello che svolge il ruolo principale nell'arricchire il significato. In questa autrice, il livello delle figure, si trasforma in evidenza ed evocazione dell'esperienza sensoriale per il mondo. La sua penna indica la capacità di produrre significati analoghi a quelli delle percezioni concrete. La poesia di Angela Kosta ha un'alchimia complessa, a volte di carattere compromettente, dove l'adattamento del verso al significato di esperienza, non è sempre al centro della sua preoccupazione e delle scelte finali, della poetessa e del significato finale delle parole quali derivano dalla loro sistemazione in una certa posizione strutturale. In questo modo si stabilisce un doppio regime semantico del testo stesso, dandoci una poesia soddisfacente per ritmo e musicalità. Il significato lessicale convenzionale è solo una materia prima che viene riformulata dalla struttura poetica, soprattutto in base agli effetti della musicalità. In questa autrice, la musicalità non è un fine in sé, ma crea aree complesse di significato che si rinnovano dopo ogni lettura ed esaltazione.  (Poesia: Sorriso cenere dedicato al genocidio contro gli ebrei)
Angela Kosta occupa anche un posto importante nella prosa, comprendendo diversi romanzi e novelle. Anche la prosa è nello stile della sua poesia. Ciò è particolarmente evidente sul piano della loro struttura, dove la priorità lo assume il simbolismo e numerosi significati testi, come nel caso delle sue poesie. L'arte è il dominio della libertà, ma i loro rapporti sono enormemente più complessi. Senza la prevedibilità dell'arte, è allo stesso tempo la causa e la conseguenza dell'imprevedibilità della vita. Siamo di fronte ad un’autrice molto particolare, con un talento vitale, con l'estremo tecnicismo dell'arte letteraria, testimoniato in una serie di opere in poesia e in prosa. Si può tranquillamente affermare che Angela Kosta, rappresenta oggi, un fenomeno letterario, un poliglottismo artistico, dove un conglomerato di talenti e doni insoliti è stato a lungo concepito ed esploso, in poesia, prosa, traduzioni e promozioni... e tutto il resto che la sua mano scrive e crea. Angela Kosta è uno dei casi più singolari della nostra letteratura contemporanea.

 











Arben Iliazi, nato il 1° marzo 1963 a Saranda, è un poeta, saggista e drammaturgo albanese. Dopo aver conseguito la laurea in Filologia presso l'Università di Tirana nel 1988, ha iniziato la sua carriera come sceneggiatore, ruolo che ha ricoperto fino al 1991. Successivamente si è dedicato al giornalismo, lavorando come giornalista e caporedattore in vari quotidiani della capitale.

Iliazi è conosciuto per il suo contributo alla letteratura albanese, con numerose pubblicazioni poetiche, saggi e opere teatrali. Le sue raccolte poetiche includono Vrundull (Eurorilindja, Tirana, 1994) e La saggezza del mare (Eurorilindja, Tirana, 1997), mentre il suo saggio più noto è Per la pace, contro la pace (Eurorilindja, Tirana, 1998).

Nel campo teatrale, ha scritto e messo in scena numerosi drammi, tra cui Cicerone fatto di plastilina (commedia, 1990), rappresentata al Saranda Professional Theatre con la regia di Thoma Milaj; Mio marito a chilometri zero (commedia, 2009), messa in scena al Teatro Aleksandër Moisiu di Durazzo, con la regia di Milto Kutali e Donard Hasani; The Heir (commedia, 2018), rappresentata al National Experimental Theatre con la regia di Milto Kutali; e The Crown Farce (commedia, 2020), portata in scena al Zihni Sako Theater di Gjirokastër, con la regia di Ledian Gjeçi.

Nel 2021, ha debuttato con il monodramma Con un piede in Paradiso, presentato all'Atelier 31 di Tirana, con la regia di Milto Kutali. Un altro suo lavoro importante è Osman Taka, un dramma storico, presentato nel 2023 a Tirana con la direzione di Naun Shundi e la produzione di Alket Veliu. Tra i suoi drammi più significativi, Delirium (2012) è stato valutato nella decima edizione dell'European Theatre Conversion (ETC) alla Biennale Theater di Wiesbaden, in Germania, dove Iliazi è stato proclamato uno dei 100 migliori autori europei.

Le sue opere teatrali sono state raccolte in 5 opere drammatiche (Neraida, 2003), mentre altre sue pubblicazioni includono Spiritus (2004), The Tersi of Zululand (commedia, 2006) e Lo sposo d'Europa (commedia, 2007).

Arben Iliazi continua a essere una figura influente nel panorama culturale albanese, con una carriera che spazia dalla poesia al teatro, arricchendo la tradizione letteraria del suo paese.












Traduzione di: Angela Kosta 

Direttore Esecutivo delle Riviste: MIRIADE, NUANCES ON THE PANORAMIC CANVAS, BRIDGES OF LITERATURE, giornalista, poetessa, saggista, editore, critica letteraria, redattrice, traduttrice, promotrice





























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