Il peso dell’anima - Il nuovo viaggio poetico di Umberto Romano

Il peso dell’anima
Il nuovo viaggio poetico di Umberto Romano
di Redazione |14|Gennaio|2025|
Con la recente pubblicazione de “Il peso dell’anima”, Umberto Romano ci regala una raccolta poetica che scava nel profondo della nostra sensibilità, intrecciando versi delicati e malinconici con interrogativi universali. La copertina è impreziosita dall’opera Tratti in dispersione di Giuseppina Irene Groccia, scelta da Umberto Romano dopo esserne rimasto colpito durante una recente mostra personale dell’artista. Questo lavoro, con i suoi tratti fluttuanti e le forme in dissolvenza, riflette perfettamente la fragilità e l’introspezione dei versi della raccolta. La collaborazione rappresenta un autentico dialogo tra due sensibilità artistiche, unendo poesia e arte visiva in un connubio che arricchisce l’esperienza del lettore e sancisce una profonda stima reciproca tra i due artisti.
Al centro della raccolta, Umberto Romano esplora il tema della fragilità dell’anima, interrogandosi sul suo "peso" in senso metafisico ed esistenziale. Attraverso versi intrisi di introspezione, l’autore evoca immagini di struggente bellezza, ponendo domande che affondano le radici nel pensiero biblico e nei più profondi interrogativi della nostra esistenza: Quanto pesa l’anima? E cosa resta di noi quando essa si separa dal corpo? Domande che, come il soffio di vento evocato dall’autore, attraversano le pagine per risuonare nell’animo del lettore, lasciando un senso di dolce rimpianto.
Umberto Romano, poeta e pittore calabrese dalla profonda sensibilità, riesce a intrecciare le sue passioni artistiche in un percorso creativo in cui la scrittura e la pittura si completano a vicenda. La sua poesia, pur mantenendo una semplicità di linguaggio, si carica di significati complessi e di forte impatto emotivo, affrontando tanto i temi intimistici dell’animo quanto le problematiche sociali. La sua dedizione verso cause umanitarie, come la lotta per l’indipendenza del popolo Saharawi e il fenomeno delle migrazioni, emerge in ogni aspetto della sua produzione artistica, confermando il suo impegno a tradurre la realtà in arte e denuncia.
In Il peso dell’anima, l’autore compone un mosaico di emozioni che attinge alla memoria come filo conduttore di un viaggio lirico straordinario. Attraverso una scrittura che si nutre del suo mondo interiore, egli ci guida in un paesaggio fatto di ricordi e sentimenti, dove ogni parola è scelta con cura per accendere nel lettore una vera e forte risonanza emotiva. Le poesie si trasformano così in una campionatura di stati d’animo, sospesi tra il mistero della memoria e la bellezza del presente, invitando a riflettere sull’essenza stessa della vita.
La forza di questa raccolta risiede nella sua capacità di trattare temi universali in modo diretto e accessibile, senza mai rinunciare alla complessità dei messaggi sottesi. Con Il peso dell’anima, Umberto Romano non si limita a proporre versi, ma ci offre uno specchio in cui riflettere su noi stessi, sulle nostre fragilità e sul vero significato del nostro passaggio in questa vita. Un’opera che, nelle parole dell’autore, si attacca al cuore del lettore, scaldandone l’anima in questi giorni difficili.
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Umberto Romano nasce a Rossano nel 1952, dove attualmente vive, quando non è in viaggio nei paesi dell’Africa ed attualmente USA.
Nasce artisticamente 20 anni fa come scrittore e poeta, narrando i suoi viaggi nei Diari pubblicati. Tra una pubblicazione e l’altra Imbratta tele.
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Umberto Romano - Artista Contemporaneo
Scrivono di lui:
Nella poesia di Umberto Romano alcuni temi tornano insistenti, velati da una malinconia ora sotterranea, ora esplicita.
Egli- anche questa volta-riprende i motivi che la lunga consuetudine e gli anni hanno reso come suo particolare privilegiato patrimonio.
Sunt lacrimae rerum, possiamo dire, quando davanti ai nostri occhi si stagliano le immagini della sofferenza, della discriminazione, della violenza.
Salamina, aldilà della mappa geografica, esiste in ogni luogo in cui qualcuno, pur trovandosi in condizioni di inferiorità numerica, si batte per la propria vita e la propria libertà.
E poi il tema dell’ amore, che intreccia i ricordi dei momenti vissuti con passione o tenerezza a quelli di oggi, quando l’ anima diviene preda della nostalgia e si volge a guardare il passato felice.
Le sue passioni trasferite nei versi, senza filtri o infingimenti, questo coglie tra le righe anche il lettore distratto o sprovveduto.
Giuseppe De Rosis
Avere il mal d’Africa e cercare di diffonderlo in Italia e in Europa con libri e quadri, lo fa Umberto Romano, viaggiatore, documeualmententarista calabrese assurto di recente alle cronache d’arte. Portatore sano d’immagini etnical retaggio di una cultura postcoloniale, esotica, quella delle Afriche mediterranee in primis, oggi in primo piano, alimentata dall’ immaginario non proprio immaginato degli sbarchi sulle coste. Ma l’Africa bisogna viverla, come Umberto Romano, da Rossano, artista e scrittore che annette l’arte etnica ad un’azione continua, vocazionale, laica di assistenza concreta sur place, nei luoghi interni del continente che definiamo “nero” ma che in realtà conserva integri tutti i colori del mondo. Romano predilige effetti chiaroscurali monocromi,in specie nella tematica che ci riporta agli anni in cui era intenso l’interesse per “l’ambiente” esotico, più di oggi, quando l’esotismo ha lasciato il passo all’etnical language, meno folk romantico e più documentato e solidale, come quello di Romano. La mano pittorica tendente al racconto d’impressioni, talvolta naife, emerge e si avvertono tutti i solidi elementi descrittivi di chi crede nella pittura d’affetto e nella narrazione emotiva, di primo impatto, con colori nudi e crudi. Insieme ai dipinti, Romano vanta un vasto index di pubblicazioni sull’ argomento.
Donat Conenna (Critico d’Arte)
L’esperienza dello scrittore-poeta Umberto Romano, e la capacità di cogliere in versi e prosa le emozioni, la rabbia, i bisogni della gente, manifestando l’affetto fraterno verso il popolo sahrawi, mi toccano nel profondo dell’animo. La testimonianza di solidarietà espressa nelle sue opere nei confronti del nostro popolo, che lui ha conosciuto direttamente nei suoi viaggi, grazie alla sua sensibilità artistica, fanno conoscere la nostra storia, troppe volte dimenticata.
Nel presentare l’opera alla platea Europea, la speranza è che sempre più le nostre culture possano incontrarsi e comunicare, al fine di contribuire alla libertà dei popoli oppressi.
Mohammed Sidati-
(Ministro Sahrawi Resp. Europa)
Contatti dell’autore
Email roro3@libero.it
Phone 329.2345941
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