JEAN PAUL BOURDIER - Paesaggio e corpo come tela

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JEAN PAUL BOURDIER - Paesaggio e corpo come tela







JEAN PAUL BOURDIER - Paesaggio e corpo come tela


di Giuseppina Irene Groccia  |01|Gennaio|2021|


Jean Paul Bourdier combina paesaggio e carne come tela, senza l'uso della manipolazione digitale, per creare un'unione visiva, con tutte le immagini che sono state scattate sul posto tramite la tecnica della fotografia analogica.


Attraverso l'uso simultaneo di performance art, pittura e fotografia analogica, mette in scena situazioni che richiamano la magia dell'essere, della natura e della Luce.


JEAN PAUL BOURDIER - Paesaggio e corpo come tela


Il suo lavoro si concentra sempre sulla bellezza e la geometria del corpo umano.



Le immagini che produce fungono da portale per rivendicare il nostro rapporto intimo con l'infinito. 


JEAN PAUL BOURDIER - Paesaggio e corpo come tela

Ogni immagine è una scena unica - creata, messa in scena e catturata - di paesaggi naturali uniti alla forma umana, che esprimono bellezza, verità e meraviglia sul piano fisico, così come ciò che è nella nostra immaginazione.




Attraverso il corpo nudo dipinto con i colori della luce, riporta l'umanità alla sua natura fondamentale, scavalcando i soliti strati di identità, spazio e tempo, e ricontestualizzandola in essere.


JEAN PAUL BOURDIER - Paesaggio e corpo come tela












Jean Paul Bourdier riesce a presentare il corpo in un modo del tutto surreale su un paesaggio infinito, in un universo in continua evoluzione, facendolo interagire in vari modi con la terra. 

Questo corpus di opere è una contemplazione degli esseri umani e della loro intima interrelazione con l'ambiente.


Bourdier mette da parte la necessità di creare immagini in movimento per dare vita alle sue fotografie, preferisce catturare il movimento nel fantastico mondo della performance, dell'espressione e del paesaggio onirico. Le sue opere sfidano l'occhio della mente, allargando l'immaginazione per abbinare il potenziale illimitato dietro gli esseri che popolano la sua personale visione artistica.



Le sue pluripremiate immagini fotografiche sono state esposte negli Stati Uniti e in Francia e fanno parte della collezione permanente di diversi musei.







Jean Paul Bourdier è professore di design, disegno e fotografia nel dipartimento di architettura della UC Berkeley.










Scenografo di sette film e co-regista di due film diretti da Trinh T. Minh-ha, ha anche pubblicato diversi libri, tra cui Vernacular Architecture of West Africa, uscito nel 2011 e tre libri di fotografia, Bodyscapes, pubblicato nel 2007, Leap intro the Blue (2013), Body Unbound (2017) e Body Mirror il suo ultimo lavoro uscito a Novembre 2020, dove ritorna ad unire la sua arte fotografica all’editoria.


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