Stefania Botta - L’arte come finestra sul futuro e specchio dell’anima

 L’ArteCheMiPiace - Interviste








Stefania Botta

L’arte come finestra sul futuro e specchio dell’anima



di Giuseppina Irene Groccia |22|Gennaio|2025|


Stefania Botta è un’artista poliedrica che unisce la passione per la pittura, coltivata sin da giovanissima, a una visione profondamente emotiva e simbolica dell’arte. Influenzata da maestri come Picasso e De Chirico, il suo stile cubista e surrealista si è evoluto attraverso un percorso di maturazione personale e creativa. Le opere di Stefania Botta incarnano un messaggio futurista, configurandosi come autentiche aperture verso l’orizzonte del domani. Attraverso un sapiente utilizzo di colori vibranti e una composizione di forme dinamiche, l’artista traduce emozioni e riflessioni in un linguaggio visivo denso di significati, capace di evocare suggestioni profonde e di proiettare lo spettatore in una dimensione visionaria e anticipatrice.

Tra i suoi obiettivi futuri spiccano una mostra personale e la volontà di affrontare temi sociali cruciali come la violenza e la guerra.


A seguire, vi invitiamo a scoprire di più su di lei attraverso l’intervista che ci ha gentilmente concesso, in cui si racconta con autenticità, condividendo le sue ispirazioni, il suo percorso e i suoi sogni per il futuro.











Puoi raccontarci come hai iniziato il tuo percorso artistico? C'é stato un momento o un evento particolare che ti ha spinto verso l'arte?

 

L'amore per la pittura é iniziato da quando ero piccola, poi alle medie il mio professore di arte mi ha invogliata a disegnare e a dipingere con varie tecniche, facendomi partecipare a mia insaputa, a concorsi di pittura vincendo anche premi e da questo momento ho avuto quella spinta a  continuare e a studiare l' arte e la pittura a 360°.

 

Qual' é il tema o il messaggio principale che cerchi di comunicare attraverso le tue opere?

Il mio messaggi é il futurismo,  una finestra aperta al domani, ciò che provo lo trasmetto sulla tela per comunicarlo al mondo.




 

Come descriveresti il tuo stile artistico e come si é evoluto nel corso del tempo?

Il mio stile artistico é cubista e surrealista, si é evoluto con la crescita emotiva e la maturazione empirica.

 

Quali sono le principali fonti di ispirazione per il tuo lavoro? Ci sono artisti, movimenti o esperienze personali che hanno influenzato particolarmente la tua visione?

La mia fonte di ispirazione é tutto ciò che mi circonda: la natura, gli animali e i paesaggi. Frequentando il liceo artistico ho studiato vari artisti, quelli che mi hanno particolarmente influenzata  sono Picasso e De Chirico.

 




Qual'é il processo creativo che segui per realizzare le tue opere? Ci sono tecniche o rituali a cui sei particolarmente affezionato?


Per realizzare un 'opera parto sempre da forme geometriche che scompongo e ricompongo. L'olio su tela configura la mia tecnica.

 

Che importanza attribuisci al colore nel tuo lavoro? Come scegli la tua palette e che significato ha per te il colore?

 

Il colore che adopero é il rosso, il blu, il giallo e il bianco che miscelo a seconda dei miei stati d'animo. Per le mie scelte, interpreto il colore come espressione di una emozione dai toni forti ai più leggeri.

 







Preferisci lavorate su tela in solitudine o  trovi ispirazione anche da contesti collettivi, come workshop o eventi d'arte?

 

Preferisco lavorare su tela, in solitudine e ascoltando musica.

 

Come vivi il rapporto tra l'arte e il pubblico? In che modo il feedback o le reazioni delle persone influenzano il tuo lavoro?

 

Esiste una sinergia che mi spinge ad interagire con il pennello. Vivo questa esperienza in maniera viscerale, tutto ciò che dipingo é un grido che nasce dal mio ego e mi sprona a colloquiare con il pubblico dalla tela.

 




C' è un'opera, tra quelle che hai realizzato, che consideri particolarmente significativa per te? Puoi raccontarci la sua storia?

Un'opera che non ho ancora ultimato e alla quale sono particolarmente legata: racchiude in sé l'evolversi della vita, spaziando dal tema tecnologico che sovrasta la natura alla violenza perpetrata nel mondo.

 

Come vedi il ruolo dell'arte nella societá contemporanea? Pensi che il tuo lavoro contribuisca in qualche modo a questo ruolo?

 

L'arte riveste un ruolo fondamentale come un mercurio di pace, socializzazione, aggregazione e cultura. Con il mio lavoro cerco di allinearmi ai moderni ambasciatori di concordia attraverso le mie passioni.

 




Quali sono le maggiori difficoltá che hai affrontato come artista e come le hai superate?

 

Lo scoglio più ostico é l'affermazione sul territorio, purtroppo é molto difficile esporre le proprie opere soprattutto per una personale, per gli alti costi di esposizione. Affronto il problema, partecipando a collettive e concorsi.

 


Recentemente hai partecipato a Visioni, il premio d'arte internazionale organizzato dall'associazione culturale Athenae Artis di Maria Di Stasio. Che esperienza é stata per te? C'è qualcosa di particolare che hai apprezzato o che ha arricchito il tuo percorso artistico?

 

"Visioni" mi ha regalato un'esperienza unica. La critica sui miei dipinti ha perfettamente intercettato ciò che il mio messaggio voleva veicolare. Questa crescita, presso il tempio di Pomona in Salerno, ha segnato un punto importante per la mia maturazione artistica. Ho apprezzato l'eterogeneità dei lavori, il confronto con gli altri artisti mi ha permesso di sviluppare nuove idee per un continuo viaggio pittorico.

 


Le tue due opere presentate a Visioni sono state tra le protagoniste dell'evento, distinguendosi al punto da farti ottenere una menzione speciale. Puoi raccontarci il processo creativo che ti ha portato a realizzarle? C'é una storia, un significato o un messaggio particolare che volevi trasmettere attraverso di esse?

 

Le mie opere presentate, il cavallo e la rosa, rappresentano uno studio particolare, una ricerca interiore. Per il cavallo mi sono ispirata ad De Chirico che trasmette libertá, la sua cresta al vento, la corsa ... la meta. La rosa é un fiore prezioso che coi suoi multicolori petali parla della dicotomia della societá, ogni persona é un originale di se stessa.

 





Quali progettj o obiettivi hai per il futuro? Ci sono nuovi ambiti o tematiche che vorresti esplorare?

 

Mi prefiggo, per il futuro di realizzare una personale che mi vedrà protagonista coi miei quadri. Le mie prossime tematiche saranno incentrate sulla violenza contro le donne e sulle atrocità della guerra.






Contatti dell'artista


Facebook Stefania Botta












Stefania Botta, nata a Napoli il 21 febbraio 1967, si è diplomata al Liceo Artistico Statale di Aversa, consolidando fin da giovane la sua passione per l'arte. Ha partecipato a numerosi concorsi pittorici e fotografici a Napoli e Latina, ottenendo riconoscimenti significativi. Nel 1989, presso l'Accademia Universale Neapolis, ha vinto il primo premio, mentre nel 1991, sempre presso la stessa istituzione, ha ricevuto la coppa per la sezione grafica con il suo quadro "L'uomo e l'inquinamento", oltre a conquistare il terzo e quarto premio. Ha esposto le sue opere in diverse mostre collettive, tra cui quelle organizzate alla "Casa del Combattente" di Latina. Attualmente vive a Sermoneta e lavora nel territorio pontino, continuando a portare avanti la sua ricerca artistica con dedizione e passione.



































©L’ArteCheMiPiace - Blog Arte e Cultura di Giuseppina Irene Groccia 








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