L'Approccio Curatoriale tra passione e visione Intervista a Mariateresa Buccieri

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L'Approccio Curatoriale tra passione e visione

Intervista a Mariateresa Buccieri







di Giuseppina Irene Groccia |03|Dicembre|2024|



Mariateresa Buccieri è una curatrice d’arte la cui attività si distingue per la capacità di intrecciare passione, professionalità e un profondo legame con il territorio. Dal 2004, anno dell’apertura del Museo del Presente a Rende (CS), ha intrapreso un percorso che ha contribuito a fare del museo un polo culturale dinamico, capace di dialogare con il panorama artistico contemporaneo e di coinvolgere un pubblico eterogeneo.


 

Il suo approccio alla curatela si fonda su un ascolto sensibile delle opere, considerate non solo per il loro valore estetico, ma soprattutto per la loro capacità di raccontare, denunciare e comunicare messaggi profondi. Progetti come Geni Comuni, una collettiva di pittura, scultura e fotografia ideata da Luigi Le Piane con la collaborazione del talentuoso critico d'arte Roberto Sottile, che da undici edizioni esplora le molteplici sfaccettature dell'arte, testimoniano la sua visione inclusiva e il desiderio di promuovere una pluralità di linguaggi artistici.






Mariateresa Buccieri ha sviluppato la sua esperienza in modo spontaneo e organico, ma sempre con un rigore che l’ha vista affiancarsi a figure di rilievo nel panorama artistico, arricchendo il suo percorso con preziose collaborazioni. Attraverso mostre, collettive indipendenti e presentazioni di libri, nonché una costante dedizione a rendere l’arte accessibile, si è fatta portavoce di un’idea di museo come luogo vivo, dove l’arte contemporanea non solo riflette il presente, ma invita a riflettere su di esso.

 




In questa intervista, Mariateresa Buccieri racconta i momenti fondamentali del suo percorso, la missione del Museo del Presente e l’impatto che spera di lasciare nel panorama culturale. 

Le sue parole offrono uno sguardo autentico su una professione che è molto più di un lavoro: è un ponte tra le opere e la comunità, un modo per creare spazi di bellezza e consapevolezza.




Quali sono state le tappe principali che ti hanno portato alla guida del Museo del Presente?

 

Preciso che nessuno di noi ha la guida del Museo del Presente siamo una squadra e ognuno di noi ha un suo compito é l'unione che fa la forza. 

Mi sono ritrovata  curatrice d'arte per una scommessa con me stessa. Il  tutto é avvenuto in modo casuale e naturale.

 

 

 

Potresti raccontarci alcuni momenti chiave o esperienze che consideri fondamentali per il tuo percorso professionale di curatrice d’arte?


Per quanto riguarda i momenti chiave sono cominciati con l'apertura del museo nel 2004 e ognuno che ha gravitato all' interno del museo mi ha lasciata un insegnamento fondamentale per questa professione

 


 

 

C’è un evento, un incontro o un progetto che consideri un punto di svolta nella tua carriera? Se sì, cosa lo ha reso così significativo per te?

 

 

 

Il progetto che ha decretato un punto di svolta é Geni Comuni collettiva di pittura, scultura e fotografia. Siamo giunti all'XIª edizione, ogni anno é un regalo, nuovi incontri, e un panorama artistico che non ha nulla da invidiare alle città del nord, così ogni anno sento di fare tanti  passi avanti.

 

 

 

Come definiresti la missione del Museo del Presente? Qual è il contributo che vuoi offrire al pubblico e al mondo dell’arte contemporanea attraverso questo museo?

 

Il Museo del Presente ha un grande potenziale nonostante ha ospitato mostre importanti può ancora stupirci. A breve la nomina del nuovo direttore artistico che da sempre considera il museo come casa sua, un posto dove tornare e sono sicura che porterà l'arte dei nosti tempi. Sono pronta a fare squadra e offrire semplicemente la mia passione e la mia professionalità

 


 

 

In qualità di curatrice d’arte, quali sono i valori o i criteri principali che segui nella selezione e nell’esposizione delle opere?

 

Non sono importanti gli artisti ma le loro opere. Parto sempre da ciò che mi trasmette l'opera che non deve essere solo armoniosa e ben fatta  ma deve "raccontare" "denunciare" e dare risposte. Gli artisti se tali, vanno sostenuti tutti, perchè ognuno offre un tassello diverso

 


Il panorama artistico contemporaneo è in continua evoluzione. Come riesci a mantenere il Museo del Presente rilevante e innovativo? Cosa fai per coinvolgere un pubblico sempre più vasto e variegato?

 

Ad un pubblico variegato bisogna mostrare opere differenti fra loro. Il visitatore si sente rassicurato nell'osservare prima ciò che è vicino al suo sentire e poi a piccoli passi scopre spesso piacevolmente linguaggi e tecniche che considerano complicate. Il vero successo è proprio questo far apprezzare ciò che è lontano dal nostro pensiero sperando che poi possa essere applicato nella vita quotidiana

 


 

Quali sono le maggiori difficoltà che incontri nel dirigere un museo e nel curare mostre d’arte? Come affronti le difficoltà legate alla gestione, alla comunicazione e all’interazione con il pubblico e gli artisti?

 

Non dirigo il museo, spesso confondono la mia abnegazione con un ruolo primario, questo un pochino m'imbarazza non sono abituata a darmi ruoli che non ho e a breve a dirigere ci sarà un carissimo amico che merita questo ruolo. il piacere per questo equivoco è solo la conferma che quando le cose si amano spesso ti vengono naturalmente cucite addosso e per scherzare diciamo che sono una direttrice teorica :-)))))

 

 

Come pensi che il tuo lavoro contribuisca al contesto culturale e artistico del nostro territorio? Qual è il messaggio o l’impatto che speri di lasciare attraverso le tue scelte curatoriali?

 

Ho curato mostre in diversi posti dell'Hinterland cosentino, alcuni posti non li conoscevo ed è stata una sfida portare artisti e visitatori Fare rete, scambiare storie, tradizioni posta alla conoscenza e più si conosce più si è consapevoli

 

 



Cosa rappresenta per te il concetto di "presente" nell’arte contemporanea? Come si riflette questo concetto nelle scelte espositive e nelle attività del museo?

 

Le scelte programmate del museo sono spesso riferite al presente, del resto bisogna vivere il nostro presente non dimenticando la nostra storia. Tuttavia nell'arte contemporane spesso si riflette il disagio della società attuale e vorrei meno disagio e più il senso del comune ai giovani che vogliono intraprendere questa professione consiglierei tanta passione, tanta pazienza e trovare qualcuno che possa essere la nostra guida. Mi ritengo fortunata sotto questo punto di vista le mie guide sono stati dei n. Uno Il prof. Dionesalvi, ha creato una squadra che passava 7 giorni su 7 nel museo del Presente e abbiamo cominciato contando e catenelle per allestire le mostre, poi è stata la volta del prof. Sicoli altro modo di gestire il museo, altri insegnamenti con metodologie diverse e infine il prof. Giorgio Leone mio relatore di tesi. Subito dopo ho collaborato con lui per alcune mostre e ho potuto acquisire ancora una volta ulteriori competenze sul campo.

 

 

Quali progetti o iniziative future hai in mente per il Museo del Presente? Come vedi l’evoluzione del museo nei prossimi anni?

 

Il Museo presto ospiterà una mostra che sono certa visiteranno in molto e io sarò felice di farmi trovare all'ingresso per accompagnarvi. Abbiamo bisogno di musei perchè abbiamo bisogno di fermarci e  di osservare, solo così possiamo salvare la nostra "umanità".

 

 














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Instagram: mariateresabuccieri 



































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