LA TRIADE E L'UNO: I DELTA NA

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LA TRIADE E L'UNO: I DELTA NA 


di Maria Marchese  |22|Settembre|2021|





Tra le erbe

Un fiore bianco sboccia.

Ignoto il suo nome.

 

Masaoka Shiki



Nella veridicità di un naturale manto esperienziale, gemmano le limpide infiorescenze artistiche dei Delta NA: esse si elevano nella piena consapevolezza di un’ignara genesi. 


Gli artisti di Asti si appropriano del supporto sensibile, carezzandovi l’ “in coscienza” dell’atto creativo. 



Accade allora che l’intuizione di uno divenga l’incipit e coinvolga inevitabilmente l’estro dell’altro: intinte le palme addentro un superno pensiero precipuo, la coppia ivi si trasla per indovarne l’anonimato, sino a chiarificazione compiuta. 



L’inedita alba artistica sboccia così, spontanea, colta nel vivo dell’assenza di sovrastrutture per addivenire all’interezza di una “sintesi immagino/morfologica”, le cui radici appartengono a due distinte entità, che si congiungono, via via, nell’interstizio universale della diade.


E dimentichiamo spesso e volentieri di essere atomi infinitesimali per rispettarci e ammirarci a vicenda, e siamo capaci di azzuffarci per un pezzettino di terra o di dolerci di certe cose, che, ove fossimo veramente compenetrati di quello che siamo, dovrebbero parerci miserie incalcolabili.“ 

(Luigi Pirandello, libro Il fu Mattia Pascal) 


La coppia fugge indi dalla “polis” e dalle sue consuetudini per avvicendarsi nel conseguimento di una dimensione triadica, che serba la forza di due personalità paritarie individuali; esse si traslano, dirimendo un polifonico unisono, che si liquefà tra movimenti cromatici, materici, segnici, animici e concettuali difformi. 

 


“I colori, come i lineamenti, seguono i cambiamenti delle emozioni.”

(Pablo Picasso)


Dopo la germinazione, l’evoluzione si libera come accade alle perle di un corimbo: essa si sublima tra levità, pulsioni tonali e dinamiche immediate, tra istanti erratici medesimi e parallelismi esperienziali asimmetrici.




“Amo i colori, tempi di un anelito

 

Inquieto, irrisolvibile, vitale,

 

spiegazione umilissima e sovrana

 

dei cosmici perché del mio respiro.”

 

(versi tratti dalla poesia “Colori” – Alda Merini) 

 

Nella sovranità di una salvifica inquietudine, Neva Epoque e Alessandro Vignola, esperiscono un intimo addivenire all’interezza di un eterno attimo artistico/umano volto al ricongiungimento con l’Uno.

















 

Maria Marchese

Maria Marchese nasce a Como, il 4 Settembre del 1974. Dopo aver conseguito la maturità scientifica, si iscrive all’istituto internazionale di Moda&Design “Marangoni” , a Milano. Decide, poi, di intraprendere studi nel settore socio assistenziale, svolgendo per oltre 20 anni una professione in quel settore. Nel 2013 intraprende un percorso di studi, affrontato da autodidatta, nel campo dell'arte, della letteratura, della filosofia… esso trova concretezza, nel 2017, nella pubblicazione della silloge poetica “Le scarpe rosse – Tra tumultuoso mare e placide acque” . Da lì a breve esperisce se stessa nella critica artistica, trovando consensi sempre più numerosi. Nel giro di poco tempo accende numerose e significative collaborazioni con molteplici risvolti artistici, culturali e di diffusione comunicativa (con il blog culturale dell’università Insubria, con lo storico dell’arte Valeriano Venneri, con Exit Urban Magazine e Art&Investments, con l’associazione culturale Nuovo Rinascimento, con la Galleria “Il Rivellino” a Ferrara, con Divulgarti a Genova, con Art Global a Roma, con AArtChannel, la nuova piattaforma televisiva del Club Amici dell’arte APS di Ferrara, con Alessandra Korfias, coordinatrice ponte culturale Italia/Giappone e responsabile di Arti Services…)

Queste realtà coniugano la parte concettuale ad una parte pratica, nel mondo dell’arte: la mia figura professionale matura e si identifica con quella di curatrice artistica

questi significativi risvolti, sempre in aumento, si affianca la stesura della seconda silloge poetica “Scrivo t,amo” , che tratterà di amore e erotismo, la cui pubblicazione avverrà in tempi brevi.













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