Georg Baselitz entra in dialogo con i Vecchi Maestri

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Georg Baselitz entra in dialogo con i Vecchi Maestri 






di Giuseppina Irene Groccia  |18|Febbraio|2023|






In occasione dell'85° compleanno di Georg Baselitz, musei e istituzioni di tutto il mondo stanno dedicando mostre a vari aspetti dell'opera ad ampio raggio dell'artista.




Invitato dal Kunsthistorisches Museum di Vienna, l'acclamato pittore e scultore tedesco si impegna in una conversazione visiva. Lo stesso Baselitz ha curato questa selezione di opere, concentrandosi esclusivamente sulla pittura di nudo. Sia la mostra che il catalogo ruotano attorno a questo stato umano elementare e al suo ruolo fondamentale nell'arte europea. 




Fin dall'inizio della sua carriera, il lavoro di Baselitz è stato informato da una pronunciata consapevolezza della storia dell'arte, soprattutto è stato ispirato dalla rottura del manierismo con le regole classiche. Approfondimenti sulla storia della pittura nuda, così come sull'attualità della pittura stessa, emergono da questo incontro delle opere di Baselitz con dipinti storici di una bellezza idealizzata del Kunsthistorisches Museum. Le giustapposizioni scelte con cura aprono uno spazio in cui si può riflettere e sperimentare di nuovo l'essenza della pittura.




GEORG BASELITZ (*1938, Deutschbaselitz) è senza dubbio uno dei pittori e scultori più influenti del nostro tempo. Il suo lavoro sfugge alla facile categorizzazione, ma è continuamente tornato alla sua ricerca di un nuovo approccio all'aggiornamento della classica pittura figurativa. In un celebre punto di svolta nel 1969, ha letteralmente capovolto i suoi dipinti e quindi ha invecchiato l'uomo per cambiare le abitudini di visione del pubblico e per affinare le loro percezioni.




Le opere di Baselitz presentate nella mostra tracciano una linea dai primi anni '70 all'immediato presente. Le opere sono state prestate, tra l'altro, dal Museo Stedelijk di Amsterdam; il Museo di Arte Moderna della Louisiana in Danimarca; la Kunsthalle di Kiel; l'Albertina di Vienna; il Museo Städel di Francoforte sul Meno; la Staatsgalerie di Stoccarda, il Museo Frieder Burda di BadenBaden; il Centre Georges Pompidou di Parigi e collezioni private.





Esposizione

Museo Kunsthistorisches di Vienna, Vienna

7 marzo - 25 giugno 2023

























Georg Hans Kern adotta in parte il nome della sua città natale, Deutschbaselitz, quando arriva a Berlino-Ovest. Baselitz nasce nel 1938. Intraprende i suoi studi presso la Scuola Superiore delle Arti (Berlino Est) nel 1956-1957, per proseguirli poi dal 1958 al 1964, a Berlino Ovest presso Hann Trier. Scopre gli scritti di Lautréamont, di Artaud, la pittura espressionista-astratta. Redige un primo manifesto nel 1961, poi un secondo l’anno successivo, in cui esprime una volontà di rottura con l’estetica astratta. 
La sua prima esposizione, nel 1963 (Galleria Werner e Katz, Berlino) suscita scandalo, due delle sue tele infatti vengono giudicate oscene. Nel 1966, in occasione di un’esposizione a Berlino, pubblica un altro manifesto intitolatao “Les Grands Amis” (“I Grandi Amici”). Il suo lavoro si diversifica gradatamente ; Baselitz non solo dipinge, ma disegna, incide e scolpisce. 
Nel 1977, viene nominato professore presso l’Accademia d’Arte di Karlsruhe e più tardi, dal 1983 al 1988, presso la Scuola Superiore di Arti Applicate di Berlino. Baselitz fa parte della generazione di pittori tedeschi che ha fatto propria l’eredità tedesca ferita dal nazismo. Alla ricerca dell’identità nazionale attingendo nel più profondo delle loro radici germaniche, questi artisti hanno creato un linguaggio pittorico nazionale che sarà battezzato “neo-espressionismo”. Baselitz studierà in un contesto fortemente influenzato dell’astrazione americana e da quella della Scuola di Parigi. Indubbiamente legato al suo bisogno di affermazione, i suoi primi dipinti sono provocatori. Il lavoro di Baselitz è caratterizzato da un’evoluzione rapida e frammentata; la sua prima maniera, piuttosto informale, dall’impasto pesante e spesso, viene presto abbandonata. 
E’ verso il 1965 che appaiono i dipinti detti degli “héros” ( gli eroi), uomini posti sempre nell’impossibilità di comunicare con il mondo che li circonda. Nel 1967, i motivi dei quadri sono a brandelli. Nel 1969 Baselitz crea i dipinti dai motivi invertiti ; tutti i soggetti del suo repertorio personale sono rovesciati (personaggi, alberi, case, etc.), l’artista dichiara di aver ritrovato attraverso tale angolazione la libertà di affrontare finalmente i problemi pittorici. Baselitz è uno dei piu’ grandi incisori del XX° secolo ; dal 1963, la sua opera grafica occupa un posto importante nel suo lavoro, acque-forti ed incisioni su legno si moltiplicano. Baselitz realizza anche delle incisioni monumentali su linoleum. 
A partire dal 1976, la sua incisione fa riferimento ai quadri. L’opera tormentata di Baselitz sorprende per la violenza, per la radicalità delle intenzioni, essa rappresenta il mondo come l’artista lo percepisce : “un mondo al contrario, come in effetti è”.













































 




©L’ArteCheMiPiace - Blog Arte e Cultura di Giuseppina Irene Groccia 









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