Banksy il misterioso artista, alla ricerca della sua vera identità


L’ArteCheMiPiace - Divagazioni sull’arte 




Banksy il misterioso artista, alla ricerca della sua vera identità.


di Giusy De Iacovo  |16|Gennaio|2021|



Chi è Banksy? 

E' un grande artista talentuoso, considerato uno dei massimi esponenti della “Street Art” molto famosa e nota come post-graffiti guerrilla art, movimento artistico nato probabilmente attorno al 1970, con la particolarità di tenere nell'anonimato i suoi autori. L'intento della guerrilla art è quello di perseguire spunti di riflessione, riguardo tematiche sociali: consumismo o celebrità. Sull'identità dell'artista inglese, non è dato sapere, preferisce rimanere nell'anonimato, se non captare quelle sporadiche notizie da lui stesso divulgate sui social, nello specifico su Instagram, che riportano solo data e luogo di nascita, Bristol 1974. I suoi murales ormai si collocano tra mura, ponti e strade di tutto il mondo, opere piene di un'estetica diretta e intelligibile, la cui natura è di estrazione satirico sovversiva, criticando la società occidentale utilizzando un umorismo ed un cinismo oscuro. Pur continuando a rimanere sconosciuta la sua identità, da qualche tempo si ipotizza che sia in realtà il musicista e graffitista Robert Del Naja dei “Massive Attack”, collettivo musicale inglese, dal quale nasce il genere Trip Hop. Le sue opere sono considerate dei veri e propri manifesti pubblicitari, fruibili dalla massa, leggibili anche dai bambini. Essendo da sempre contrario al mercato delle opere, non vende le sue creazioni, ma attraverso il suo sito è possibile scaricare gratuitamente le sue realizzazioni. 


La sua vera identità

Pur restando a tutt'oggi segreta la sua identità, molte sono state le ipotesi attribuitegli, fintando quella di essere una donna. Una intervista del 2003 di un giornalista londinese, lo descrive come un ragazzo all'epoca 28enne, dall'aspetto trasandato, con maglietta e jeans, ma dalle idee molto chiare e dal tratto facile. Avrebbe dichiarato allo stesso, di aver iniziato la sua carriera all'età di 14 anni e di aver avuto problemi a scuola, dalla quale espulso e di aver avuto problemi con la società per piccoli reati, arrivando alla detenzione probabilmente per il suo lavoro di artista di strada.


Gli inizi della sua carriera

All'inizi viene ricordato come il ragazzo che, introducendosi illegalmente e in anonimato nei musei londinesi, dopo aver studiato le varie sale museali nelle loro caratteristiche, lascia i suoi quadri scappando via. Le opere appartenenti a questo periodo, sono quadri antichi modificati con stancil e bombolette, strategia che adottava per sensibilizzare il pubblico tramite il web, sul capitalismo e sulla sicurezza, anche se le sue opere venivano subito rimosse dagli addetti dei musei. Una delle prime opere, è “La madonna rinascimentale con ipod”




Il bacio dei poliziotti del 2004 realizzato a Bristol, è una delle opere più conosciute e provocatorie di Banksy. Il graffito rappresenta due poliziotti nell'atto di un bacio passionale, che rimane una beffa nei confronti delle autorità militari, mondo in cui è bandita l'omosessualità e nello stesso tempo è una denuncia a riflettere sul tema contro l'omofobia e la diversità di genere.






A Birmingham in una contea inglese, realizza il senza tetto che diventa Babbo Natale. Con questo meraviglioso graffito, Banksy vuole incoraggiare le persone alla solidarietà, mettendo in luce la difficoltà dei senzatetto nei rigidi inverni londinesi. L'artista infatti ritrae due renne che alzandosi in volo, trascinano la panchina su cui sopra dorme un clochard, suscitando scalpore tra i passanti. 





Balloon girl - La ragazza con il palloncino: il quadro di Banksy che si è autodistrutto dopo l’asta, è l'ultima provocazione di Banksy. L'opera ritrae una bambina con un palloncino rosso, proprio come quella del graffito londinese del 2002, anche se triste, suscita speranza nella scritta posta poco più in la e che recita “there is always hope” (c'è sempre speranza). L'opera, dopo essere stata venduta all'asta per un milione di sterline, tramite un meccanismo introdotto nella cornice ed azionato probabilmente dal geniale artista, ha ridotto in tante strisce la tela del dipinto, suscitando stupore tra il pubblico. Tutto questo nasce, per dar sfogo ed opporsi alla commercializzazione dell'arte.




Le opere di Banksy in Italia

Uno dei tanti graffiti italiani, si trova a Venezia nei pressi della Cà Fosca, realizzato probabilmente da una barca, perchè a filo d'acqua. Ritrae un bambino naufrago con una torcia fluorescente che chiede aiuto, è una presa di posizione da parte dell'artista, sulla questione marginale dei naufraghi, migranti in Italia.




La città di Napoli avrebbe dovuto avere due opere dell'artista di Bristol. Una esiste ancora, protetta da un vetro “La Madonna con la pistola”, murale che ritrae il sacro con il profano, la cristianità e la camorra, in una stupenda reinterpretazione del barocco. L'altra opera volutamente cancellata da un writer, rappresentava la Beata Ludovica Alberoni del Bernini, ritratta nell'atto di consumare un panino. 





Finchè il mistero vivente che accarezza la figura di Banksy, il cui anonimato ha contribuito e contribuirà ancora in gran parte ad incentivare la sua fama di mito, a questa creatura in bilico tra realtà e fantasia, continueremo a porci la domanda, chi si nasconde dietro.







Giuseppina De Iacovo, nata a Santa Caterina Albanese (CS), il 01/01/1963. Dopo un periodo di tredici anni vissuti a Torino, ora risiede a Cerisano (CS). Ha conseguito studi artistici presso il Liceo Artistico Boccioni di Cosenza e successivamente, la Laurea in Lettere Moderne con indirizzo artistico, presso l’Università degli Studi della Calabria. A Torino ha intrapreso percorsi di formazione post laurea e master, indispensabili per affinare competenze specialistiche ed operative nel campo dell’arte. Sempre a Torino, vincitrice di concorso per le belle arti, ha lavorato  presso la G.A.M. (Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea). Coniugata dal 1991. Oggi libero professionista nel settore della grafica pubblicitaria, curatrice d'arte e di eventi. Attualmente collabora per una rivista culturale quadrimestrale Confluenze e scrive per i giornali online itcosenza, italiani.it e arte'sTV. Oltre la passione per lo scrivere, che nutre ed alimenta dall’età di diciassette anni, ama: il canto, la pittura, la musica e la recitazione. Negli ultimi cinque anni ha deciso di partecipare a concorsi di poesia, ricevendo numerosi riconoscimenti.





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