Introspezione e colore - Il viaggio pittorico di Maria Sturiale

 L’ArteCheMiPiace - Interviste







Introspezione e colore


Il viaggio pittorico di Maria Sturiale





di Giuseppina Irene Groccia |15|Aprile|2025|



Maria Sturiale è un’artista figurativa siciliana la cui pittura nasce da un’intensa vocazione interiore e da un profondo legame con la sua terra, intesa non solo come luogo fisico, ma come universo culturale, emotivo e simbolico. La sua formazione, inizialmente autodidatta, si è evoluta nel tempo grazie a un percorso di studio rigoroso che ha incluso esperienze significative in ambito fotografico e pittorico, sotto la guida di maestri di rilievo. L’arte di Sturiale si distingue per la capacità di coniugare accuratezza tecnica e introspezione, radici identitarie e tensione verso la sperimentazione. Le sue opere restituiscono la Sicilia nei suoi colori, nei suoi miti e nelle sue atmosfere, ma si aprono anche a riflessioni universali sul fascino, la fragilità e la ricerca di senso. Come una Fenice, l’artista ha saputo rinascere creativamente in una fase matura della vita, trasformando vissuti e visioni in immagini dense di emozione, autenticità e bellezza consapevole.






"Tu es charmante" Olio su tela & Foglia oro 50x70 cm 




In questa intervista, Maria Sturiale ci accompagna dentro il suo universo artistico, raccontando con sincerità e passione il percorso, le ispirazioni e le sfide che hanno dato forma alla sua pittura.




Puoi raccontarci come hai iniziato il tuo percorso artistico? C'è stato un momento o un evento particolare che ti ha spinto verso l'arte?

Il mio percorso artistico inizia fin dall’infanzia, la formazione è stata autodidatta, finche’ a livello professionale, dopo aver insegnato fuori sede diversi anni, mi sono stabilita nuovamente nella mia terra In Sicilia. Cosi’ nel 2022, mi sono dedicata all’immagine conseguendo il livello avanzato di fotografia dopo aver frequentato con impegno la rinomata scuola “Officinafotografica” di Antonio Licari a Catania.

L’anno successivo, ho arricchito ulteriormente il mio bagaglio artistico partecipando a un corso di formazione pittorica presso lo studio del maestro Emanuele Montanucci ad Acireale.

Inoltre ho avuto il piacere e l’onore di partecipare ad alcuni workshop con il rinomato pittore iperrealista Antonio Castellò Avilleira presso la scuola “Le Muse” a Roma.

Attualmente, proseguo la formazione artistica frequentando la scuola “Art Anthology” del maestro Pietro Alessandro Trovato a Catania, dove continuo ad esplorare campi di ricerca e nuove forme di espressione artistica.

 

Qual è il tema o il messaggio principale che cerchi di comunicare attraverso le tue opere?

Le opere comunicano le mie origini, molte hanno l’impronta della sicilianità, i colori e i temi della mia terra, talvolta mi sposto su altri generi per sperimentare, crescere, comprendere, mischiare. Non mi fossilizzo su uno schema, quello che racconto nei miei quadri deve essere comprensibile e gradevole a chi osserva. Il gusto è sempre personale, le creazioni possono anche non incontrare il favore dello spettatore tuttavia, mantengo costante l’esercizio della rifinitura cercando di creare un prodotto di qualità.

 

Come descriveresti il tuo stile artistico e come si è evoluto nel corso del tempo?

Il mio stile artistico è figurativo. Nel tempo l’arte figurativa che ho proposto si e’ addentrata nell’esplorazione di idee emozioni e commenti culturali, essa ha riflesso una visione artistica personale, promuovendo creatività, abilità e impatto nell’espressione visiva.

 




Nel tuo percorso artistico c'è un momento significativo in cui la passione per la pittura è rinata con grande forza, emergendo “dalle ceneri del passato come una Fenice”. Cosa ha scatenato questa rinascita e come ha influito sulla tua visione dell'arte e della tua stessa carriera?

Sicuramente la mia vita ha subito una svolta al rientro dalla città di Firenze, dove ho vissuto tre anni avendo li’ insegnato. La città di Firenze è impregnata d’arte, ogni fine settimana era dedicato ad una mostra o visite in luoghi rinomati come il Museo degli Uffizi, in cui tornerei ripetutamente per la quantità di opere preziose e la molteplice bellezza che vi si riscontra. Attraverso queste emozioni ho ritrovato la giusta spinta per realizzare nuove opere pittoriche, creare un sito in cui inserirle e fare pubblicità al mio percorso, che si sta sviluppando anche grazie alla partecipazione a mostre ed eventi.

 

Hai detto che la tua passione per l'arte nasce dal desiderio di raccontare la tua terra attraverso la pittura. In che modo la cultura, la storia e i paesaggi di Acireale e delle altre città che hai vissuto hanno influenzato il tuo stile e le tue opere?

Le opere sono inevitabilmente il frutto della terra in cui vivo, lo stile, i colori, i paesaggi, raccontano molto della Sicilia. Ne sono un esempio le Teste di Moro o le pigne siciliane, tanto conosciute nelle ceramiche di Caltagirone. Anche alcuni paesaggi sono dedicati alla Sicilia, come Taormina piuttosto che Catania. Amo tutto ciò che mi circonda, dipingere è un modo alternativo per raccontarlo.




 

La tua formazione artistica è stata una combinazione di esperienza autodidatta e corsi con maestri rinomati. Come hai integrato le conoscenze acquisite durante i corsi di fotografia, pittura e iperrealismo con il tuo approccio personale all'arte, e in che modo queste esperienze continuano a influenzare il tuo lavoro oggi?

Aver fatto una preparazione fotografica è stato fondamentale per una preparazione artistica completa. Un buon dipinto nasce spesso da un’ottima fotografia. Oggi viene molto utilizza l’intelligenza artificiale per ricavare immagini nuove ma l’artista deve fare attenzione alle imperfezioni che si possono generare o alle colorazioni artificiose. L’esperienza fatta accanto al pittore iperrealista Antonio Castellò Avilleira mi ha insegnato a guardare e ricreare i particolari in modo quanto più fedele possibile ma è un esercizio che per quanto mi riguarda proseguo per poi distaccarmene se occorre maturare altri stili.

 


 


Qual è il processo creativo che segui per realizzare le tue opere? Ci sono tecniche o rituali a cui sei particolarmente affezionato?

Il processo creativo è un mix di emozioni, immagini, musica, introspezione. Generalmente traggo degli spunti da un tema emozionale che sento di voler trasmettere, la mia mente mixa immagini, io le vedo con chiarezza nella mia immaginazione, poi cerco di riprodurle su base fotografica, poiche’ è necessario dare concretezza a colori e forme nel reale.

 

 

 

Preferisci lavorare su tela in solitudine o trovi ispirazione anche da contesti collettivi, come workshop o eventi d’arte?

Ho partecipato a diversi workshop collettivi, in particolare ho avuto l’onore di accrescere la mia esperienza in tre workshop con il maestro iperrealista Antonio Castello Avilleira, quando ti incontri con un maestro di quel calibro fai un salto di qualità. Devo molto ad Antonio, come anche al mio attuale maestro Pietro Alessandro Trovato, con il quale sto proseguendo la formazione permanente, creando uno stile ed un carattere personale.

 




 Come vivi il rapporto tra l'arte e il pubblico? In che modo il feedback o le reazioni delle persone influenzano il tuo lavoro?

E’ molto gratificante ricevere like sui social, ma non so cosa pensare quando non ricevo richieste di acquisto del prodotto. Bisogna sensibilizzare la gente a circondarsi di bellezza. Vorrei molto influenzare il pubblico a ricercare il senso del bello. Quindi ritengo che l’arte debba circolare tra la gente comune, non solo tra persone che coltivano interessi di settore.

 

C'è un'opera, tra quelle che hai realizzato, che consideri particolarmente significativa per te? Puoi raccontarci la sua storia?

Una delle opere a cui sono più affezionata è “Tu es charmante”, proprio il quadro che presento alla collettiva d’arte presso la Galleria  ‘IL LEONE’ di Roma.

 E’ un ‘opera che parla alle donne e ad ogni individuo. Essa desidera indicare a ciascuno, che possiede un complesso di caratteristiche interiori emananti una bellezza intangibile definita nella parola “fascino”. Persino donne bellissime come la diva Natialie Portman possono sentirsi insicure di se stesse, la bellezza esteriore non è il passaporto verso la pienezza del sé. Il titolo del quadro è rassicurante, parla ad ognuno dicendo : non temere…..“Tu sei affascinante”.

Oltre alla realizzazione tecnica, nel quadro va esplorato lo sguardo della Portman nel suo dubbio, nella sua delicatezza quasi fragile, contrapposta all’immagine sofisticata e di classe della diva.

 



 

Come vedi il ruolo dell’arte nella società contemporanea? Pensi che il tuo lavoro contribuisca in qualche modo a questo ruolo?

In passato l’arte ha avuto dei fasti con grandissimi artisti che hanno determinato degli stili precisi e delle correnti, un esempio è il grandissimo Andy Warhol. Oggi a mio parere, non c’è una corrente o un autore che spicca in modo forte e determinato. Viviamo nell’era dell’immagine ma rischiamo di farne una overdose con superficialità. Personalmente, faccio ricerca con fatica per raffinare il mio stile, nel grandissimo mare artistico dovuto anche alla condivisione di molteplici immagini nei social. Con le opere da me create spero di portare bellezza e messaggi positivi alle persone che mi circondano.

 

 

Quali sono le maggiori difficoltà che hai affrontato come artista e come le hai superate?

L’attività del dipingere è costosa e richiede tempo, concentrazione e costanza. Per fortuna svolgo un lavoro statale che mi permette di avere una base economica indipendente. Il tempo è invece “tiranno”… vorrei avere giorni interi per dipingere ed invece pianifico nella settimana gli spazi che posso dedicare alla pittura. Se attreverso quest’attività guadagnassi bene, dipingerei a tempo pieno ma… non è così.. Sorrido e vado avanti, perché la pittura mi fa stare bene  e sono rinata “come una Fenice”. Non posso farne a meno dell’arte, è come l’amore, vive e splende dentro di me.

 

 



 

Attualmente sei tra gli artisti selezionati per EVERLAND Art - Percorsi di Ricerca, l’evento organizzato dall’associazione culturale Athenae Artis di Maria Di Stasio, che si terrà dal 26 aprile al 3 maggio presso la Galleria Il LeoneCosa ti ha spinto a partecipare a questa mostra e quali sono le tue aspettative riguardo a questa esperienza? Quali aspetti pensi possano  arricchire il tuo percorso artistico e contribuire alla tua crescita creativa?

Quando ho visto la Locandina di Everland Art ed ho letto il bando, ho compreso subito che si trattava di un evento di grande qualità artistica. Ho approfondito le informazioni ricercando la Galleria d’arte “Il Leone”, di seguito ho conosciuto virtualmente l’associazione culturale Athenae Artis e ho trovato una sinergia di ricchezza culturale e professionalità. Per me è un vero piacere esporre in contesti come questo, certamente saranno presenti artisti interessanti con altrettante opere di impatto visivo. Allo stesso tempo per me è una splendida vetrina che rimbalzando sui social accresce il mio profilo.

 




 

Quali progetti o obiettivi hai per il futuro? Ci sono nuovi ambiti o tematiche che vorresti esplorare?

Desidero proseguire ad arricchirmi con esperienze artistiche gratificanti, trasferendo sempre la gioia all’interno del mio lavoro, lasciando indietro i cattivi sentimenti troppo spesso ridondanti nei media. Custodiamo per noi la bellezza, la bontà, la semplicità, la ricchezza, i buoni sentimenti. Ricordiamoci di essere grati per ciò che abbiamo e della capacità creativa che regala al mondo qualcosa di buono.

 












Contatti













Maria Sturiale nasce ad Acireale nel 1974, immergendosi fin dall'infanzia in un mondo di immagini, pittura e disegno che avrebbero plasmato il suo destino artistico. Laureatasi in Lingue e Letterature Straniere presso l'illustre Università degli Studi di Catania, situata nella storica sede del monastero dei Benedettini, Maria Sturiale ha abbracciato la carriera dell'insegnamento, diventando professoressa d’inglese, pur esercitando attualmente la professione del docente di sostegno. La formazione artistica di Maria é stata inizialmente autodidatta, ella ha sempre coltivato la passione per l'arte, sebbene gli impegni accademici e lavorativi l’abbiano talvolta limitato il suo tempo per dipingere. Dopo aver vissuto due anni ad Udine e tre a Firenze, dove ha arricchito la sua esperienza e affinato la sua sensibilità artistica, la sua passione per la pittura è rinata con una forza inarrestabile, emergendo "dalle ceneri del passato come una Fenice". Nel 2022, Maria Sturiale ha conseguito il livello avanzato di fotografia dopo aver frequentato con impegno la rinomata scuola "Officinafotografica" di Antonio Licari a Catania. L'anno successivo, ha arricchito ulteriormente il suo bagaglio artistico partecipando a un corso di formazione pittorica presso lo studio del maestro Emanuele Montanucci ad Acireale. La sua ricerca di perfezionamento artistico l'ha portata anche a partecipare ad alcuni workshop con il rinomato pittore iperrealista Antonio Castellò Avilleira. Attualmente, Maria continua il suo viaggio artistico frequentando la scuola "Art Anthology" del maestro Pietro Alessandro Trovato a Catania, dove continua a coltivare la sua passione per l'arte e a esplorare nuove forme di espressione artistica. 

 

Le opere pittoriche “Tu es charmente” e “Il Satiro danzante di Mazara del Vallo” sono state apprezzate commentate dal critico d’arte Michele Murgese. Inoltre “Tu es Charmante” ha ricevuto la “Mensione speciale” in occasione della XXII° edizione di Opernart 2025, conferita presso la Biblioraca Angelica di Roma; mentre “Il Satiro danzante di Mazara del Vallo” ha ricevuto la “Menzione d’onore” in occasione del Premio nazionale di pittura “Paolo Vetri”- Enna, III edizione 2024. Il 15 febbraio 2025 l'opera "Teatro Greco di Taormina al tramonto" è stata premiata con con un "Attestato di merito" al "Premio Internazionale Catalani" tenutosi presso la galleria d'arte Spazio Macos di Messina. Recentemente il 23 marzo 2025 L'opera "Tu es charmante" ha ricevuto il primo premio alla mostra "Culture nel mondo" tenutasi alla libreria Feltrinelli di Catania a cura dell'associazione culturale Popcatane di Dora D'andrea.

 

 



























©L’ArteCheMiPiace - Blog Arte e Cultura di Giuseppina Irene Groccia 








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