Ilaria Pisciottani vince il Premio "Le Immagini Rilegate" 2024 con il suo libro d’artista Le immagini note

Ilaria Pisciottani vince il Premio
"Le Immagini Rilegate" 2024
con il suo libro d’artista
Le immagini note
di Giuseppina Irene Groccia |10|Ottobre|2024|
Ormai divenuto un appuntamento di rilievo all'interno del Photofestival, il Premio "Le Immagini Rilegate", giunto alla sua quinta edizione, è promosso da Diorama Projects e dalla Kasa dei Libri di Milano. L’iniziativa celebra e riconosce il miglior libro fotografico dell’anno 2024, confermando l’impegno delle due realtà nel promuovere l’eccellenza nell’editoria fotografica.
Il concorso si articola in due categorie: da una parte, i libri classici pubblicati dalle case editrici, e dall’altra, i libri d’artista e autoprodotti, opere uniche e raffinate apprezzate per il loro carattere artigianale.
Quest’anno il riconoscimento come migliore libro d’artista è stato assegnato a Ilaria Pisciottani, grazie alla sua opera innovativa Le immagini note, che ha conquistato la giuria per l’ottima e ricercata combinazione tra fotografia e musica.
Il lavoro di Ilaria Pisciottani ha conquistato la giuria grazie alla sua capacità di fondere nostalgiche suggestioni musicali con l'intenso potere evocativo delle immagini, trasformando la fotografia in una vera e propria sinfonia visiva.
Le immagini note è un libro d’artista che offre un’esperienza multisensoriale, dove Ilaria Pisciottani ha sapientemente intrecciato due mondi apparentemente paralleli: la fotografia, con i suoi fotogrammi cristallizzati nel tempo, e la musica, evocata dal vinile, simbolo di un’epoca che sfida il trascorrere degli anni. Questo legame intimo e personale è ulteriormente arricchito dal lavoro artigianale dell’artista, che ha curato con attenzione ogni dettaglio nella realizzazione del libro, rendendolo un'opera molto originale e profondamente evocativa.
Il progetto nasce dal desiderio di recuperare l’esperienza tattile del vinile e di combinarla con la fotografia per creare un insieme che fosse non solo visivo, ma anche sonoro, capace di evocare ricordi e sensazioni attraverso il contatto fisico con i materiali. Le fotografie, stampate con tecniche artigianali, sono state assemblate a mano, dialogando con il vinile in un gioco di richiami visivi e sonori che riportano il lettore in un mondo sospeso tra memoria e attualità.
Il contest “Le Immagini Rilegate” si distingue per il suo impegno nel valorizzare il mondo dell’editoria fotografica, con un’attenzione particolare verso quei lavori che, al di fuori delle grandi case editrici, esplorano nuovi territori espressivi. La vittoria di Ilaria Pisciottani nella categoria dedicata ai libri d’artista è un riconoscimento dell’originalità e della qualità del suo lavoro, capace di fondere con successo due forme d’arte, in un progetto di forte impatto emotivo.
Il premio, giunto alla sua quinta edizione, ha ormai consolidato una struttura che garantisce un confronto omogeneo tra le opere in concorso. Da un lato, i libri classici delle case editrici; dall’altro, le opere più sperimentali e intime, come i libri d’artista, spesso stampati in tirature limitate e impreziositi da elementi unici. Questo approccio permette di valorizzare sia la fotografia come linguaggio, sia l’aspetto artigianale e creativo che sta dietro la realizzazione di un libro.
A conferire ulteriore prestigio al premio è la giuria, composta da nomi illustri nel panorama culturale. Andrea Kerbaker, bibliofilo e titolare della Kasa dei Libri, Monica Fumagalli Iliprandi, graphic designer e presidente dell’Associazione Giancarlo Iliprandi, Nino Romeo, fotografo e libraio, e Roberto Mutti, critico e giornalista specializzato in fotografia, hanno saputo riconoscere nel lavoro di Ilaria una sintesi perfetta tra innovazione e tradizione. La loro valutazione, insindacabile, si basa su competenze che spaziano dalla grafica alla fotografia, garantendo un giudizio ricco e multidisciplinare.
La cerimonia di premiazione si terrà il 24 ottobre 2024 presso la Kasa dei Libri di Milano, luogo simbolo per gli amanti dell’editoria e del libro d’artista. Durante l’evento, i visitatori avranno l’opportunità di ammirare da vicino Le immagini note e tutti i libri selezionati, scoprendo il lavoro degli artisti che hanno saputo rendere il libro fotografico un’opera d’arte a tutti gli effetti.
Con Le immagini note, Ilaria Pisciottan ci invita a rallentare, a prendere in mano un libro che non si sfoglia soltanto, ma si ascolta, si tocca, si vive. Un’opera che esalta la sinergia tra passato e presente, tra il visibile e l’invisibile, attraverso un viaggio artistico che incanta i sensi e stimola la riflessione.
In attesa della premiazione, abbiamo avuto l’occasione di porre qualche domanda a Ilaria Pisciottani per scoprire i segreti dietro la sua opera. Una delle curiosità più intriganti riguarda proprio l’uso del vinile, un elemento simbolico che, nelle mani dell’artista, diventa parte integrante della narrazione visiva. La scelta del vinile, ci ha spiegato, non è casuale: rappresenta un omaggio alla fisicità della musica, alla sua capacità di resistere al tempo e di evocare emozioni profonde e forse mai dimenticate.
Innanzitutto, congratulazioni per la vittoria! Ci racconti com’è nata l’idea di unire fotografia e musica in Le immagini note? Qual è stato il punto di partenza del progetto?
Cerco sempre di essere originale quando penso ad un nuovo lavoro fotografico. Spesso sono ispirata dai grandi artisti del passato.
In particolar modo, tempo fa ammirai un'opera molto bella sui social, che mi colpì subito. Per curiosità, decisi di approfondire la vita e i racconti dell'artista che l'aveva creata, ed è lì che ebbi una vera e propria illuminazione. Percepì chiaramente la bellezza che scaturisce quando la musica incontra una forma d'arte e la racconta
Io amo tanto anche la musica, suono il pianoforte da sempre, la musica e l'arte sono straordinariamente vicine, fanno evocare sensazioni e visualizzare immagini che ci trasportano in luoghi immaginari. Io quando ascolto una musica vado su un altro mondo e vedo tante cose che mi fanno compagnia e mi fanno stare bene.
Lessi che questo rapporto tra musica e arte si fece molto stretto nel Novecento, quando alcuni pittori hanno deliberatamente cercato questo dialogo attraverso le loro opere, il più celebre caso è proprio quello di Kandinskij l'artista di cui parlavo all'inizio, egli negli anni dieci e venti ha trasformato i suoi quadri in sinfonie per gli occhi cercando addirittura una corrispondenza diretta tra l'andamento delle masse cromatiche e la sonorità di Beethoven d'altronde Kandinsky era anche un violoncellista ed era per lui naturale riversare la musica in ogni aspetto della pittura dai nomi degli dipinti fino alla composizione e alla percezione dei colori infatti scriveva che il colore è un mezzo per esercitare sull'anima un'influenza diretta.
Diceva che il colore è il tasto l'occhio è il martelletto che lo colpisce e l'anima lo strumento.
La scelta di legare il vinile, un formato così nostalgico e tangibile, ai fotogrammi del tuo lavoro ha un fascino particolare. Qual è il significato simbolico che attribuisci a questi due elementi uniti nel tuo libro?
Ma sai, Io riverso di continuo la musica nelle mie fotografie e viceversa , ascolto tanta musica di ogni genere di continuo, a casa prediligo i vinili perché sono proprio rimasta legata a certe abitudini nonostante le evoluzioni della tecnologia, mi emoziono molto quando la puntina li tocca.
Fuori casa ho spesso le cuffie collegate a Spotify.
Ho dunque deciso di mettere in luce questo mio sperimentare di continuo questo connubio tra musica e fotografia, ero molto curiosa di vedere dove mi avrebbe fatto approdare e in che tipo di realtà o mondo immaginario avrebbe fatto vivere chi sfogliava questo libro fotografico creato proprio con dei vecchi vinili da me ricercati e selezionati con cura per svariati mesi.
In un’epoca in cui il digitale domina, hai scelto di realizzare un lavoro manuale che unisce artigianato e fotografia. Quali sfide hai incontrato nel processo di creazione e come descriveresti l’importanza del contatto fisico con i materiali nella tua arte?
È stato un lavoro molto lungo e delicato, molti ritardi dovuti non solo a dei problemi familiari ma anche a degli imprevisti tecnici visto gli anni dei vinili, la carta era molto sensibile ai trattamenti con lo smalto, si bruciava.
Ma pian piano sono riuscita nel mio intento! .
Il titolo del tuo libro, Le immagini note, suggerisce un legame profondo tra suono e visione. C’è un momento o un brano musicale specifico che ti ha particolarmente ispirata durante la creazione di quest’opera?
Devo confessarti che il titolo del mio libro come altri titoli delle mie opere lo ha dato di getto sfogliando il libro un mio carissimo amico, una persona straordinaria con un grande intelletto, sempre originale e ricercato, io non avrei problemi a citarlo ma lui non vuole, è una persona molto riservata e schiva, sarò lieta di nominarlo se un giorno vorrà lui.
Quali tecniche fotografiche hai utilizzato per realizzare le immagini presenti nel libro e come hai deciso di integrare il vinile all’interno di queste narrazioni visive?
Le fotografie che sono contenute nel libro sono tutte diverse tra loro, pur essendo tutte scattate con macchinetta fotografica digitale sono poi lavorate alcune in bianco e nero, alcune lasciate a colore altre lavorate graficamente come piace a me.
La tua opera sembra voler richiamare un sentimento di nostalgia e memoria. In che modo la musica e la fotografia si sono intrecciate per trasmettere queste emozioni ai lettori/spettatori?
Questo ancora non lo so bene perché essendo una edizione limitata per ora l'ha vista solo la giuria.
Chi è riuscito a vederlo dal vivo prima che lo spedissi è rimasto proprio sorpreso , incantato, abbiamo visto insieme l'album ascoltando le tracce dei vinili, un momento magico!
Durante l'esposizione però altri potranno vedere i due volumi al museo Kasa dei libri, ti dirò se avrò la possibilità di avere dei feed back delle varie persone.
La giuria si espressa con questo giudizio
La giuria, composta da Andrea Kerbaker, Monica Fumagalli Iliprandi, Nino Romeo e Roberto Mutti, ha espresso questo giudizio:
Il volume di Ilaria Pisciottani viene premiato per l’originalità della fattura, che lo avvicina al libro d’artista e unisce un linguaggio originale a un elemento “antico” come il disco. Il volume stesso richiama le copertine dei dischi, dimostrando in ogni pagina il grande valore dato al lavoro manuale.
Hai realizzato tutto manualmente, dall’assemblaggio delle fotografie ai dettagli legati ai vinili. C’è un momento del processo creativo che ti ha coinvolta emotivamente più di altri?
Più volte durante la lavorazione ho pianto, un po' per il nervoso delle difficoltà tecniche nell'uso dei materiali scelti e un po' per le emozioni che provavo nel vederlo fiorire, proprio come lo avevo immaginato. È difficile spiegare spiegare cosa ho provato.
Nel ricercare il giusto abbinamento tra traccia sonora del vinile e fotografia ho come scavato
nel mio profondo e nel mio passato , un lavoro fortemente introspettivo, mi ha portato a ripescare vecchie sfumature di me , una sorta di viaggio nel tempo, ho capito di essere molto cambiata negli anni , ma che volendo potevo tornare in dietro su alcuni aspetti importanti, insomma mi ha fatto bene al cuore , all'anima e alla mente.
Come pensi che il pubblico possa vivere e interpretare un libro d’artista come Le immagini note rispetto a un classico libro fotografico o una mostra tradizionale?
Penso che il pubblico abbia sempre bisogno di sperimentare nuove forme di comunicazione e di arte.
Di sperimentare e aprirsi a nuove emozioni seppure venissero dal passato.
Guardando al futuro, pensi di proseguire su questa strada che mescola musica e fotografia, o hai in mente di esplorare nuovi territori creativi?
Mi viene da ridere ora se mi fai questa domanda perché sono già proiettata altrove, sto sperimentando l'alluminio per realizzare un'opera, una installazione con questo tipo di materiale meraviglioso che ho scoperto per caso.
Chissà che non possa usarla poi per un set fotografico?! Ti dirò…
Infine, cosa significa per te questa vittoria nel contest “Le Immagini Rilegate”? Credi che il riconoscimento possa aprire nuove strade per la tua carriera artistica?
Credimi non partecipo mai per vincere, soprattutto qui già essere esposti come migliore pubblicazione fotografica dell'anno è una grande opportunità, non me lo aspettavo proprio di vincere, poi con il libro d'artista addirittura!
Alla mail di comunicazione ho risposto si getto :"Kazzzooooo!!!
Che Dio vi benedicaaaaaa!!!!
Sono strafeliceeeeee
Vi ringrazio veramente tutti per questo meraviglioso dono che mi ha avete fatto!
Con tanto amore, riconoscenza e stima vi porgo i miei più distinti saluti "
Credo che questa vittoria mi abbia già aperto delle bellissime nuove strade, vi terrò aggiornati.
Grazie per questa meravigliosa intervista
Baci
Ilaria
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