Totems di Gianpia Affaitati
Il progetto "Totems", sviluppato all’interno del
Lab 167 di Agorà di Cult “Totem e Tabù” della FIAF, nasce all'interno di un
percorso di riflessione che parte da Freud e dalla sua opera, ma lo applica ai
giorni nostri, esplorando i concetti di Totem e Tabù in un'era dominata dalla
società delle immagini e delle icone precostituite di bellezza fisica, eleganza
e stile di vita.
L'artista fotografa Gianpia Affaitati esplora come la
cultura contemporanea abbia trasformato i simboli originariamente legati alla Natura
e alla Vita in rappresentazioni artificiali e superficiali, creando un senso di
disconnessione tra l'Uomo e
In questo senso, il progetto "Totems" rappresenta un chiaro invito a riscoprire la vera essenza della Vita e della Natura, superando le superficie artificiale e i tabù che ci separano dalla realtà.
Attraverso le
sue immagini, Gianpia Affaitati ci invita a riconsiderare i modelli di
riferimento e a tornare alle radici della realtà per scoprire la vera essenza
dell'esistenza.
Come nasce il tuo progetto?
Il Lab 167 di Agorà di Cult della FIAF di cui faccio parte,
diretto dai tutors Giacomo Sinibaldi ed Andrea Fornaro, ha esaminato
approfonditamente, con letture e studio di progetti fotografici del passato, il
tema annuale dato dalla FIAF, “Totem e Tabù”, invitando ogni partecipante a
declinarlo nell’espressione a ciascuno più congeniale. Durante gli incontri ho
realizzato che anche io avevo il mio Totem ed ho deciso di farne il
protagonista del mio lavoro
Qual’è il tuo totem? E come si è sviluppato il tuo lavoro?
Il mio Totem è un albero nei pressi di casa mia, che è nato
nella sabbia e che ho visto negli anni diventare grande e regalare ombra e
riparo; mi sono sempre meravigliata di come potesse crescere nella sabbia,
senza cure, senza la terra fertile che caratterizza la mia regione. Lo incontro
in tutte le mie passeggiate in spiaggia ed abbiamo stabilito un forte legame.
Il progetto è nato dalla considerazione che la società
attuale ci indica come modelli vincenti, come Totems, la perfezione fisica, la
bellezza ed eleganza troppo spesso “costruite”, l’ostentazione dei simboli del
benessere... un modello di esistenza finto e fine a se stesso. Salvo poi,
attraverso le vicende che la vita ci propone, accorgersi che questi modelli non
hanno consistenza, si rivelano vuoti. Torniamo così a comprendere che la vera
forza, la vera bellezza, la resilienza, risiedono nella Natura.
Il progetto vuole raccontare questo passaggio, questa presa
di coscienza. Il lavoro è un palindromo perchè può essere letto anche in senso
inverso, ci racconta in questo caso come nella storia dell’Uomo c’è stato il momento
in cui la finta esistenza ha iniziato ad oscurare
Quali sono state le difficoltà incontrate nella
realizzazione?
La prima difficoltà è stata concepire come rappresentare
l’esperienza, il passaggio interiore che porta a prendere coscienza della
falsità degli attuali Totems ed il ritorno alla Natura. La scelta della fusione
di immagine alla fine si è rivelata la migliore. Ho voluto realizzare
“manualmente” il processo di fusione, controllando per ogni immagine ogni
parametro delle due foto che costituiscono il progetto, senza mai affidarmi
agli automatismi del software. La seconda è stata... aspettare la primavera e
che l’albero mettesse di nuovo le foglie... perchè non è così scontato che
l’albero “rinasca” ad ogni primavera... ed anche questa attesa è stata un
insegnamento ed una bella esperienza.
Il lavoro partecipa alla collettiva di fotografia ed
audiovisivi “Totem e Tabù” che si terrà a Pescara, presso il Dopolavoro
Ferroviario, dal 29 giugno al 1 luglio con inaugurazione Sabato 29 giugno alle
18.30
Gianpia Affaitati
Gianpia Affaitati è ricercatrice universitaria e medico in un ambulatorio presso la clinica universitaria di Chieti. La fotografia l' ha attratta fin da piccola e negli anni ha utilizzato polaroid, compatte e reflex a pellicola per approdare infine alla fotografia digitale. Il percorso formativo si è sviluppato inizialmente con corso base di fotografia per proseguire poi da autodidatta attingendo alle risorse che offre la rete sia come fonte di documentazione tecnica sia come possibilità di contatto con altri fotografi e più recentemente con gruppi di discussione fotografica. Dal 2018 è anche socia dell’Aternum Fotoamatori Abruzzesi. Ha partecipato a mostre fotografiche collettive, a libri fotografici collettivi ed a progetti fotografici nazionali.
Il Blog L’ArteCheMiPiace da l’opportunità ad artisti emergenti ed affermati di usufruire di una vetrina in cui proporre il proprio talento, operando per la promozione e la valorizzazione degli stessi.
Ogni progetto promozionale diffuso sulle pagine di L’ArteCheMiPiace, compreso la presentazione di un progetto artistico o letterario, è soggetto a selezione e comprende approfondimento dei materiali forniti con consulenza, ricerca, redazione e diffusione.
Invia la tua candidatura alla seguente email: gigroart23@gmail.com
I testi critici scritti dall’autrice e inseriti nel blog non possono essere utilizzati o riprodotti online o altrove senza una richiesta e un consenso preventivo. La riproduzione di articoli e materiale presente nel blog dovrà essere sempre accompagnata dalla menzione dell’autore e della fonte di provenienza.
Alcuni testi o immagini inseriti in questo blog potrebbero essere tratti da fonti online e quindi considerati di dominio pubblico: qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d'autore, vogliate segnalarlo via email per la rimozione immediata.
L’autrice del blog declina ogni responsabilità per i siti collegati tramite link, considerando che il loro contenuto potrebbe subire variazioni nel tempo.
Commenti
Posta un commento