Jean-Michel Basquiat Retrospettiva “Di Simboli e Segni”

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Jean-Michel Basquiat Retrospettiva Di Simboli e Segni presso Albertina Museum Vienna su L’ArteCheMiPiace a cura di Giuseppina Irene Groccia




Jean-Michel Basquiat
Di Simboli e Segni 




di Giuseppina Irene Groccia  |26|Settembre|2022|




L’Albertina è un museo artistico situato nel centro storico di Vienna. L’edificio in stile barocco unisce fascino imperiale e straordinari capolavori artistici di risonanza internazionale. 

Con le sue collezioni permanenti dedicate ai Grandi Maestri della pittura del Novecento esso rappresenta una meta obbligata per tutti coloro che amano le città d'arte e sono avidi di cultura.


Jean-Michel Basquiat Retrospettiva Di Simboli e Segni presso Albertina Museum Vienna su L’ArteCheMiPiace a cura di Giuseppina Irene Groccia


Per chi passa da Vienna in questo periodo, la retrospettiva  Di Simboli e Segni dell’artista Jean-Michel Basquiat è sicuramente un appuntamento imperdibile che mi sento di consigliare. 

Io ho colto questa occasione non perdendomi questa mostra dedicata ad uno tra i più importanti esponenti del graffitismo e del neo espressionismo, un movimento artistico che riafferma il primato della figura umana nell'arte contemporanea.

In questo articolo proporrò alcuni scatti effettuati in questa occasione.


Jean-Michel Basquiat Retrospettiva Di Simboli e Segni presso Albertina Museum Vienna su L’ArteCheMiPiace a cura di Giuseppina Irene Groccia



La retrospettiva presenta uno degli artisti più straordinari del 20° secolo, per la prima volta in una esposizione museale completa in Austria.

Circa 50 opere tra le principali dell’artista, morto nel 1988, raccolte da rinomate collezioni pubbliche e private in tutto il mondo, si possono vedere fino a gennaio 2023 nella Bastei-Halle, il seminterrato dell'Albertina e vogliono da un lato fornire approfondimenti sullo straordinario linguaggio visivo di Basquiat e, dall'altro, decifrare le sue idee artistiche spesso complesse che attingono da diversi codici culturali.


 

Jean-Michel Basquiat Retrospettiva Di Simboli e Segni presso Albertina Museum Vienna su L’ArteCheMiPiace a cura di Giuseppina Irene Groccia
Jean-Michel Basquiat era radicale nella sua arte. Nel suo stile unico ritroviamo questioni di identità, diaspora, ingiustizia sociale, schiavitù, capitalismo di consumo e razzismo quotidiano che gli hanno permesso di collegare il passato con il suo presente, fino ad arrivare ai nostri tempi.


Jean-Michel Basquiat Retrospettiva Di Simboli e Segni presso Albertina Museum Vienna su L’ArteCheMiPiace a cura di Giuseppina Irene Groccia
Nel suo breve periodo creativo egli mette fine al minimalismo e all'arte concettuale in un colpo solo con poesia concreta e il suo linguaggio pittorico, influenzato da graffiti e disegni. 


Jean-Michel Basquiat Retrospettiva Di Simboli e Segni presso Albertina Museum Vienna su L’ArteCheMiPiace a cura di Giuseppina Irene Groccia
Basquiat registra ciò che incontra per le strade di New York: nomi e segni, personaggi e immagini, spazzando via tutto ciò che nell’arte è meticolosamente organizzato e pianificato. 

Una sua chiara critica all’ordine sociale esistente, la sua arte è arrabbiata, simbolica, altamente complessa e profondamente politica.


Jean-Michel Basquiat Retrospettiva Di Simboli e Segni presso Albertina Museum Vienna su L’ArteCheMiPiace a cura di Giuseppina Irene Groccia
Jean-Michel è stato pittore, acrobata di parole e prodigio della scena artistica di New York della fine degli anni 1970 e 1980. Figlio di un haitiano e di una portoricana, nato a Brooklyn nel 1960, non ha mai frequentato un'accademia d'arte. 

All’età di 17 anni esce di casa e vive in parte per le strade di New York, dove inizia a dipingere con lo spray treni della metropolitana e le facciate delle case insieme al suo amico Al Diaz. Con i loro misteriosi messaggi di graffiti sulla cultura quotidiana americana e la loro abbreviazione SAMO (Same Old Shit), fanno scalpore negli anni 70.


Jean-Michel Basquiat Retrospettiva Di Simboli e Segni presso Albertina Museum Vienna su L’ArteCheMiPiace a cura di Giuseppina Irene Groccia
Anche se autodidatta, i più importanti galleristi del suo tempo, come Bruno Bischofberger, riconoscono il suo potenziale, e nel 1982, tra l'altro, diventa finalmente la prima stella nera dell'art system e in seguito della storia dell'arte. Nello stesso anno, all’età di soli 21 anni, partecipa alla rinomata Documenta 7,  la prestigiosa mostra internazionale di arte contemporanea che si tiene ogni cinque anni a Kassel in Germania, come uno dei più giovani artisti. 

Diventa uno dei più importanti esponenti del graffitismo americano e insieme all’amico e rivale Keith Haring riescono a portare questo movimento dalle strade metropolitane alle gallerie d'arte. 


Jean-Michel Basquiat Retrospettiva Di Simboli e Segni presso Albertina Museum Vienna su L’ArteCheMiPiace a cura di Giuseppina Irene Groccia
In una scena artistica dominata dai bianchi, Basquiat vive il disagio e la pressione di essere una persona di colore. In quel periodo incontra Madonna, con la quale intrattiene una breve relazione sentimentale, Keith Haring ed infine Andy Warhol, suo idolo, con il quale inizia un rapporto speciale, di padre, amico e maestro. Un rapporto che stimola intellettualmente la sua creatività e che colma i suoi vuoti affettivi.

Sarà proprio lui, il re della Pop Art, a lanciarlo nell’Olimpo dei grandissimi


Jean-Michel Basquiat Retrospettiva Di Simboli e Segni presso Albertina Museum Vienna su L’ArteCheMiPiace a cura di Giuseppina Irene Groccia



La sua ascesa alla fama a questo punto è rapida, in quanto celebrato per la sua fusione di simboli multiculturali, il suo pungente commento sociale e il suo stile grafico distintivo. Jean-Michel Basquiat è il primo afro-americano a passare da artista underground a superstar internazionale. 





Le sue opere vengono esposte nei grandi musei americani ed europei. Un segno visibile del suo successo è la copertina del New York Times Magazine: un premio assegnato solo a Jackson Pollock tre decenni prima.


Jean-Michel Basquiat Retrospettiva Di Simboli e Segni presso Albertina Museum Vienna su L’ArteCheMiPiace a cura di Giuseppina Irene Groccia



Ma lo Star System è crudele, i critici bollano la sua collaborazione con Warhol e Basquiat viene additato come sua Mascotte, circostanza che tocca la sua sensibilità minando la sua stabilità emotiva, questo porta irrimediabilmente ad una crisi personale e artistica e alla rottura con il suo mentore. 

Da quel momento inizia il declino, aggravato qualche anno dopo dalla morte improvvisa di Warhol. 

Basquiat non riuscirà più a riprendersi, sommergendo in un vortice autodistruttivo che lo porterà alla morte accidentale di overdose all’età di 27 anni.

Il suo percorso sregolato, un po’ sbandato, pronto a tutti gli eccessi, guidato solo dalla voglia di vivere a velocità sfrenata si unisce perfettamente alla fila di quei geni defunti che hanno cambiato radicalmente la loro posterità.



Jean-Michel Basquiat Retrospettiva Di Simboli e Segni presso Albertina Museum Vienna su L’ArteCheMiPiace a cura di Giuseppina Irene Groccia
Le sue quotazioni, pur essendosi sempre mantenute alte, negli ultimi dieci anni sono salite vertiginosamente, esaudendo il desiderio di un artista che più di ogni altra cosa sognava di essere un mito.


Jean-Michel Basquiat Retrospettiva Di Simboli e Segni presso Albertina Museum Vienna su L’ArteCheMiPiace a cura di Giuseppina Irene Groccia
Nel 2017 è stato battuto all'asta da Sotheby's a New York per la cifra record di 110,5 milioni di dollari, il dipinto del teschio del 1982 che all'epoca fu venduto, per 19mila dollari, dall'allora ventiduenne artista statunitense.


Jean-Michel Basquiat Retrospettiva Di Simboli e Segni presso Albertina Museum Vienna su L’ArteCheMiPiace a cura di Giuseppina Irene Groccia


Dopo 6 anni un altro quadro di Basquiat torna all’asta in cerca di un nuovo record, l’opera venduta da Christie’s al magnate e collezionista giapponese Yusaku Maezawa è stata affidata nel 2022 alla casa d’aste Philips con una stima intorno ai 70 milioni di dollari.


Jean-Michel Basquiat Retrospettiva Di Simboli e Segni presso Albertina Museum Vienna su L’ArteCheMiPiace a cura di Giuseppina Irene Groccia







Sembra che ogni arte abbia i suoi momenti: asimmetrie, oppressione e questioni di identità, che giocano in tutti i settori della nostra vita, sono state spietatamente rivelate da Jean-Michel Basquiat. Come nessun altro, seziona, per così dire al chirurgo, la superficie ingannevole di una società di consumo dannosa, rivelando il suo vero nucleo invisibile. Anche l'arte, l'attività culturale, può aver trascurato molte cose negli ultimi decenni e non essere sempre stata ricettiva ai messaggi, come quelli di Basquiat: Ora, ALBERTINA mostra per la prima volta in Austria l'opera di questo grande che ha senza dubbio rivoluzionato la storia dell'arte", dice il direttore generale dell’’ ALBERTINA- Klaus-Albrecht Schröder.




Jean-Michel Basquiat Retrospettiva Di Simboli e Segni presso Albertina Museum Vienna su L’ArteCheMiPiace a cura di Giuseppina Irene Groccia






Jean-Michel Basquiat Retrospettiva Di Simboli e Segni presso Albertina Museum Vienna su L’ArteCheMiPiace a cura di Giuseppina Irene Groccia



Guarda il video dell’esposizione 















©L’ArteCheMiPiace - Blog Arte e Cultura di Giuseppina Irene Groccia 









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