ESSERE SPECCHIO di Giusi Grilletta

  


L’ArteCheMiPiace - Divagazioni sull’arte 


Foto ©Lauren Withrow
Foto ©Lauren Withrow 


Essere specchio


di Giusi Grilletta  |12|Febbraio|2021|



Non è semplice essere uno specchio.

Passi l'esistenza a riflettere l'immagine degli altri, senza mai conoscere davvero la tua. Sei condannato a ricevere molti sguardi, ma raramente ad essere visto. Perché la gente che si ferma dinanzi a te e si specchia, in realtà non sta cercando te, ma se stessa.

Una sola volta ho visto la mia immagine. Era un po' distorta e non so fino a che punto sia essa fedele alla realtà. Mi trovavo in un negozio dell'usato. Quanto tempo io vi abbia trascorso in quel luogo, non saprei proprio dirlo. Il tempo poco importa a noi specchi, o perlomeno poco importa a me. Non oserei mai parlare per tutti i miei simili. A stento conosco me, come potrei parlare per loro?

Ma torniamo al negozio di antiquariato. Era un posto con poca luce, ma molti oggetti. Uno strato sottile di polvere mi avvolgeva come una setosa coperta.

Un giorno venne riposto un grosso pentolone di rame dall'altra parte della sala, ma proprio dinanzi a me. Fu allora che scoprii la mia cornice in legno. Gli intarsi barocchi di un oro sbeccato. Le macchie più scure e opache lungo la mia superficie liscia. Forse per questo ero finito in quel posto. Con tutte quelle imperfezioni, non adempivo più al mio compito. Ma a Mena non importava.

Vi state chiedendo chi sia Mena? È una creatura meravigliosa. Mi scelse per i miei difetti. Disse che proprio loro mi rendevano speciale. Mi sentii importante per la prima volta in vita mia. Nessuno si era mai avvicinato a me con la stessa intensità con cui si avvicinò Mena.

Mi portò a casa sua. Disse a tutti che ero il suo capriccio. Capii cosa intendeva quando vidi la sua dimora. Nulla era nel mio stesso stile. Tutto era semplice, ma originale al tempo stesso, proprio come lei.

Mena diede un senso ai miei giorni. Quando si specchiava non cercava la sua immagine, ma la sua stessa anima. Iniziava a parlare con me, o meglio con se stessa, come se io potessi risponderle, o come se la sua vera essenza potesse risponderle tramite me.

Improvvisamente divenni protagonista e non più spettatore. Dai margini del mondo finii al suo centro. Lei intavolava dei veri e propri discorsi, e io ascoltavo e riflettevo, riflettevo e ascoltavo, senza stancarmi mai.

Mena cambiava aspetto davanti a me. Da corvini i suoi capelli divennero pian piano di un dolce argento. La sua pelle da liscia e rosea divenne piena di rughe e macchie, tanto simili alle mie. Ma quello che non mutò mai era la sua voglia di chiacchierare. Mi regalò i suoi pensieri, mi confidò i suoi sogni, mi svelò le sue paure.

Le sarò eternamente grato per tutto questo. Mi ha fatto sentire speciale e ora lo sono diventato davvero: ho deciso di conservare per sempre l'ultimo riflesso di Mena su di me. E se la gente fugge perché trova inquietante la mia immagine, io ne sono felice, perché in quella immagine conservo una parte di lei.


Attraverso la narrazione audio del racconto possiamo disporre di una piacevole versione “da ascolto”


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Giusi Grilletta

Da sempre impegnata in attività per il prossimo, è curiosa, gentile e sensibile. Laureata in Scienze Umanistiche per la Comunicazione, consegue la magistrale in Teoria e Metodi per la Comunicazione presso l’Università degli Studi di Milano. Continua oggi i suoi studi in Pedagogia per ampliare le sue conoscenze. Ha lavorato presso agenzie di comunicazione (Lenin Montesanto Comunicazione e Lobbing) e editori calabresi (Falco Editore). Si è occupata di elaborare comunicati stampa, gestire pagine social, raccogliere e selezionare articoli per rassegne, correggere bozze e valutare testi inediti. Collabora come specialista SEO e comunicazione presso sviluppatori di siti internet. Appassionata di scrittura, partecipa a corsi creativi presso il Giffoni Film Festival e coltiva la sua passione scrivendo ancora oggi racconti (editi Ilfilorosso) che trasforma in audio-racconti pubblicati sul suo canale YouTube. Ama la letteratura, l’arte, il teatro e la cucina







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