Tommaso Garofalo Il Colore come Linguaggio dell'Anima
L’ArteCheMiPiace - Interviste
Tommaso Garofalo
Il Colore come Linguaggio dell'Anima
di Giuseppina Irene Groccia |13|Marzo|2025|
L’arte di Tommaso Garofalo nasce da un impulso viscerale, un'illuminazione folgorante avvenuta negli anni '80 tra le pagine di "L’arte Moderna" di Giulio Carlo Argan. Da allora, il suo percorso artistico si è sviluppato come una continua esplorazione interiore, caratterizzata da una pittura astratta e informale in cui il colore diventa il protagonista assoluto.
Lontano da schemi precostituiti, Garofalo dipinge con gestualità libera e istintiva, creando opere che non rappresentano il mondo esterno in modo figurativo, ma lo trasformano in emozioni pure. Attraverso cromie audaci e accostamenti inaspettati, i suoi dipinti evocano sensazioni immediate, trasmettendo un dialogo profondo con lo spettatore. L’uso dei colori vivaci suggerisce energia e ottimismo, mentre le tonalità più tenui si fanno portavoce di introspezione e malinconia.
La sua recente decisione di dedicarsi interamente all’arte dopo una lunga carriera nel settore commerciale segna un punto di svolta, un momento in cui l’esperienza accumulata attraverso viaggi e incontri si sedimenta sulla tela, trasformandosi in un racconto visivo universale. L’opera Panta Rei, scelta per l’evento EVERLAND Art – Percorsi di Ricerca, sintetizza questa poetica, ponendo lo sguardo sulla mutevolezza della realtà e sulla coesistenza di caos e speranza.
C'è un'energia silenziosa , un linguaggio che non si affida alle parole ma si nutre di colore e movimento. Le sue opere non cercano di rappresentare il mondo, ma di decifrarlo attraverso pulsazioni cromatiche e segni istintivi, come frammenti di un discorso interiore in continua evoluzione. Ogni pennellata è un'emozione catturata nell'istante, un dialogo aperto tra caos e armonia, tra il vissuto e l'immaginato. La sua pittura è un invito a perdersi nei mutamenti della forma e della luce, in quel flusso incessante dove il tempo, le esperienze e le sensazioni si trasformano senza sosta.
Puoi raccontarci come
hai iniziato ii tuo percorso
artistico? C'e
stato un momento o un evento particolare che ti ha spinto verso l'arte?
Negli anni 80, nella zona di San Biagio
dei librai a Napoli, mi colpi un libro usato di Giulio Carlo Argan "L'arte Moderna" e lo acquistai. Sfogliandolo mi colpirono
tantissime opere soprattutto quelle
di Picasso che esprimevano una tale intensità emotiva, una tale
forza espressiva da folgorarmi. In
quel momento ho sentito un'irresistibile spinta interiore, un desiderio di iniziare a
dipingere.
Quell'esperienza e stata una vera e propria
rivelazione. Ho capito che l'arte non era
solo qualcosa da ammirare, ma anche
un mezzo per comunicare, per esplorare le proprie
emozioni e per dare forma
al proprio mondo interiore.
Quale ii tema o ii messaggio
principale che cerchi
di comunicare attraverso le tue opere?
I miei dipinti hanno tematiche che spaziano dalla natura al sociale che rispecchiano
lo stato d'animo del momento e che mira a esprimere le emozioni, le angosce e le speranze.
Come descriveresti il tuo stile artistico e come si è evoluto nel corso del tempo?
II
mio stile si caratterizza
per la spontaneità e l'imprvvisazione con gestualità libera e istintiva senza schemi o regole tradizionali. Non rappresento la realtà in modo figurativo, ma attraverso forme e colori
non sempre convenzionali. l miei dipinti hanno sempre avuto queste caratteristiche.
II colore sembra
essere ii vero
protagonista delle tue opere. Qual e ii tuo rapporto con la scelta cromatica e come i colori diventano veicolo delle
tue emozioni e delle tue visioni astratte?
I colori hanno la capacita di evocare emozioni immediate e istintive per comunicare sentimenti complessi
in modo diretto e potente. Ad esempio, colori
vivaci e saturi
possono esprimere gioia, energia
e passione, mentre
tonalità piu
tenui e sfumate possono
evocare calma, malinconia o introspezione. Allo stesso
tempo oso con
accostamenti audaci e
inaspettati per creare effetti dirompenti. ln sintesi, i colori sono ii cuore pulsante dell'arte e ii rapporto con essi, è un dialogo continuo e appassionato. Attraverso la scelta cromatica, dò vita a emozioni e visioni astratte che invitano lo spettatore a immergersi in un mondo interiore ricco di significati e suggestioni.
Dopo una lunga carriera nel mondo commerciale, hai deciso
di dedicarti completamente alla pittura.
C'e stato un momento preciso
in cui hai capito
che l'arte doveva
diventare il tuo
focus principale? Quanto la tua
esperienza professionale precedente ha influenzato il tuo approccio creativo?
II momento in cui ho deciso di dedicarmi all'arte non piu saltuariamente ma con assiduità è coinciso con la data del pensionamento, il 1°aprile del 2024. Finalmente da quella data in poi non dovevo più sottrarre tempo alla famiglia per dedicarmi a questa passione! Il lavoro che ho svolto per circa 40 anni nell'ambito commerciale mi ha portato a conoscere decine di luoghi e persone e certamente questa esperienza è stata una fonte immensa di ispirazione!
Ami esplorare
ii mondo
dell'astratto e
dell'informale, cercando
un linguaggio non
verbale per esprimere emozioni
e stati d'animo. C'è un sentimento o un tema ricorrente che senti di voler comunicare
attraverso la tua pittura?
L'arte astratta e informale non si limita a rappresentare ii mondo esterno, ma si addentra nel territorio delle emozioni e delle sensazioni, offrendo un'esperienza estetica coinvolgente e personale. Ogni opera è un'esplorazione unica dell'animo umano, un invito a connettersi con i propri sentimenti più profondi. L'arte astratta e informale, con la sua liberazione dalla rappresentazione oggettiva, diventa un potente veicolo per l'espressione di una vasta gamma di sentimenti.
Quale è il processo creativo che segui per realizzare le tue opere? Ci sono tecniche o rituali a cui sei particolarmente affezionato?
Libertà e spontaneità: L'assenza di forme riconoscibili mi permette di esprimere emozioni in modo diretto e immediato, senza filtri. Uso spessissimo colori vivaci e forme dinamiche per esprimere energia e ottimismo.
Preferisci lavorare su tela in solitudine o trovi ispirazione anche da contesti collettivi, come workshop o eventi d'arte?
La pittura, specialmente quella astratta e informale, è spesso un'attivita introspettiva, ed è una forma di espressione molto personale. Dipingere da solo permette di immergersi completamente nel proprio mondo interiore, senza distrazioni esterne, consentendoti un'indipendenza artistica e spirituale.
Come vivi ii rapporto
tra l'arte e ii pubblico?
In che modo ii feedback
o le reazioni delle persone influenzano ii tuo lavoro?
II rapporto tra il pubblico e l'arte è un dialogo dinamico e complesso che può influenzare profondamente il lavoro di un artista. II pubblico può essere una fonte inesauribile di ispirazione. Le reazioni, le emozioni e le interpretazioni del pubblico possono stimolare l'artista a esplorare nuove idee e prospettive.
Come vedi ii ruolo dell'arte nella società contemporanea? Pensi
che il tuo lavoro contribuisca in qualche
modo a questo
ruolo?
L'arte nella società contemporanea
svolge un ruolo poliedrico e fondamentale, agendo come specchio
della società. L'arte offre
uno spazio di libertà in
cui gli artisti
possono esprimere le
proprie idee,
emozioni e visioni
senza censure o restrizioni.
Gli artisti
possono utilizzare ii loro
lavoro per
sensibilizzare ii pubblico su questioni
importanti, promuovere la giustizia sociale e difendere i diritti umani e farsi
promotori di identità e diversità, promuovendo l'inclusione, dando voce a comunità emarginate e rappresentando una vasta gamma di esperienze umane.
In definitiva, ii mio ruolo, anzi
direi la mia ambizione, è quella di essere
uno strumento al servizio dell'arte e della cultura, per contribuire a diffondere la conoscenza, la creatività e l'apprezzamento per l'arte nella società contemporanea.
Attualmente sei tra gli artisti selezionati per EVERLAND Art - Percorsi di Ricerca, l’evento organizzato dall’associazione culturale Athenae Artis di Maria Di Stasio, che si terrà dal 26 aprile al 3 maggio presso la Galleria Il Leone. Cosa ti ha spinto a partecipare a questa mostra e quali sono le tue aspettative riguardo a questa esperienza? Quali aspetti pensi possano arricchire il tuo percorso artistico e contribuire alla tua crescita creativa?
La partecipazione di un artista a una mostra collettiva è spesso motivata da una combinazione di fattori, sia pratici che artistici.
La viisibilità e la promozione del proprio lavoro, in una location prestigiosa come la Galleria d'Arte "Il Leone", offre l'opportunità di "arrivare" ad un pubblico più ampio ed
esperto ed è un'occasione per incontrare altri artisti, curatori,
critici e galleristi, creando preziose connessioni professionali, stimolando la
crescita e l'evoluzione artistica.
In che
modo hai deciso di presentare la tua arte all'interno
di questo percorso espositivo
e quali opere hai scelto di esporre? Ci puoi raccontare ii processo creativo
che ti ha guidato nella loro realizzazione e se c'e un significato
o un messaggio particolare che volevi trasmettere attraverso di esse?
L'opera che ho deciso di esporre ha per titolo "Panta Rei" realizzata ad ottobre 2024 in piena guerra in Ucraina e Gaza.
II significato letterale di "Panta Rei" (Tutto scorre) sottolinea la natura mutevole e dinamica della realtà. II quadro evoca l'idea del tempo che scorre inesorabile, trasformando ogni
cosa. Le diverse tonalità e i segni sulla tela possono rappresentare le varie fasi della vita, le esperienze che si susseguono e si intrecciano. lmplica che nulla è permanente, tutto è in continuo divenire, dove caos e ordine coesistono e coesiste anche l'indifferenza delle persone che nulla fanno per mutare le cose, anche quelle più negative e malvage. l colori vivaci usati evocano ottimismo e speranza, almeno questo è ii mio auspicio!
Tommaso Garofalo nasce a Napoli il 1° giugno 1962. Cresce immerso nell’energia vibrante della sua città natale, sviluppando sin dall’infanzia una profonda passione per l’arte e il viaggio. Dopo aver completato gli studi tecnico-industriali, intraprende una lunga carriera nel settore commerciale presso la multinazionale Michelin, dove lavora per 36 anni.
Parallelamente, nel tempo libero, coltiva la pittura da autodidatta, trovando in essa un rifugio espressivo e un mezzo per tradurre emozioni e riflessioni sul mondo. Nel 2022 si trasferisce a Roma con la sua famiglia e, con il sopraggiungere della pensione nel 2024, decide di dedicarsi completamente all’arte. Abbraccia così il linguaggio dell’astrazione e della concettualità, immergendosi pienamente nella scena artistica contemporanea.
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