L’arte di Patrizia Nigro è un sussurro della natura, un viaggio tra materia, sogno e rinascita

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L’arte di Patrizia Nigro è un sussurro della natura, un viaggio tra materia, sogno e rinascita





di Giuseppina Irene Groccia |25|Marzo|2025|


Patrizia Nigro è un'artista che intesse un dialogo intimo con la natura, l'umanità e il mondo spirituale, dove ogni opera diventa un racconto silenzioso delle sue esperienze e riflessioni. La sua arte, che spazia dalla scultura in legno di recupero alla pittura, è una risposta rispettosa e poetica ai temi della fragilità e della bellezza del nostro ambiente. La scelta di lavorare con il legno trovato, un materiale già modellato dalla natura, rispecchia la sua visione di un mondo che offre costantemente spunti di rinascita, ma che necessita di essere ascoltato e protetto.

Le sculture di questa artista sono molto più di semplici oggetti; essi sono frammenti di storie di vita, modellate dal tempo e dalla forza degli elementi. La sua tecnica, che unisce il figurativo e il fantastico, è un invito a fermarsi e a guardare il mondo con occhi nuovi, più attenti e consapevoli. Il legno, nelle sue mani, diventa simbolo di resilienza, e ogni sua opera, dai vortici che richiamano alla protezione della terra agli omaggi alla bellezza della quotidianità, è un messaggio di speranza. L'artista, infatti, non cerca solo di far riflettere, ma di suggerire la possibilità di un cambiamento positivo, con il potere che ogni piccolo gesto umano può avere sul futuro del nostro mondo.

Attraverso la sua partecipazione a mostre e il continuo impegno nella ricerca, l'artista riesce a comunicare con l’osservatore, cercando allo stesso tempo di crescere, di esplorare nuovi orizzonti creativi. Il suo percorso è una testimonianza del valore dell’arte come linguaggio universale, capace di unire e di risvegliare sensibilità condivise. 






Lacrime di rugiada  80x100 acrilio su tela


Nel dialogo che segue, Patrizia Nigro racconta con profondità e sensibilità il suo percorso artistico, le ispirazioni che guidano la sua creatività e il messaggio che desidera trasmettere attraverso le sue opere





Puoi raccontarci come hai iniziato il tuo percorso artistico? C’è stato un momento o un evento particolare che ti ha spinto verso l’arte?

L’amore per l’arte lo nutro sin da piccola, è sempre stato il linguaggio a me più congeniale per comunicare con gli altri. All’inizio ho espresso questa passione con i disegni, poi con le matite colorate e, dopo diverse esperienze, attualmente anche con i colori ad olio e quelli acrilici. Successivamente, mi sono appassionata alla scultura del legno di recupero, un materiale caldo, che possiede già una sua storia e che non inquina.

Mi sono diplomata al Liceo Artistico di Eboli e, nel corso degli anni, ho frequentato corsi privati di pittura ad olio, acrilico, seta e scultura.

L’amore e il rispetto verso la natura, gli animali e l’essere umano, con le sue fragilità, sono diventati i temi della mia arte.



Qual è il tema o il messaggio principale che cerchi di comunicare attraverso le tue opere?

Essendo amante della natura, cerco di interpretare quello che essa mi offre, come ad esempio i piccoli legni che raccolgo sulla riva del mare o dei fiumi, e comunico la loro bellezza. Si tratta per me di “objet trouvè”, ovvero oggetti che hanno in sé una loro storia e un enorme  fascino.

Con essi realizzo sculture, con le quali cerco di trasmettere quanto riescono a emozionare e farci riflettere sull’importanza di valorizzare e proteggere il nostro ambiente naturale.



Come descriveresti il tuo stile artistico e come si è evoluto nel corso del tempo?

Io ho usato la mia arte per comunicare, elemento fondamentale per me. Ho studiato scuola classica e, dopo aver sperimentato diversi stili e tecniche, sono arrivata ad avere un mio stile personale, che potrei definire figurativo, fantastico e in parte surreale; tuttavia, la ricerca e lo studio continuano sempre.


Il soffio della foresta - scultura in legno riciclato dalla montagna e mare 45x20x60

 




Nei tuoi sogni trovi risposte come sussurri del vento. C’è stato un sogno in particolare che ha influenzato profondamente una tua opera? Se si, come si è trasformato poi in arte?

Si, questo avviene spesso, a volte non proprio durante il sonno, ma durante un riposo a occhi chiusi.

Uno tra i più recenti è avvenuto in un momento doloroso della mia vita. Sono scivolata sul ghiaccio e ho rotto il polso destro e io sono destrorsa.

Stavo riposando sul divano ed è lì che questa immagine mi è apparsa.

Quando mi sono destata, l’immagine era lì precisa, ma non sapevo come disegnarla sul taccuino; con fatica ci sono riuscita, anche se era così confuso da poterlo riconoscere.

Si è trasformato in un’opera d’arte quando, dopo un paio di mesi, mi è arrivata una richiesta per partecipare a una collettiva, che aveva un tema libero.

Nel frattempo, era scoppiata la guerra in Ucraina e, stando in convalescenza, vedevo tutti i giorni scene orrende con donne che fuggivano dalla guerra. Così è nato “Lacrime di rugiada”, un telo di un metro e novanta per uno e quaranta, acrilico su tela. Per me era un urlo di aiuto, un invito a riflettere su cosa era più importante, le cose o le persone, ma anche un suggerimento di speranza e una risposta, data dalla figura della donna, che ritengo rigeneratrice in tutti i sensi.


Soffio - 90x70 olio e acrilico su tela



Lavori con il legno di recupero, dando nuova vita a materiali già modellati dal tempo e dalla natura. C’è stato un pezzo di legno che ti ha particolarmente colpita per la sua storia o la sua forma, ispirandoti a creare qualcosa di speciale.

Da molti anni recupero pezzi di legni che ritengo interessanti e belli, in passato realizzavo oggetti decorativi per il giardino e per la casa; dopo ho trovato alcuni legni, nei quali intravedevo già una donna che voleva essere ripulita e portata al suo splendore. Ad esempio, Lidia, la dama dal cappellino rosso, Virginia ecc. Un pezzo di legno che mi ha colpito particolarmente, di recente, è stato un vortice che avevo visto in un sogno, nel quale c’erano tanti vortici che risucchiavano al loro interno tutto quello che trovavano sul loro cammino.

Quest’ estate, andando in spiaggia, ho notato un pezzo di legno di un certo volume, che assomigliava ad un vortice.

Prelevato, ripulito, pitturato e assemblato è diventato un vortice molto voluminoso, dove ho posto al centro animali in via di estinzione, sempre in legno di recupero e scolpiti da me.

Un vortice che vuole porre l’attenzione sulla fragilità della nostra terra e tutto ciò che ne fa parte. Le mie opere, però, suggeriscono sempre un filo di speranza; infatti, ho posto al centro un bambino dipinto d’oro, con un drappo che andava al centro del vortice come fosse un cordone ombelicale, suggerendo la rinascita.

L’uomo ha sempre la possibilità di apportare un contributo positivo su tutto.



La tua arte è un invito a riscoprire la bellezza del mondo con occhi attenti e consapevoli. Qual è il messaggio più importante che speri di trasmettere a chi osserva le tue opere?

Quello che mi piacerebbe trasmettere è l’amore per una vita più sana e rispettosa del mondo e di tutto ciò che contiene.



Quadro “Ariel” olio su tela 80 x60                             Scultura  legno riciclato 45x18x35                                                               


Qual è il processo creativo che segui per realizzare le tue opere? Ci sono tecniche o rituali a cui sei particolarmente affezionata?

La mia formazione classica e figurativa mi guida nella realizzazione dei miei quadri, ma quello che per me è fondamentale sono i piccoli pezzi di legno che trovo per “caso” in giro; dopodiché continuo a operare in una forma bidimensionale con il quadro, dove applico le tecniche, olio, acrilico e china ecc., ma cercando sempre modi sperimentali e contemporanei.



Preferisci lavorare su tela in solitudine o trovi ispirazione anche da contesti collettivi, come workshop o eventi d’arte?

Di solito, lavoro da sola nel mio studio o in giardino, sia scolpendo il legno che dipingendo. Dal mio punto di vista, non sono importante io come artista, ma la mia opera, anche se, essendo un insegnante, comprendo l’esigenza dello spettatore di conoscere il mio modo di creare. Infatti, quando mi è stata assegnato il compito di dipingere un murales con i ragazzi/e, ho lavorato davanti a tutti ed è stato piacevole.


Scultura in legno riciclato dal mare “Giulia” 20x10x49



Come vivi il rapporto tra arte e pubblico? In che modo il feedback o le reazioni delle persone influenzano il tuo lavoro?

Sono convinta che un’opera d’arte si completi con lo sguardo di chi l’osserva.

Quindi, ha molta importanza il parere dello spettatore, ma, personalmente, non mi lascio condizionare da pareri poco concreti; colgo stimoli costruttivi come conferme o spunti per migliorarmi. Nell’ultima mostra personale, ho avuto modo di osservare come le persone fossero incuriosite dai personaggi creati con le sculture in legno riciclati e dai colori dei quadri; ciò che più destava il loro interesse era capire la relazione scultura-quadro e, alla fine, entravano anche loro in relazione con l’opera che ammiravano, creando una sinergia quasi magica.


Scultura in legno riciclato dalla montagna e il mare “Cappellino rosso” 8x9x34


C’è un’opera, tra quelle che hai realizzato, che consideri particolarmente significativa per te? Puoi raccontarci la sua storia?

Da premettere che tante opere da me realizzate hanno sempre un significato importante per me. Ma se devo raccontarne una, quella è la scultura “La bellezza che caratterizza ogni istante”, una donna che va a spasso con il cagnolino. Si tratta di legni riciclati dal mare e dalle campagne, che apparentemente sembravano poco affascinanti e belli, ma che invece assemblati hanno dato vita a me stessa. Io, infatti, ho sempre avuto dei cani sin dalla nascita, amici di sempre, che rendono bella la quotidianità e la vita.


La bellezza che caratterizza ogni istante” scultura in legno riciclato  7x45x12



Come vedi il ruolo dell’arte nella società contemporanea? Pensi che il tuo lavoro contribuisca in qualche modo a questo ruolo?

L’arte unisce i cuori e gli animi di tutti, ha un linguaggio universale; è per questo che mi lascio emozionare da qualsiasi forma di vera arte.

La mia arte nasce dalle emozioni e suggerisce riflessioni su temi attuali; mi auguro che possa avere un piccolo ruolo nella società attuale.


Quadro “Annalisa” 60x80  olio su terla      Scultura in legno riciclato dal mare 14x14x50

 




Quali sono le maggiori difficoltà che hai affrontato come artista e come le hai affrontato e come le hai superate?

Nel mondo dell’arte esistono tanti bravissimi artisti e tanti stili; è difficile entrarci e fare in modo che si venga presi in considerazione.

Il mercato dell’arte è sempre imprevedibile, io punto sulle persone che conosco e di cui mi fido e cerco canali che non mi illudano, ma che aiutino a sponsorizzare le mie opere.



Vortice - olio, acrilico e china 108x64



Attualmente sei tra gli artisti selezionati per EVERLAND Art - Percorsi di Ricerca, l’evento organizzato dall’associazione culturale Athenae Artis di Maria Di Stasio, che si terrà dal 26 aprile al 3 maggio presso la Galleria Il LeoneCosa ti ha spinto a partecipare a questa mostra e quali sono le tue aspettative riguardo a questa esperienza? Quali aspetti pensi possano  arricchire il tuo percorso artistico e contribuire alla tua crescita creativa?


La spinta viene dalla voglia di farsi conoscere come artista e scelgo sulla base delle mie conoscenze. Ho conosciuto, infatti, Maria Di Stasio in una recente mostra a Salerno: una persona splendida, empatica, umile e molto professionale con la quale si è creato subito un bel rapporto. Poi la dott.sa Bognolo, che era il critico della mostra, una persona sensibile e con una grande professionalità; mi ha emozionata la critica alle mie sculture, perché ha colto esattamente il senso di quello che volevo trasmettere. Da questa mostra mi aspetto visibilità nella città di Roma, un luogo che celebra l’arte da sempre. Ogni mostra è un arricchirsi di esperienze e relazioni, conoscenza di nuovi artisti, la cui arte mi spinge a confrontarmi e migliorarmi.



In che modo hai deciso di presentare la tua arte all’interno di questo percorso espositivo e quali opere ha scelto di esporre? Ci puoi raccontare il processo creativo che ti ha guidato nella loro realizzazione e se c’è un significato o un messaggio particolare che volevi trasmettere attraverso di esse?

Ho scelto due opere, un dipinto ad olio 60x80 e una scultura in legno riciclata dalla montagna 8x9x32, perché una completa l’altra e insieme vogliono suggerirci una riflessione sul rapporto che l’uomo ha con la natura e gli animali, un rapporto che deve basarsi sul rispetto dell’ambiente e l’amore verso ogni essere vivente.

La scultura è stata la musa ispiratrice del quadro; ho trovato quel piccolo pezzo di legno durante una passeggiata con i miei cagnolini, in primavera, su una montagna vicino casa mia, Monte Cavallo. Immediatamente, ho pensato all’essere vivente in esso contenuto, una donna che corre sulle vette innevate e si lascia avvolgere dalla natura ricoperta da quel candido manto nevoso, in compagnia di chi vive in quei luoghi, un furetto. Nel dipinto ho voluto illustrare anche la stagione della primavera, con i bucaneve che colorano quel bianco e una luce dal fondo che li fa brillare.

Il messaggio che ho voluto trasmettere è l’importanza di imparare a godere di tutto quello che ci circonda, la natura e gli esseri animali, perché ci trasmettono la gioia di vivere.


Cappellino rosso - 60x80 olio, acrilico e china su tela 


Quali progetti o obiettivi hai per il futuro? Ci sono nuovi ambiti o tematiche che vorresti esplorare?

I mie progetti sono semplici: riuscire a fare ciò che mi piace fare, continuare a dialogare con le mie opere e riuscire a sperimentare nuovi ambiti. Nell’arte vi sono tanti mondi da esplorare e a me piace conoscerli.

 

 



 

Contatti


Email patriziaorgin@gm,ail.com

Facebook Patrizia Nigro

Instagram patrizia_nigro_artist










Patrizia Nigro – Biografia

Nata nel 1959 ad Altavilla Silentina (Salerno), Patrizia Nigro vive da oltre quarant’anni a Vipiteno, dove ha sviluppato e consolidato il suo percorso artistico. Diplomata al Liceo Artistico di Salerno, ha inizialmente intrapreso la carriera di maestra d’asilo, senza mai abbandonare la sua passione per l’arte. Nel corso degli anni, ha sperimentato e affinato diverse tecniche, spaziando dalla pittura alla scultura, fino alla creazione di scenografie teatrali.

Profondamente ispirata dalla natura, dagli animali e dalla dimensione spirituale, Nigro realizza sculture in legno di recupero, trasformando materiali plasmati dal tempo e dagli elementi in opere d’arte cariche di significato. La sua ricerca artistica si esprime anche attraverso la pittura, che utilizza per arricchire le sue creazioni di profondità e dettagli evocativi.

Oltre alla produzione artistica, ha condotto corsi di pittura e disegno per bambini e adulti, trasmettendo la sua sensibilità e il suo sapere a nuove generazioni. Ha partecipato a numerose mostre in tutta Italia, ricevendo riconoscimenti per la sua capacità di raccontare, attraverso l’arte, il delicato equilibrio tra uomo e natura. Il suo lavoro è un invito a riscoprire la bellezza del mondo con occhi attenti e consapevoli, celebrando la possibilità di trasformazione e rinascita insita in ogni frammento di vita.



























©L’ArteCheMiPiace - Blog Arte e Cultura di Giuseppina Irene Groccia 



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