Marzia Ratti, luce e intensità di pensiero

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Marzia Ratti
  
luce e intensità di pensiero



di Alessio Musella  |19|Ottobre|2021|



Marzia Ratti ha un rapporto speciale con la luce ed è proprio questa, insieme alla capacità di dialogare con la resina ad essere la sua caratteristica creativa che contraddistingue la sua creatività artistica.



Nel suo trascorso ha avuto la fortuna di poter coniugare la creatività  con il suo lavoro di decorazione, restauro, istallazioni e scenografie, ma nonostante l’importanza di queste esperienze Marzia ha sempre tenuto ben distinti il lavoro dalla sua arte…

Per lei fare arte vera è sinonimo di  studio, ricerca, sacrificio, determinazione e aspettative per questo ha scisso i due percorsi.

Per potersi definire artista è convinta che in primis, e devo dire che condivido in pieno questa affermazione, si debba avere una sensibilità emotiva diversa, un’occhio che riesca a leggere oltre ciò che appare.


Detto questo lo studio ha una sua importanza  e per entrare in un universo artistico, qualsiasi esso sia, serve aprire  tantissime porte del cervello, serve conoscere l’arte del passato e le sue evoluzioni… e serve soprattutto, mettersi sempre in discussione.

La sua ricerca è legata ad una tematica ben precisa, che deriva da una visione dell’uomo legato alla scienza ed alla tecnologia per snaturare la sua essenza stessa, questo fa si che l’ispirazione per creare possa arrivare sia da un impulso legato ad una nuova scoperta o esperimento  scientifico o semplicemente da un analisi da parte dell’artista di comportamenti sociali.


A Marzia Ratti capita spesso di vedere le espressioni sgomente delle persone che osservano le sue opere un po’ destabilizzate come quella volta che una signora anziana entrò in una lamentandosi animatamente  perché in vetrina era esposta ‘’NOT FOR SALE‘’ un’istallazione con 2 bambini con le pistole, che in realtà rappresentano la ribellione dell’essere umano manipolato all’essere umano stesso.



L’utilizzo da parte di Marta dell’immagine di neonati rivisitata artisticamente porta a riflettere, proprio perché è nella prima fase della vita che l’essere umano, come accade nel regno animale, è più soggetto ad essere influenzato da tutto quello che lo circonda, è la fase dell’ ”Imprinting”, ed è proprio da qui che tutto parte…



A chi si avvicina alla sua arte Marzia chiede  complicità, rispetto e sensibilità perché quello che crea non è un semplice prodotto da piazzare sul mercato, non è merce o oggetto di design, ma  è una parte integrante del suo essere.






















Alessio Musella

Negli anni 90 sono stato impegnato come progettista in Medio Oriente, dove per quasi 10 anni ho fatto la spola tra Arabia Saudita Stati Uniti ed Europa, in ogni mio progetto, già all'epoca, appena possibile inserivo un’opera d’arte. 

Decido di ampliare il raggio d'azione occupandomi di analisi territoriali e comunicazione per affiancare le aziende che richiedevano di entrare in nuovi mercati esteri. Da sempre ho una passione per l'arte e la fotografia, fin dal Liceo Classico quelle due ore alla settimana dedicate alla storia dell'arte, un po’ di ricerca personale, e successivamente la Facoltà di Architettura mi hanno sempre spinto verso questo mondo. 

Oggi sono un consulente di marketing strategico per le aziende, redattore per diverse riviste,  Editore del Magazine  www.exiturbanmagazine.it e Direttore del Blog www.artandinvestments.com, dove parliamo di Arte, Fotografia e Musica, creati rispettivamente nel 2019 e nel 2020.
















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