Atmosfere sospese - Patrizia Eichenberger

  L’ArteCheMiPiace - Interviste


“ Anime metropolitane“ libro fotografico di Patrizia Eichenberger su L’ArteCheMiPiace a cura di Giuseppina Irene Groccia




ATMOSFERE SOSPESE 

di Patrizia Eichenberger




di Giuseppina Irene Groccia |16|Aprile|2022|





Con la sua poesia visiva, Patrizia Eichenberger è capace di guidarci in un viaggio percettivo attraverso il quale riesce a trasportarci con delicatezza ed empatia nel suo mondo dei sogni. 


Dentro uno spazio liminale tra realtà e rappresentazione visiva, riesce a tradurre l'universo onirico in atmosfere tattili, ottenendo immagini che si fanno portali verso altre dimensioni.


Le sue opere fotografiche raccolgono un’intimità che sembra sondare un paesaggio interiore, restituendoci una sorta di finestra sul subconscio. Sono immagini capaci di farci strada nei suoi sogni per condurci a leggerne la portata universale.


Si tratta di opere raffinate, originali, ricche di eleganti dettagli e intessute di interessanti tecniche, dove una sapiente e raffinatissima post produzione riesce ad amplificarne il potenziale espressivo.


Il suo è un genere che si potrebbe collocare in un punto indefinito tra fotografia concettuale, sperimentale e fotografia Fine Art. 

L’utilizzo di lunghi tempi di esposizione le permettono di ottenere immagini dove si sottende una intelligente lettura delle proprie visioni. 

Sono fotogrammi che consentono di raccontare il tempo e tutto un immaginario di sensazioni e intuizioni pescate tra “il visibile e l’invisibile”. 


A interessare l’artista è la complessità della mente e il suo subconscio, caratteristica che le permette di partire da una poetica e dal sogno per tradurre le sue visioni in immagini dense di emozioni e pathos.


La sua è una fotografia onirica e surreale, fatta di atmosfere sospese e atemporali, molto spesso distanti da una fedele rappresentazione della realtà oggettiva, ma che sembrano invece sondare un suo personale paesaggio interiore.


Le sue rappresentazioni illustrano un connubio di molteplici e delicate coloriture, la capacità di Patrizia è quella di ottenere neri molto profondi, esaltare le tonalità neutre e di valorizzare tutte le sfumature e le finezze della foto, ma al contempo donare una granulosità e ruvidezza che toglie nitidezza ai contorni contribuendo a creare quelle caratteristiche atmosfere sospese.


La fotografia di Patrizia Eichenberger è un’arte sofisticata, il suo modo di concepire l’atto fotografico oltrepassa i comuni confini della rappresentazione della realtà diventando altro.

Spesso accosta elementi privi di legame logico, assecondando il suo inconscio nella più totale libertà, ottenendo una fotografia scevra di qualsiasi implicazione razionale.

Le sue sono figure femminili spesso ambientate in una dimensione indefinita, incastrate o accostate in ambientazioni architettoniche o di design. 

Questa risulta essere sicuramente una scelta capace di rafforzare l’impatto scenografico dei suoi lavori.


Il suo portfolio è un catalogo di pensieri intimi, momenti di introspezione e attimi sospesi dove la sua interiorità affiora traducendo le immagini in un sodalizio di sogno e realtà. 


Il percorso artistico di Patrizia è un viaggio affascinante e introspettivo, potremmo definirlo un laboratorio fotografico incentrato su esperienze sensoriali volte a stimolare la fantasia, il pensiero e le emozioni di ciascun osservatore dove la manipolazione delle immagini è pienamente accettata in quanto infrange consapevolmente le regole della realtà liberando una spiccata e attenta creatività.


La sua è certamente un’arte fotografica che sa di nuovo. Ipnotica e magnetica capace di evocare armonie di forme e composizioni che esprimono con intensità la tensione emotiva e psicologica dell’uomo contemporaneo.

Una fotografia che ricostruisce nuove dimensioni, invitandoci ad osservare, restituendoci scenografie teatrali, allestite con un occhio introspettivo e innovativo e capace di condurci alla scoperta di mondi lontani e di una dimensione indefinita.




“ Anime metropolitane“ libro fotografico di Patrizia Eichenberger su L’ArteCheMiPiace a cura di Giuseppina Irene Groccia



Anime metropolitane”, è il titolo della prima pubblicazione di Patrizia Eichenberger, uscita proprio in questi giorni dove ho avuto il privilegio di essere presente con un testo introduttivo e che ho riportato in questo articolo come introduzione.

Il motivo che mi ha fatto accettare fin da subito con grande entusiasmo questo suo invito è stata l’opportunità di poter suggellare una manifestazione di stima,  personale e artistica, che ci lega da molto tempo.


Si tratta di un libro fotografico che racchiude uno studio visuale di un periodo particolare in cui incertezze, angoscia e solitudini ci hanno tenuti sospesi.

La ricerca fotografica di Patrizia è uno sguardo empatico sui territori metropolitani che fanno da sfondo a visionari soggetti che li attraversano.

Una pubblicazione che mostra una sua personale lettura dello spazio nel pieno periodo pandemico.

A differenza delle parole, il suo linguaggio visivo possiede caratteristiche che donano maggiore potenza evocativa ad ogni singolo fotogramma.

L’estetica del bianco e nero si adatta ottimamente a questo lavoro fotografico intimo e profondo, rendendolo un viaggio d’esplorazione del proprio animo fatto di rara intensità.





“ Anime metropolitane“ libro fotografico di Patrizia Eichenberger su L’ArteCheMiPiace a cura di Giuseppina Irene Groccia















Sarà proprio lei, Patrizia, a raccontarci di questo suo prezioso progetto attraverso questa intervista 










Patrizia, anzitutto vorrei chiederti qual è stata, e come si è caratterizzata, la tua formazione. Come sei giunta all’arte fotografica? 


Mi avvicino alla fotografia all’età di 17 anni, lavorando 6 mesi in un laboratorio fotografico, ricordo l’ alchimia nel vedere le immagini a colori apparire dalla carta bianca, sentivo che l’arte fotografica era la mia strada. 

La mia formazione inizia nel 1986, mi iscrivo alla scuola di Fotografia e lavoro presso il rinomato Foto Rüedi di Lugano, dove apprendo l’arte dello sviluppo e stampa in bianco-nero. 

Il mio sogno era di formarmi in uno studio fotografico e fortunatamente il primo impiego fu proprio presso il fotografo Cosimo Bellarosa, dove passai due anni meravigliosi tra moda, portrait, still-life, architettura e reportage, mi piaceva ritrarre, sperimentare la luce. 

Nel 1990 ricevetti il diploma, in seguito trovai un impiego per un anno a Zurigo dove mi occupavo di portrait, sviluppo e stampa in bianco-nero. 

Nel 1991 ritornai a Lugano e trovai un impiego in un laboratorio a colori, fino all’anno 2000. 

Negli anni seguenti i negozi e laboratori nella Svizzera Italiana piano piano chiusero e trovare materiale fotografico era molto difficile, cosi accantonai la fotografia. 

Nel 2011 acquistai la mia prima macchina fotografica digitale e cominciai una ricerca costante di nuovi progetti sulle visioni metropolitane.




Puoi citare un artista, un'opera o una serie di progetti artistici che ti hanno particolarmente influenzata e ispirata nel tuo lavoro di fotografa?


Ci sono molti artisti che mi hanno influenzata, ad esempio Werner Bischof, Francesca Woodman per citarne alcuni, un artista che mi ha particolarmente influenzata è la fotografa Flor Garduno, anni fa andai ad una sua mostra e ne rimasi affascinata, l’originalità e la sua forza creativa, il suo mondo interiore di sensibilità e poesia, la bellezza delle immagini, i chiaro scuri dell’equilibrio e del mistero.


“ Anime metropolitane“ libro fotografico di Patrizia Eichenberger su L’ArteCheMiPiace a cura di Giuseppina Irene Groccia



Che ragioni ti hanno motivato e spinto a intraprendere la realizzazione del tuo primo libro fotografico?

Era un sogno nel cassetto, di lasciare un segno, di dar luce alle immagini realizzate durante due anni difficili di pandemia, fotografie a raccontare storie, scatti in interni e nelle strade cittadine di Lugano, di cui ho cercato di dare un’identità, atmosfere distanti, surreali.




Ci vuoi raccontare come è nato questo progetto e come è nata la necessità di realizzarlo in un momento così delicato come la pandemia?

L’isolamento delle persone, le strade vuote, la città senza vita hanno fatto risvegliare in me un bisogno di testimonianza che andasse oltre quello che stava succedendo. Il progetto è nato con il desiderio di lasciare un segno di istanti raccolti, di trasfigurazione della realtà in “un quadro onirico, sottile e delicato”, trasmettere l`anima di una città che si nascondeva dietro se stessa con le sue contraddizioni e che si mascherava nelle vetrine e nei palazzi.


“ Anime metropolitane“ libro fotografico di Patrizia Eichenberger su L’ArteCheMiPiace a cura di Giuseppina Irene Groccia



“Anime metropolitane” è un lavoro particolare ed intimo, sembra che il progetto editoriale rifletta per rarità e bellezza i contenuti del tuo percorso artistico, spiegaci meglio…


Con le immagini ho cercato di trasmettere un paesaggio interiore, valorizzarne le sfumature, togliendo nitidezza ai contorni trasformandole in visioni scenografiche.





Come ti sei relazionata al territorio metropolitano nella realizzazione di questo tuo progetto?


Volevo valorizzare i luoghi che ci appartengono, realizzando un progetto nella mia città, un luogo dove fuggire dalla quotidianità, in cui lo sguardo e le anime si sovrappongono in un’unica visione, un tempo sospeso dove ho trovato spunti di espressività.


“ Anime metropolitane“ libro fotografico di Patrizia Eichenberger su L’ArteCheMiPiace a cura di Giuseppina Irene Groccia



Qual è l’aspetto che più ti ha emozionata di questa esperienza?


L`aspetto più emozionante è stato di cercare angoli nascosti, luoghi in cui la memoria resta come sospesa di fronte alla percezione dell’ invisibile. 


“ Anime metropolitane“ libro fotografico di Patrizia Eichenberger su L’ArteCheMiPiace a cura di Giuseppina Irene Groccia



In che modo si è svolta la fase di selezione delle opere da inserire nel libro?

Ho cercato di dare un seguito, una storia, ad alcune immagini fra loro, come ad esempio due figure femminili, un ritratto con fiori e lo specchio con le farfalle, dove l’ alchimia e la magia dialogano tra le due opere.


“ Anime metropolitane“ libro fotografico di Patrizia Eichenberger su L’ArteCheMiPiace a cura di Giuseppina Irene Groccia



C’è una foto che ti ha emozionato più di altre e perché?


La foto che mi ha più emozionato è l’immagine di copertina: lo sguardo come a guidarci in un viaggio misterioso, in un mondo di sogni.


“ Anime metropolitane“ libro fotografico di Patrizia Eichenberger su L’ArteCheMiPiace a cura di Giuseppina Irene Groccia



Qual è a tuo avviso l’originalità di questo progetto rispetto ad altri “simili”?


L’originalità di questo progetto sono le sfumature che creano le atmosfere sospese, figure femminili ambientate in dimensioni indefinite.


“ Anime metropolitane“ libro fotografico di Patrizia Eichenberger su L’ArteCheMiPiace a cura di Giuseppina Irene Groccia


Tra gli aspetti che caratterizzano gli scatti che riporta il tuo libro, colpisce molto la dolce concordanza tra il gioco di luci ed ombre e la visione onirica. Puoi parlarci di questa tua metodica?


È un sottile gioco di equilibri memore delle fotografie tradizionali della mia formazione, che vanno dal simbolismo al surrealismo. Scatti originali in parte con l’utilizzo di tempi lunghi di esposizione, donando una granulosità che toglie nitidezza ai contorni, le caratteristiche atmosfere tra reale e immaginario.




Cos'è che solitamente ti fa decidere di immortalare un soggetto?


Non c`è un vero motivo, è una sensazione, ho iniziato a fotografare ciò che mi circondava, l’idea è di cercare il soggetto in cui lo spazio e tempo si fondono poi sono ispirata dai luoghi e dalle persone che incontro.


“ Anime metropolitane“ libro fotografico di Patrizia Eichenberger su L’ArteCheMiPiace a cura di Giuseppina Irene Groccia



Qual è il messaggio principale che hai cercato di trasmettere attraverso “Anime metropolitane”?


È nato dal desiderio di trasmettere la mia visione interiore, uso la mia arte come un modo per descrivere ciò che le parole spesso non possono esprimere. 




Ci sveli il tuo prossimo desiderio da realizzare?


Mi piacerebbe realizzare dei ritratti, amo la sintesi di un’immagine, qualcosa che possa emozionare, cerco la poesia nelle persone che ritraggo. 













Il libro può essere acquistato richiedendolo direttamente all’autrice 





Contatti


Email patriziaeichenberger@outlook.com

Facebook Patrizia Eichenberger 

Instagram patriziaeichenberger 












Intervista a cura di Giuseppina Irene Groccia 










“ Anime metropolitane“ libro fotografico di Patrizia Eichenberger su L’ArteCheMiPiace a cura di Giuseppina Irene Groccia

Patrizia Eichenberger è una fotografa, artista visiva, nel 1985 si avvicina alla fotografia, impara l’arte dello sviluppo e stampa a colori.

Nel 1986 si iscrive alla scuola di fotografia, arti e mestieri e lavora presso il fotografo Rüedi di Lugano, dove inizia a ritrarre, sviluppare e stampare in bianco- nero.

Nel 1988 si trasferisce presso lo studio fotografico di Cosimo Bellarosa di Lugano, muove i primi passi tra moda, portrait, still-life, architettura, reportage, riproduzione e sviluppo di diapositive. Nel 1990 riceve il diploma di fotografo.

Nel 1991 si trasferisce a Zurigo presso lo studio fotografico Peyer, dove si occupa di portrait, sviluppo e stampa in bianco-nero.

Nel 1992 ritorna a Lugano e lavora in laboratorio, sviluppo e stampa a colori.

Ha esposto a Lugano, Locarno, Italia e Tokyo.

Oggi è alla ricerca costante di nuovi progetti, sulle visioni metropolitane, fotografie contemporanee, fine art in bianco e nero.

















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