Silvia Salvadori - Il rinascimento tra le mani

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Silvia Salvadori - Il rinascimento tra le mani






Silvia Salvadori 
Il rinascimento tra le mani



di Alessio Musella  |02|Novembre|2021|



Entrare nella sua bottega d’arte Toscana di Silvia Salvadori ad Arezzo è come fare un viaggio nel passato, respirando il profumo del primo rinascimento che tutto il Mondo ci invidia.

L’artista aretina è tra le uniche persone in Italia a utilizzare le antiche tecniche pittoriche tramandateci grazie a Cennino Cennini nella sua opera il Libro dell’Arte


Il padre pittore la traghetta fin da giovane verso il mondo dell’arte

Crescendo, ha compreso  che l’arte avrebbe avuto un ruolo importante nella sua vita e decise di frequentare l’istituto d’arte di Massa Carrara (pittura, scultura e design).

Successivamente ha scelto di proseguito gli studi superiori a Palermo (scuola di mosaico bizantino) per poi concluderli all’età di 18 anni a Siena (scuola di pittura). 



Proprio a Siena decise di intraprendere  gli studi universitari e di approfondire le suee conoscenze in campo artistico, lavorando presso il museo del Santa Maria della Scala e Opera del Duomo.


E alla fine arriviamo al motivo scatenante che l’ha portata ad essere una delle rare persone capaci di dialogare con le antiche tecniche pittoriche rinascimentali  trasportandole sulle tavole…


Consegue un diploma di Master Europeo a Caen, sulla conservazione e gestione dei beni culturali che le ha permesso di  lavorare in diversi laboratori di restauro, dove ha approfondito la materia inerente la storia delle tecniche pittoriche antiche, in particolare a quelle utilizzate nel XIII e XV sec in Toscana.


Appare evidente che per eccellere nella sua arte sia stato necessario Per  studiare molto, nulla poteva essere lasciato all’improvvisazione, la sua creatività è legata all’alchimia e l’estrema conoscenza dei materiali utilizzati, oltre che alla tecnica 

Molte opere arrivano su commissione , proprio come al tempo delle tecniche da lei utilizzate, ma quando l’ispirazione bussa alla sua porta  arriva attraverso le emozioni, i sogni, l’immaginazione, ma anche semplici momenti  della realtà si trasformano in uno spunto per realizzare una nuova opera.

L’esperienza acquisita negli anni, l’ ha portata a maturare sotto molti punti aspetti  e tornando in dietro nel tempo ripercorrerebbe lo stesso tragitto , rifarebbe le medesime esperienze.

Crede nella forza della comunicazione legata all’arte, e puntualizza con il sorriso, e devo dire che concordo in pieno , che i dipinti hanno trasmesso  più di quello che hanno comunicato i testi scritti: soprattutto nei secoli in cui il tasso di alfabetizzazione è stato molto basso, la cultura è stata trasmessa grazie all’arte.

Per Silvia l’arte  è ciò che rende materiale l’immateriale, reale il sogno, ciò che riempie di luce e colore il vuoto e ne fa nascere la vita.

Dietro al lavoro di Silvia c’è molto sacrificio e dispendio di energie, proprio perché le tecniche utilizzate vengono eseguite inevitabilmente come secoli fa, a partire dalla scelta e la preparazione delle tavole, e le ore passate praticamente sdraiate per poter realizzare  centimetro dopo centimetro le immagini fino a definire la completezza del dipinto.






















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©L’ArteCheMiPiace - Blog Arte e Cultura di Giuseppina Irene Groccia 









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