Quilio Natural Design - L’Arte di Carlo Alberto Mazza tra Natura, Sostenibilità e Improvvisazione

 L’ArteCheMiPiace - Interviste






Quilio Natural Design


L’Arte di Carlo Alberto Mazza tra Natura, Sostenibilità e Improvvisazione




di Giuseppina Irene Groccia |21|Febbraio|2025|


Carlo Alberto Mazza si distingue nel panorama artistico contemporaneo per un approccio molto particolare alla materia, in cui la natura non è semplice ispirazione ma complice e guida. Il suo progetto, Quilio Natural Design, è un encomio del riuso e della trasformazione, un’arte che nasce dal rispetto e dalla volontà di riscoprire il valore nascosto nei materiali abbandonati.

I suoi lavori sono il frutto di un’intuizione molto sentita: non impone la forma, ma la svela, lasciandosi guidare dalle venature del legno, dalle asperità della radice, dalla storia silente custodita nei frammenti raccolti. È un linguaggio che affonda le radici in un’estetica arcaica, ma si nutre della sensibilità moderna per la sostenibilità e il recupero.

C’è in lui un senso di esplorazione quasi musicale, un’improvvisazione che richiama il jazz, sua grande passione. Ogni pezzo è un dialogo tra equilibrio e spontaneità, tra istinto e riflessione. I materiali si fanno testimoni del tempo, rivelano le loro cicatrici, le loro metamorfosi, offrendo all’osservatore un’esperienza tattile e visiva che va oltre il semplice atto contemplativo.

Le opere di Carlo Alberto si collocano in uno spazio sospeso tra il passato e il presente, evocano il primordiale e, al contempo, la tensione verso il futuro. È un’arte che ci interroga, che ci invita a riflettere sulla fragilità e sulla resistenza, sulla natura come compagna e non come risorsa da sfruttare. In questa continua riscrittura del rapporto tra uomo e ambiente, il suo lavoro si fa testimonianza poetica e concreta di un mondo che rinasce dalle proprie radici.











Carlo Alberto ci apre le porte del suo mondo artistico, dove la natura guida la mano dell'artista e i materiali dimenticati riprendono vita. 


In questa intervista, esploriamo la filosofia che anima il suo progetto  Quilio Natural Design e scopriamo come l'arte possa nascere dal dialogo profondo con l'ambiente.





Puoi raccontarci come hai iniziato il tuo percorso artistico? C'è stato un momento o un evento particolare che ti ha spinto verso l'arte?

Ho sempre avuto un interesse particolare verso tutte le forme d’arte, senza nessuna preclusione, dai graffiti delle caverne all’arte contemporanea. Ho creato cosi un mio personale background artistico. Come e quando sia iniziato non lo ricordo, ma sicuramente avrà contribuito tutto quello che avevo accumulato in precedenza.

 




Qual è il tema o il messaggio principale che cerchi di comunicare attraverso le tue opere?

Per il tema seguo il momento o quello che mi ispira il materiale che ho tra le mani. Il messaggio, tranne in certi casi specifici, lo lascio all’interpretazione e alle sensazioni che scaturiscono a chi osserva l’opera.

 


Il tuo progetto Quilio Natural Design si basa su un profondo rispetto per la natura e sulla valorizzazione del materiale naturale. Come scegli i materiali che utilizzi per le tue sculture e qual è il processo creativo che segue?

Si, il mio progetto Quilio Natural Design si basa su un profondo rispetto per la natura. La vivo costantemente e completamente ogni giorno. Abitando in campagna e durante le mie passeggiate tra i boschi e le montagne raccolgo il materiale sia rami che radici, oramai divelte, (non taglio non sego non sradico !!!).

Ovviamente nulla è a caso, tutto deve avere un senso: prendo solamente quello che già mi ispira il probabile processo che ne seguirà. In altre parole, quel pezzo di legno deve dirmi qualcosa e in quel momento nasce, inesorabile, il corso creativo.

 






Le tue opere riflettono un dialogo tra arte e sostenibilità. Come bilanci il desiderio di esprimerti artisticamente con l'importanza di rispettare e preservare l'ambiente?

Ho raggiunto la consapevolezza che la natura sia da tutelare e salvaguardare in ogni modo e per me ha molta importanza nei lavori che faccio. Il riciclo dei materiali e la loro applicazione nell’arte sta alla base del mio intento. Quindi partendo da questo principio il dialogo tra arte e sostenibilità è molto bilanciato: c’è una profonda connessione tra l’una e l’altra.

 

Sappiamo che il jazz è una parte fondamentale della tua vita e una fonte d’ispirazione per il tuo lavoro. In che modo la musica influenza le tue sculture e il tuo processo artistico?

La musica influenza moltissimo il mio lavoro. E’ la colonna sonora della mia vita, non potrei farne a meno. Mi aiuta nell’ispirazione come nel processo creativo. Il jazz poi contempla in sé una parte improvvisativa e quella mi ha insegnato ad uscire da ogni impasse creativo.

 




Qual è il processo creativo che segui per realizzare le tue opere? Ci sono tecniche o rituali a cui sei particolarmente affezionato?

Non seguo un processo creativo standardizzato. Non tutte le mie sculture hanno la stessa genesi.

 

Quali materiali preferisci utilizzare per le tue sculture, e cosa ti guida nella scelta di un materiale rispetto a un altro?

Oltre ai materiali che la natura mi asseconda ad usare, utilizzo esclusivamente materiali riciclati: scarti di legno di ferro di marmo o pietre cercando di essere il più sostenibile possibile.

 


 


Come vivi il rapporto tra l'arte e il pubblico? In che modo il feedback o le reazioni delle persone influenzano il tuo lavoro?

Il rapporto tra arte e pubblico è complicato. Dipende molto dalla competenza delle persone. Sei ad ogni modo sempre sotto esame. Quando creo una scultura non parto mai dal presupposto che debba piacere a qualcuno ma che soddisfi innanzitutto me stesso. Ovviamente i giudizi positivi fanno sempre piacere ma anche quelli negativi favoriscono il percorso dell’artista, la sua maturazione e la sua coscienza di sé.


Recentemente hai partecipato a Visioni, il premio d’arte internazionale organizzato dall’associazione culturale AthenaeArtis di Maria Di Stasio. Che esperienza è stata per te? C’è qualcosa di particolare che hai apprezzato o che ha arricchito il tuo percorso artistico?

E’ stata senza dubbio una bella esperienza. Sono dell’idea che ogni esperienza arricchisce il percorso artistico. La particolarità del contesto, il tempio di Pomona a Salerno, ha dato prestigio e contribuito alla riuscita della mostra. Inoltre, ho apprezzato il lavoro e la dedizione della curatrice Di Stasio che ha organizzato l’evento con qualità e competenza.


  

Le tue opere scultoree presentate a Visioni sono state tra le protagoniste dell’evento, distinguendosi al punto da farti ottenere una menzione speciale. Puoi raccontarci il processo creativo che ti ha portato a realizzarle? C’è una storia, un significato o un messaggio particolare che volevi trasmettere attraverso di esse?

Ho scelto le opere da presentare pensando soprattutto al posto dove sarebbero state accolte e alla sinergia che avrebbero prodotto insieme. Mi interessava introdurle nel contesto in una condizione di omogeneità. Ho preferito La torre dei serpenti, Dromedari e Mutazione perché nella loro unicità mantengono coeso l’intento del progetto creativo, quello di vedere l’arte attraverso la natura.

 

Quali progetti o obiettivi hai per il futuro? Ci sono nuovi ambiti o tematiche che vorresti esplorare?


Continuerò a portare avanti il progetto Quilio Natural Design perché nella natura c’è tutto un mondo ancora da esplorare e, come nuovo obbiettivo, sviluppare forme di commistione tra vari i materiali.








Contatti


Email  info@quilionaturaldesign.com

Phone  +39 327 287 4618

Instagram  quilio.natural.design

Pinterest Quilio Natural Design








Carlo Alberto Mazza (Quilio Natural Design)

Vive in Italia, in campagna a pochi chilometri da Roma.
Si dedica da anni alla lavorazione del legno e del restauro.
Il suo progetto Quilio Natural Design si basa su una ricerca di materiale naturale che recupera e lavora per dare allo stesso una seconda “vita”.
Rami, ramaglie o radici, tutte ormai inerti, li raccoglie senza danneggiare, tagliare o estirpare alberi o terra.
Il sottobosco regala elementi che tradotti in sculture assecondano la natura stessa.
Trova nella natura un linguaggio personale e originale dove il riciclo e il rispetto dei materiali hanno un’importanza determinante.





























©L’ArteCheMiPiace - Blog Arte e Cultura di Giuseppina Irene Groccia 








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