Të Lidhësh Petalet - Petali di Sentimenti di Giusy Nisticò

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Të Lidhësh Petalet - Petali di Sentimenti

di Giusy Nisticò



di Giuseppina Irene Groccia  |10|Giugno|2021|





Oggi sono davvero felice di potervi parlare di questo progetto nato dalla collaborazione tra due scrittici e poetesse di grande talento.

“Të lidhësh petalet” è una raccolta poetica edita dalla Casa Editrice ADA di Roland Lushi, composta da poesie di Giusy Nisticò, accuratamente selezionate e tradotte in lingua albanese da Anila Dahriu.


È una visione piena di speranza quella che propongono, la poesia come spazio di tregua, come strumento che contribuisce alla trasformazione del mondo, donando bellezza visionaria rendendola giusta condizione per la relazione e la cura dell’anima.


Quello del confronto, della collaborazione e del dialogo tra artisti è un espediente radicalmente sincero e autentico.

In questo caso sono due personalità in qualche modo connesse tra loro, intente a facilitare l’interazione e lo scambio tra culture.

C’è un gioco di specchi fra traduttore e scrittore, un appropriarsi di personalità e immedesimazione, dove Anila prova a percorrere fedelmente il cammino letterario di Giusy, tentando di calarsi nei suoi versi conquistando il testo, incorporandolo, interpretandolo e riscrivendolo nella propria lingua. 


Ne viene fuori una lettura di versi dalla forte e vibrante espressività, in cui ogni lettore ne viene immerso quasi fisicamente.


Sono poesie profonde ed emozionanti che hanno come filo conduttore l’amore, inteso come amore puro e come sentimento di apertura alla vita.

D’altronde la più grande passione di Giusy Nisticò è la poesia che nasce da un’attenta osservazione del mondo che la circonda, dalla natura alle persone, da fatti storici a semplici ricordi e che gli consente di esprimere i suoi sentimenti.

Anila Dahriu, d’altro canto, riesce a compiere una sorta di viaggio nell’interiorità della poetessa, ricercandone le emozioni più riposte, gli echi più dolci della sua voce, riuscendo a cogliere i palpiti più segreti delle cose e consegnarceli attraverso un interpretazione intima e meditata.



Colgo l’occasione per porre qualche domanda ad entrambe.




Come è nata l’idea di questa collaborazione?


GiusyConosco Anila da molto tempo, ho sempre apprezzato la sua vena poetica e il suo modo di vedere le cose.

È stata Anila a coinvolgermi in questo progetto con la traduzione del mio libro in lingua Albanese, con la casa Editrice ADA di Tirana.

Una collaborazione nata per la passione della poesia, una forma artistica che ci permette di sentirci vicino, una forza che abbatte le frontiere e lo spazio, un'analisi di pura libertà espressiva.



Quali sono le ragioni che ti hanno spinta ad intraprendere questa collaborazione editoriale?


Anila: Sono ragioni squisitamente culturali. Il mio interesse per la letteratura in genere e per la poesia in particolare è una costante della mia vita. Io credo che fare il poeta non significa soltanto registrare le proprie sensazioni, le proprie emozioni e il proprio mondo, ma significa anche, e forse soprattutto, occuparsi di che cosa accade attorno a noi, nella società, nel mondo.

Se un poeta resta chiuso nel suo piccolo orto i frutti saranno abbastanza poveri. La poesia si nutre di tutto, continuamente, anche delle cose brutte, ma soprattutto delle esperienze vicine e lontane che arricchiscono la propria voce e le danno ampiezza, giustezza e verità universale.




Cosa ha significato per te vedere pubblicare le tue poesie in lingua albanese?


Giusy: Ha significato molto, una condivisione, un’apertura verso nuove culture, che aiuta anche a riconoscersi e quindi a esistere. La nostra ricchezza è fatta dalla nostra diversità, un' opportunità di cambiamento che in un mondo sempre più interconnesso, l’incontro con l’altro è diventato un bisogno.





Quali criteri hanno prevalso nella selezione delle opere da includere in questa raccolta?


Anila: Innanzi tutto criteri di gusto. Ho letto e riletto le opere di Giusy e poi ho scelto in base alle mie preferenze che hanno seguito il richiamo del cuore.

Ma non è stato difficile, perché con la mia amica poetessa trovo molte affinità. Giusy è onnivora, sa trattare qualsiasi argomento e lo fa con estrema attenzione ai particolari e questo suo modo di fare mi ha molto affascinata e quindi potrei dire, con una immagine efficace, che mi ci sono buttata dentro e ho cercato di essere lei in altra lingua, di interpretare i suoi stati d’animo e i suoi ideali con un’adesione molto stretta al suo mondo interiore.





Sei poetessa ma anche persona impegnata con prodigalità ed entusiasmo sul vasto fronte del sociale, ci parli un pò di questa tua attività?


Giusy: Da molti anni sono impegnata nel sociale, faccio parte di un'associazione di donne a livello internazionale, ma anche di un'associazione che si occupa di bambini con disabilità. L' attività associativa, mi ha dato l’occasione di confrontarmi sul modo che abbiamo di relazionarci con gli altri, fare nuove esperienze, nuove amicizie. Il tempo è un elemento fondamentale nella vita delle persone, l' associazionismo rapprenta la volontà di condividere con gli altri una passione.

Fare rete è fondamentale per costruire progetti per una società e un futuro migliore.





Tra le poesie di Giusy, quali ti hanno particolarmente colpito?


Anila: Avendo molte affinità, come ho detto, ogni pagina di Giusy mi ha preso con entusiasmo e devo confessare che mi è parsa quasi una cattiveria dover scegliere. La poetessa si presenta con una sua maniera affascinante e andrebbe abbracciata per intero per far conoscere tutta la sua opera. Comunque, se ci penso bene, i versi che più mi coinvolgono sono quelli dove si avverte il fiato del mondo, la sua anima sparsa ovunque, in ogni cosa, in ogni parola.





Ci racconti com'è nata questa tua grande passione per la poesia?


Giusy: La passione per la poesia è nata nell'adolescenza, la timidezza mi ha dato la possibilità di esprimere tutti i sentimenti attraverso la poesia, un modo per poter evadere dalla realtà ed essere libera nel pensare.

Scrivere poesie è un vivere nel tempo e nelle parole, dove tutto ciò che mi circonda prende forma in versi. La poesia rappresenta una cura dell'animo, una dolce carezza che dono a me stessa. I gesti di tutti i giorni, le emozioni sono tracciati nella creatività, che consentono di cogliere le voci più silenziose del cuore per poi diventare parole. Con i versi si può spiegare, raccontare , celebrare noi stessi ed il proprio essere, ma anche esternare ciò che la mente offusca.





Come influisce la tua esperienza di poetessa sul lavoro da traduttrice?


Anila: Mi permette di comprendere la bellezza delle poesie con molta facilità e quindi aderire al mondo ideale che mi sta davanti.

Evito, naturalmente, di snaturare l’originale; sto molto attenta a non distorcere, a non cambiare le espressioni, ma soprattutto la musica dei versi, la loro interiorità, altrimenti viene annullata la voce iniziale. Giusy ha una bella potenza espressiva e quindi si è imposta e mi ha permesso di essere lei nella mia lingua originaria.





Stai lavorando a qualche altra raccolta? Se Si, vuoi parlarcene?


Giusy: Sto lavorando ad una nuova raccolta di versi, una prospettiva, ricca di emozioni spontanee sempre alla ricerca di un domani migliore con un animo ancora più profondo e intenso.

Un ascolto di se stessi, senza filtri , di una realtà a volte cruda e pungente, con la volontà di far funzionare il pensiero che si manifesta principalmente in riflessioni , dove le parole scritte, affondano nel vivere quotidiano.

Il nuovo progetto valicherà altri confini, un ponte internazionale tra diverse culture , dove la scrittura rappresenta la libertà e la bellezza.





In che cosa si differenzia per te la traduzione di testi altrui dallo scrivere poesie in prima persona?


Anila: È una domanda complicata. Chi traduce deve avere rispetto del testo che ha davanti, non corromperlo, non trasformarlo, non ridurlo al proprio temperamento. Chi traduce deve fare uno sforzo enorme per non sopraffare, anche se la tentazione è sempre in agguato.

Insomma, il traduttore deve restare interprete, come avviene un po’ agli attori quando recitano. Deve trasportare concetti, immagini e musica in un’altra “esperienza” cercando di non fare perdere nulla, o almeno poco, dell’originale.

Non sempre ci si riesce. Comunque il traduttore non deve mai sostituirsi, deve solo prestarsi e assecondare.








 Giusy Nisticò e Anila Dahriu in occasione di un evento letterario




Contatti Giusy Nisticò

Email nistico.giusy2003@gmail.com

Facebook Giusy Nisticò 



Contatti Anila Dahriu

Email aniladahriu@live.it

Facebook Anila Dahriu










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