La mostra “Estatica” di Giuseppina Irene Groccia al Civico Museo del Mare, dell’Agricoltura e delle Migrazioni
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La terza tappa del Festival delle LETTeratTURE
Storia, identità e memoria collettiva
Il Festival delle LETTeratURE prosegue il suo cammino culturale sul lungomare di Mirto Crosia (CS) con un nuovo appuntamento in programma per venerdì 25 luglio alle ore 21, che vedrà protagonisti studiosi e autori impegnati in una tavola rotonda dedicata alla storia locale e al rapporto tra memoria dei luoghi e identità delle comunità.
Sarà un’occasione di confronto aperto su alcune domande centrali per la comprensione del territorio: quali elementi hanno definito nel tempo la struttura economica, sociale e demografica di Crosia? Qual è l’eredità storica della presenza arbëreshe nella Calabria ionica? In che modo i monaci orientali hanno lasciato traccia nel tessuto culturale e spirituale dell’area nel corso del Medioevo? Quale fu il ruolo dell’Ordine cistercense nella costruzione dei luoghi sacri tra il XII e il XIII secolo?
A riflettere su questi temi saranno Salvatore Bugliaro, autore di studi sull’Arberia e sulle dinamiche storiche locali, Flaviano Garritano, esperto dell’Ordine cistercense, Francesco Fabbricatore, docente e scrittore con interessi rivolti in particolare alla storia contemporanea, e Maurizio Traversari, autore di saggi divulgativi e docente attivo nella promozione della cultura storica.
A moderare il dialogo sarà Pier Paolo Cetera, direttore del Festival, che guiderà gli interventi con l’intento di stimolare una riflessione sullo stato attuale della ricerca storica nel contesto locale e sull’importanza della memoria come strumento di lettura delle trasformazioni culturali nelle comunità della fascia ionico-silana, dell’Arberia e della Valle del Crati.
La sessione di luglio del festival si concluderà con l’appuntamento di domenica 27 luglio, sempre sul lungomare di Mirto, quando sarà ospite il prof. Domenico Talia, docente di Ingegneria Informatica all’Università della Calabria. Al centro della serata il suo saggio “Giornalisti robot? L’IA generativa e il futuro dell’informazione” (Guerrini e Associati Editore), dedicato all’impatto dell’intelligenza artificiale sul mondo del giornalismo e dell’informazione contemporanea.
Due serate, due linguaggi, quello della storia e quello della tecnologia, per continuare a costruire un festival che mette al centro il sapere, la memoria e l’evoluzione dei linguaggi culturali.
Il Festival delle LETTeratTURE è supportato dalla media partnership di L’ArteCheMiPiace e ContempoArte Magazine, realtà da sempre attente alla promozione culturale e alla valorizzazione dei linguaggi dell’arte e della scrittura.

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La lavorazione della pipa.
Artigianato e attività produttive nella Sila Greca
Giovedì 26 giugno, alle ore 18:15, presso la sede dell’Università Popolare Rossanese nel suggestivo Palazzo San Bernardino a Rossano (CS), si terrà l’evento “La lavorazione della pipa. Artigianato e attività produttive nella Sila Greca”, un’occasione per riscoprire e valorizzare una delle più affascinanti tradizioni artigianali calabresi, la lavorazione dell’erica arborea, da cui nascono le celebri pipe di Mandatoriccio.
L’incontro, organizzato in collaborazione con Grafosud e ConSenso Publishing, vedrà la partecipazione di autorevoli relatori: Mons. Luigi Renzo, vescovo emerito della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, il dott. Giuseppe F. Zangaro, esperto in sviluppo territoriale, e il prof. Franco Emilio Carlino, autore dei volumi “La Sila Greca, tra Storia e Feudalità “ e “I Carlino di Mandatoriccio”, i quali raccontano la storia centenaria della sua famiglia, protagonista assoluta di questa tradizione artigianale d’eccellenza.
A introdurre e coordinare i lavori sarà il prof. Gennaro Mercogliano, direttore dell’Università Popolare Rossanese.
Una serata all’insegna della memoria, dell’identità e della cultura, per omaggiare il sapere artigiano che, attraverso quattro generazioni, ha reso la famiglia Carlino e le pipe di radica della Sila Greca un simbolo riconosciuto e apprezzato nel mondo.
La serata sarà inoltre allietata da alcuni interventi musicali al pianoforte del Dott. Francesco Rapani, per rendere l’incontro ancora più speciale e coinvolgente.
Un appuntamento da non perdere per chi ama la tradizione, l’artigianato d’eccellenza e la storia di un territorio che, attraverso la passione e il lavoro, continua a raccontarsi al mondo.

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Patir 2025
Un cammino condiviso verso
l’armonia tra culture
di Redazione |21||Maggio|2025|
Un fine settimana immersivo, tra riflessione e creatività, prende forma con il Weekend Esperienziale – Open Lab Patir, un’officina di idee, incontri e visioni che, in questa nuova edizione, pone al centro il tema della pace e della spiritualità. In un tempo segnato da tensioni globali e smarrimento individuale, l’evento si fa spazio condiviso dove il pensiero si apre, il dialogo si rinnova e la ricerca interiore si intreccia con il sentire collettivo. Un’occasione per vivere il territorio come una intensa esperienza trasformativa e non come semplice luogo fisico.
Con l’inaugurazione ufficiale presso la prestigiosa sede della Galleria Nazionale di Cosenza, prende vita Patir 2025, un progetto che si propone come simbolico e concreto punto d’incontro tra Oriente e Occidente. L’iniziativa rappresenta un passaggio innovativo per la Calabria, e in particolare per le città di Cosenza e Corigliano-Rossano, che per la prima volta si uniscono in una visione culturale comune capace di valorizzare il patrimonio regionale e di generare un nuovo approccio allo sviluppo locale.
Al centro di questa visione c’è l’idea di pace intesa come armonia profonda, con sé stessi, con l’altro e con la terra. Un concetto che si ispira fortemente alle parole di Papa Francesco “La Pace non è solo assenza di guerra, ma armonia con se stessi, la natura e gli altri“.
È questa l’anima che anima Patir, un nome che già di per sé richiama un luogo carico di significato, il Monastero del Patire, simbolo della convivenza tra identità diverse, punto di contatto tra mondo greco e latino, tra spiritualità orientale e cultura occidentale.
«Con Patir 2025 abbiamo cercato di ricomporre una proposta culturale spesso dispersa in iniziative scollegate», ha spiegato Alessandra Mazzei, presidente dell’associazione Rossano Purpurea, durante la presentazione. «La sfida è stata quella di creare un momento condiviso che potesse essere riconosciuto da tutti come proprio, come espressione autentica del territorio e delle sue molteplici anime».
Patir si configura così come uno spazio mentale e fisico dove la memoria storica incontra la contemporaneità, dove il passato diventa strumento per leggere e costruire il futuro. È un invito al dialogo, alla cooperazione e alla riscoperta della bellezza che nasce dall’incontro tra le differenze.
L’edizione 2025 segna attraverso l’avvio di un evento culturale, anche l’apertura di un cammino collettivo, un ponte di senso, un atto di fiducia nella capacità della cultura di essere motore di unità, crescita e pace autentica.
In questo contesto prende forma Arte en Plein Air, un evento previsto per il 25 maggio a partire dalle ore 10:00, coordinato dall’architetto Antonio Cimino. L’iniziativa porta l’arte fuori dagli spazi convenzionali, restituendola al paesaggio, alla luce, al respiro della natura.
Nel cuore del Complesso Monastico Basiliano di Santa Maria del Patire, artisti del territorio daranno vita a un’esperienza condivisa, intrecciando con sensibilità la loro creatività con l’ambiente e la memoria spirituale del luogo.
Un appuntamento che sottolinea il legame profondo tra l’essere umano e il paesaggio, suggerendo nuove forme di ascolto, relazione e consapevolezza.
Gli artisti partecipanti sono: Mariella Arcuri, Alfonso Caniglia, Annalisa De Marco, Giuseppina Irene Groccia, Anna Lauria, Eliana Noto, Mirella Renne, Chettina Straface, Pino Savoia, Luisa Zicarelli.
Un’esperienza che ha come scopo quello di generare un dialogo aperto tra arte, natura e spiritualità, come invito a coltivare bellezza, consapevolezza e armonia nei luoghi e nelle relazioni che abitiamo.

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L’ArteCheMiPiace – Segnalazione Eventi
POP-PARADOX
& POP-INNOCENCE
Con il
patrocinio del Comune di Ravenna
POP-PARADOX
Il
cortocircuito dell’immaginario: tra cultura pop, ironia e
critica sociale
POP-PARADOX è un
invito spudorato a non fidarsi delle apparenze: un gioco spietato dove il
sorriso si spezza in una smorfia pensosa.
POP-INNOCENCE
Il
controcampo lirico: fragilità, sogno e perdita nell’era
del pop
Tra
nostalgia e ironia, POP-INNOCENCE è un invito gentile (ma non meno tagliente) a
interrogarsi su cosa resta autentico nel grande teatro delle immagini.
Informazioni
utili
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www.comune.ra.it
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La Galleria ARTtime di Udine ospita la Serie Tratti in Dispersione di Giuseppina Irene Groccia.
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