TONIA ERBINO e il suo Campo Ottico Sospeso

 L’ArteCheMiPiace - Interviste



Foto: Claudia Del Giudice






TONIA ERBINO
e il suo Campo Ottico Sospeso











di Giuseppina Irene Groccia |04|Agosto|2023|



Tonia Erbino è un'artista straordinaria la cui pittura affascina per il suo stile unico e per la sua impostazione cromatica e strutturale. La capacità di combinare colori vibranti e una composizione ben definita, le permette di creare opere d'arte che catturano l'attenzione e stimolano l'immaginazione. Nelle sue pennellate i colori si fondono e si sovrappongono in modo inaspettato, creando un senso di equilibrio e armonia. Questa sua abilità aggiunge alle sue composizioni un senso di stabilità e forza, rendendo le sue opere visivamente accattivanti e compiute.


L'artista è affascinata dalle dinamiche e dalle emozioni che permeano le interazioni umane e cerca di catturare questi momenti fugaci attraverso la sua arte. I soggetti delle sue opere raccontano il quotidiano nel silenzioso scorrere del tempo.

Nei suoi dipinti, si possono trovare scene di vita quotidiana: persone in conversazione, momenti di intimità o anche soggetti solitari. 

Attraverso il suo "campo ottico sospeso" aggiunge un'atmosfera eterea alle sue opere, come se i soggetti fossero intrappolati in un momento senza tempo. Le figure appaiono separate dal contesto circostante, immerse in uno spazio indefinito che amplifica la loro presenza e importanza. 

Le sue stanze abitate da personaggi solitari richiamano all'arte di Edward Hopper, sia per il contesto che per le cromie raffinate, l'uso sofisticato della luce e del materico, nonché lo stile enigmatico e simbolico. 

Come Hopper, Tonia Erbino cattura momenti apparentemente ordinari della vita di tutti i giorni, utilizzando un'atmosfera particolare, spesso caratterizzata da una luce radente o un senso di quiete, per enfatizzare il significato emotivo dei suoi soggetti.


La sua pittura onirica, di matrice espressionista, si sviluppa su tele dallo spazio limitato, evocando scenari suggestivi che trasportano il fruitore in un universo artistico unico. Ogni opera sembra avere una narrazione propria, un messaggio o un'emozione da trasmettere attraverso uno stile capace di evocare percezioni e suscitare riflessioni intimiste. 

Ma è l'incisività dell'anima e dei sentimenti che si sprigiona da questi quadri che li rende ancora più speciali. L'artista riesce a trasmettere con forza le emozioni umane universali, invitando lo spettatore a riflettere sulle proprie esperienze e a connettersi con la profondità delle sensazioni rappresentate.

Attraverso una pittura figurativa molto originale, l'artista ci permette di compiere un viaggio emozionale che suscita un senso di empatia e di introspezione. Le sue opere invitano lo spettatore a immergersi in un mondo di profondità emotiva e a connettersi con la bellezza e la complessità dell'esperienza umana.








Conosciamola meglio attraverso questa intervista, che ci permetterà di scoprire il suo percorso artistico, le sue passioni e le sue prospettive future...



Quando hai intuito di avere una predisposizione artistica?

Credo di averlo sempre saputo; una sorta  di consapevolezza insita ed inconscia, propria di chi sa di essere nato per svolgere un determinato compito ed assolvere una determinata funzione.

 

▪️ Qual è stata la tua formazione artistica?

Nell' infanzia amavo i libri di favole illustrati, i libri americani di modellismo sartoriale e le immagini evocative visibili nelle cartoline illustrate.

Passavo ore a disegnare, ricopiando modelli o riproducendo la realtà che mi circondava.

Iscrivermi al liceo artistico S.S. Apostoli di Napoli, dopo la licenza media, è stata una scelta naturale come lo è stato proseguire gli studi presso l' Accademia di Belle Arti di Napoli, conseguendo il diploma di laurea in Pittura.

Nel mio percorso di studi ho incontrato grandi maestri che mi hanno spronato, offrendomi la possibilità di partecipare a diversi eventi  formativi di natura artistica.

Ho sempre amato approfondire lo studio dei grandi maestri, leggerne le biografie e, quando possibile, viaggiare per fruire le loro opere da vicino nei grandi musei europei.






▪️ Come descriveresti il tuo stile artistico?

Credo di essermi sempre orientata verso la rappresentazione della figura umana, verso la resa di un mio personale universo familiare e affettivo. Il risultato finale vira verso esiti al contempo mistici ed onirici.

Definirei pertanto il mio stile come una figurazione intimista di natura mistica.





 

▪️ Quali sono i temi o le emozioni che cerchi di esprimere attraverso le tue opere?

Il mio intento è quello di esprimere, mediante la pittura, il mio universo interiore che difficilmente riuscirebbe a venire fuori o ad essere raccontato in diverso modo.

Un canale preferenziale, la pittura, che mi consente di narrare la mia interiorità .

 





▪️ Quali tecniche pittoriche preferisci utilizzare e perché?

Ho sperimentato l' uso di diverse tecniche pittoriche; da diversi anni prediligo però la pittura ad olio perché mi consente di instaurare un rapporto vivo e costante con l' opera.

Tale tecnica mi rende possibile modellare, plasmare, sfregare, scavare il colore; i tempi lunghi di asciugatura mi offrono la possibilità di dialogare con l' opera stessa, ritornando su essa a più riprese.

 






▪Come vedi il tuo lavoro in relazione all'arte contemporanea e alle tendenze attuali?

Credo che la mia arte sia contemporanea poiché partendo da un racconto personale apre le porte sull' universo di un ' artista che vive il tempo e lo spazio contemporaneo e che su di essi si interroga, provando a rivolgere ad altri gli stessi interrogativi, provando a trovare una via da percorrere, significativa di senso.

 





▪️ Puoi parlare di un progetto o di un'opera in particolare che per te ha un significato speciale? Ci spieghi perché?

In realtà i cicli pittorici che ho periodicamente raffigurato hanno avuto tutti per me un significato speciale .

Tra questi, " Rooms", una serie pittorica composta da diversi dipinti ad olio, presentato in una mostra personale alla Galleria Sabato Angiero Arte, mi ha accompagnata durante i duri mesi della pandemia e dei vari lockdown, consentendomi, attraverso l' ideazione e l' evoluzione del progetto di continuare a sentirmi viva, continuare a sperare.



 

▪️ Come gestisci il processo creativo? Hai una routine o segui un flusso spontaneo?

Il processo creativo é strettamente connesso alla mia vita quotidiana.

Avere lo studio annesso alla casa dove vivo mi consente di lavorare mediante un flusso continuo ed interrotto che non é scandito da orari precisi o da un precisa routine, ma é una propaggine del mio vivere quotidiano .

 


▪️ Come scegli i colori e le composizioni per le tue opere? C'è una strategia specifica dietro le tue scelte?

La mia vita é un' opera aperta, un' opera costante, nel senso che le mie giornate, il mio osservare quotidiano sono finalizzate alla realizzazione delle opere. Osservando, studio tagli e colori, molto spesso disegno le scene che il mio occhio ritaglia dall' osservazione della realtà, altrettanto spesso le  fotografo.

 


▪️ Hai mai sperimentato nuove tecniche o stili artistici? Qual è stata la tua esperienza con queste sperimentazioni?

Il mio processo pittorico non è mai stato preceduto da un programmatico uso di stili o tecniche. Più che altro assecondo l' istinto e l' esigenza espressiva del momento e se questo necessita di strumenti e medium mai usati prima, non mi astengo da farlo.

Ogni opera, pertanto, mi offre la possibilitá di intraprendere una nuova avventura.

 


▪️ Come è iniziata la tua carriera di insegnante d’arte? Qual è stato il tuo percorso per diventare un educatore artistico?

Al termine degli studi accademici ho superato, giovanissima, nel 2000 un concorso che mi ha consentito dopo pochi anni di essere chiamata, mediante la graduatoria di merito, ad insegnare arte  nella scuola pubblica italiana, in particolare nelle secondarie di primo e secondo grado.

Ho conseguito, successivamente, per amore della formazione, diversi altri titoli professionali che mi hanno sempre più specializzata nell' ambito dell' insegnamento dell' arte.

 

▪️Come bilanci il tuo lavoro come artista e come insegnante? In che modo queste due sfere si influenzano reciprocamente nella tua pratica artistica e nel tuo insegnamento?

Sono due facce della stessa medaglia.

Insegnando trasmetto, approfondisco, studio.

La pratica artistica, poi,  mi consente di non essere distante da ciò che veicolo, da ciò che trasmetto, studio, approfondisco.

È un po' come sapere di cosa si stia parlando perché si vive sulla propria pelle.

 

▪️ Quali sono gli obiettivi che ti sei premessa nel campo artistico per il tuo futuro?

In primis la sincerità espressiva, ovvero l' essere costantemente in contatto con la mia interioritá per cercare di fornire di essa un racconto sincero, scevro da condizionamenti e mode del momento.

L' altro obiettivo che mi pongo è la scelta di collaborazioni vivificanti e positive che mi consentano di interagire con le varie componenti che costellano il mondo dell' arte, privilegiando quelle basate sull' onestà, la gratuità, la trasparenza.

















Tonia Erbino nasce a New York nel 1974. Fin dall’infanzia la sua “vocazione” artistica si palesa in modo evidente. Si diploma con ottimi voti al Liceo Artistico di Napoli e completa la sua formazione artistica conseguendo il diploma di laurea all’Accademia di Belle Arti di Napoli con il massimo dei voti (110 con Lode). Partecipa, fin da giovanissima, a numerose mostre collettive a cui seguono nel tempo svariate mostre personali. Dal 2016 al 2020 le sue opere sono state esposte in molti Musei e Gallerie d’Arte Contemporanea: Galleria Serio (Napoli); Medì, Organismo di mediazione del’ODCEC (Napoli); Foyer del PAN-palazzo delle arti (Napoli); galleria “Spazio n°7” (Caserta); Contemporary Art Talent Show- Artegenova (Genova); Spazio Corrosivo (Caserta); “Premio Cascella”, (Chieti); palazzo Ferrari -Parabita (Lecce); Ad oggi la sua ricerca artistica continua, ininterrotta ed incessante. Consegue master e corsi di perfezionamento in storia dell’arte e in educazione artistica. Nel 2000 supera, con ottimi voti, il concorso nazionale a cattedra per l’insegnamento dell’arte ed immagine e del disegno e della storia dell’arte, materie che inizia ad insegnare dal 1998. Consegue, successivamente, l’abilitazione per l’insegnamento delle discipline pittoriche negli istituti d’arte. Dal 2007 è chiamata ad insegnare a tempo indeterminato la materia di arte ed immagine nella scuola secondaria di primo grado.




















©L’ArteCheMiPiace - Blog Arte e Cultura di Giuseppina Irene Groccia 






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