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Rino Rossi - IPhone Art

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L’ArteCheMiPiace - Interviste di Giuseppina Irene Groccia | 2 Aprile 2020 | Rino Rossi si configura nella scena dell’arte digitale come un iPhone Artist, capace di esplorare tematiche visive attraverso l’uso di nuove tecnologie. Un mondo magico dove padroneggia le tecniche specifiche del suo mezzo, rispettando tutte le conoscenze di prospettive, composizione, uso del colore e della luce.   Il risultato è ricco di visioni che varcano il confine del contemporaneo. Proviamo a conoscerlo meglio.. Come ti sei avvicinato alla iPhone Art? Ho incrociato la fotografia mobile (e poi la mobile-art) del tutto casualmente. Nel 2011 scaricai per curiosità sul mio iPhone l’app. Hipstamatic e, quasi per gioco, iniziai ad utilizzarla. Da quella scintilla è scaturito un fuoco che, davvero, ancora non smette di ardere. Ricercando sul web ho scoperto poi un mondo incredibile di applicazioni, riviste, accessori, corsi on line, concorsi, mostre e, soprattutto, un

L’Arte contro il CoronaVirus

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di Giuseppina Irene Groccia |26|Marzo|2020 Artisti del nostro territorio mettono a disposizione le proprie opere per sostenere una raccolta fondi utile a far fronte a questa emergenza sanitaria. Le loro opere verranno proposte per la vendita attraverso le piattaforme social, in modo da raggiungere più persone possibili ed arrivare in tempi stretti all’obiettivo, che è quello di supportare la Protezione civile di Corigliano Rossano. Il valore finale della donazione sarà destinato interamente all’acquisto di attrezzature e dispositivi necessarie all’emergenza Covid 19. Una grande occasione per fare del bene e assicurarsi una delle opere donate da parte degli artisti. Scegli l’opera su cui fare la tua donazione e contattaci a questi recapiti: Phone 3292345941 Email    roro3@libero.it In seguito alla tua donazione, che farai personalmente attraverso l’Iban segnalato dalla protezione civile, potrai aggiudicarti il quadro da te prescelto.
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La finestra di fronte - Ferzan Ozpetek

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di Giuseppina Irene Groccia   |01|Febbraio|2020 Ferzan Ozpetek è uno dei miei registi contemporanei preferiti, lo amo profondamente forse perché nei suoi film trapela spesso una struggente malinconia . Questo suo film in particolare, uscito nel 2003 è una riflessione sui nostri sogni, sui nostri amori, sulle nostre scelte.. è una struggente indagine sui ricordi del cuore. Ozpetek fa un passo avanti guardando al passato, restituendo dignità alla memoria di una generazione di  omosessuali  che non solo non poteva dare un nome al suo amore ma non poteva nemmeno viverlo. Ne è testimonianza la lettera scritta da Davide Veroli a Simone Mio caro Simone, dopo di te, il rosso non è più rosso. L’azzurro del cielo non è più azzurro. Gli alberi non sono più verdi. Dopo di te, devo cercare i colori dentro la nostalgia che ho di noi. Dopo di te, rimpiango persino il dolore che ci faceva timidi e clandestini. Rimpiango le attese, le rinunce, i messaggi cifrati, i nos

Yimou Zhang by Hong Yi

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L'ultima volta che abbiamo visto l'artista di Shanghai Hong Yi, alias Red, stava dipingendo un ritratto della pop star asiatica Jay Chou con anelli di macchie di caffè. L'artista nota per i suoi materiali e metodi pittorici non convenzionali è tornata con un ritratto del famoso regista cinese Yimou Zhang fatto di calze. Il ritratto calzino monocromatico su larga scala è tenuto insieme con spille e sostenuto da bastoncini di bambù. Utilizzando 750 paia di calze, aggiungendo ombra e profondità con uno schema nero, bianco e grigio, l'artista riproduce il volto di uno dei suoi registi preferiti nel corso di tre instancabili settimane. La Red attribuisce le ragioni del suo mezzo di scelta (questa volta) all'ispirazione che ha trovato da un piccolo vicolo che ha incontrato quando si è stabilita per la prima volta a Shanghai. Al di sopra di questo sentiero abbastanza stretto c'erano stendibiancheria fatte con bastoncini di bambù. La sorprese vedere una fetta

Klimt - Eros & Psiche

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di Giuseppina Irene Groccia.   |23|Gennaio|2020| Klimt - La nascita della Secessione viennese Con la fondazione del Secessionismo, Klimt rompe con il conformismo austroungarico per un’arte che doveva servire a scardinare i tabù, con una nuova visione della donna erotica, fragile ma di una bellezza più completa e colonna portante della società. Klimt è tra i primi artisti figurativi a rompere il conformismo austroungarico. L’imperialismo era un momento di grande disciplina e rigidità. Klimt aveva fondato con altri artisti il movimento secessionista col desiderio di allontanarsi dalle regole dell’Accademia di Belle Arti di Vienna, la troika dell’arte, l’autorità che decideva cosa si potesse fare e cosa no. Egli voleva una nuova arte, che colpisse soprattutto i tabù. Dall’idea del sesso, all’immagine della donna, impone la sua visione grottesca sul concetto accademico di bellezza. È coetaneo di Freud e ancora prima di lui, con l’arte figurativa, ha tentato di navigare dentro l’inc

Egon Schiele - Malinconico Eros

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di Giuseppina Irene Groccia.  |23|Gennaio||2020 “Io esisto per me e per coloro ai quali l’inestinguibile sete di libertà che ho in me dona tutto, ed esisto anche per tutti, perché amo – anch’io amo – tutti. Sono il più nobile tra gli spiriti nobili – e quello che più ricambia tra chi ricambia. Sono un essere umano, amo la morte e amo la vita.” Egon Schiele |            V ideo E diting Giuseppina Irene Groccia